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  • Fogliame: Sempreverde

Cyrtomium falcatum

Felce sempreverde di origine orientale (Cina e Vietnam) segnalata in gran parte d'Italia come alloctona naturalizzata o alloctona casuale. Si differenzia da Cyrtomium fortunei per il portamento più verticale e per le pinne (le singole parti che compongono la fronda delle felci) più grandi.Vincitrice dell' Award of Garden Merit assegnato dalla RHS è forte e affidabile. L'altezza finale è intorno ai 90 cm, ma le singole fronde di una pianta matura possono misurare fino a 120 cm. I margini delle pinne ( le 'foglie' delle felci) è irregolarmente dentato e la pagina inferiore presenta sori(cioè raggruppamenti di sporangi, i 'contenitori' delle spore fertili) sparsi, di colore scuro, ben visibili quando maturi.

Si coltiva in ombra luminosa, in terreno drenato, fertile, non arido. Sopporta alcune ore di sole, al mattino o tardo pomeriggio. Come per tutte le felci si sconsiglia l'utilizzo di concimi perché tutte le Polypodiaceae sono particolarmente sensibili alla concimazione e si rischia di incorrere in bruciature delle fronde.

L'epiteto generico deriva dal greco κύρτωμα (kiùrtoma arco, curvatura), per il disegno delle vene fogliari che si ricongiungono, formando un arco.

L'epiteto specifico deriva dal latino falx, falcis (falce, roncola) in riferimento alla forma a falce delle pinne ( le 'foglie' delle felci).

Cyrtomium fortunei

Felce sempreverde originaria di Cina. Corea e Giappone segnalata come alloctona naturalizzata in diverse regioni del nord Italia. Preferisce posizioni ombreggiate e terreno fertile. Sopporta alcune ore di sole, purchè non sia nelle ore più calde, per evitare scolorimento delle fronde o bruciature. Ha portamento compatto, a fontana e si differenzia da Cyrtomium falcatum per la minore altezza e per la forma tondeggiante della pianta e per le pinne (le singole parti che compongono le fronde delle felci) più piccole. 

L'epiteto generico deriva dal greco κύρτωμα (kiùrtoma arco, curvatura), per il disegno delle vene fogliari che si ricongiungono, formando un arco.

L'epiteto specifico ricorda Robert Fortune (1812-1880) botanico scozzese che raccolse un gran numero di campioni botanici in Cina.

Dryopteris affinis 'Pinderi'

8Bellissima felce sempreverde con fronde che raggiungono gli 80/90 cm di lunghezza in pieno sviluppo. Le fronde sono caratterizzate da una larghezza uniforme e terminano a punta. Si consiglia di tagliare la vecchia vegetazione che si è rovinata durante l'inverno per favorire un aspetto più fresco. Coltivare in ombra o mezzombra, in terreno fertile, drenato. Una volta ambientata sopporta irrigazioni ridotte.

L'epiteto generico era inizialmente epiteto specifico di Polypodium dryopteris. In seguito sono stati definiti due generi diversi e 'Dryopteris' è diventato il nome di questo nuovo genere di felci. Deriva dal greco δρῦς (driùs quercia) e da πτέρις (ptéris felce): felce delle querce(o degli alberi), riferimento ai boschi di caducifoglie, luoghi in cui è possibile trovare le felci appartenenti a questo genere.

L'epiteto specifico in latino significa 'affine, parente' per la stretta parentela con Dryopteris filix-mas.

Dryopteris erythrosora

Felce originaria di Cina e Giappone adatta a posizioni a mezz'ombra e terreni ricchi, umiferi. In primavera le fronde si schiudono in un bel color bronzato per poi maturare in estate in verde e assumere nuovamente toni aranciati in autunno. Semi-sempreverde, ha un bellissimo portamento a fontana e lunghe fronde morbide che la rendono perfetta anche per la coltivazione in grandi vasi.

L'epiteto generico deriva dal greco δρῦς (drius quercia, ma anche albero) e πτέρις (ptéris felce): felce delle querce, degli alberi, per l'habitat preferito di gran parte delle felci appartenenti a questo genere, boschi a foglia caduca.

L'epiteto specifico è composto dai termini greci ερύϑρος (eriùthros rosso) e σωρός (sōròs mucchio, da cui soro, raggruppamento di sporangi nella pagina inferiore delle fronde delle felci): dai sori rossastri.

Phyllitis scolopendrium

Felce sempreverde diffusa quasi in tutta Italia, soprattuto vicino a ruscelli e in boschi umidi, specialmente boschi di faggio. Ama i terreni ricchi di sostanza organica, fogliosi, ma drenati, non stagnanti e posizioni in ombra luminosa. Ha fronde a nastro, non suddivise in pinne, lucide e coriacee. Dopo l'inverno, quanto fanno capolino le nuove fronde, si consiglia di rimuovere la vegetazione dell'anno precedente se è stata rovinata dal freddo.

L'epiteto generico Asplenium deriva dal greco ἄσπληνον (asplènon) composto da a- privativa e σπλήν(splèn, milza), per la supposta efficacia di Asplenium ceterach (stessa specie di A. scolopendrum, ma genere diverso) nella cura delle patologie di quest'organo. Il sinonimo Phyllitis ha origine dalla parola greca φύλλον (fiùllon foglia: perché è una felce costituita solo da grandi foglie a lamina intera).

L'epiteto specifico 'scolopendrium' deriva dal greco σκολόπενδρα (scolopèndra), per l'aspetto dei sori( i sori sono raggruppamenti di sporangi, che nelle felci sono i ricettacoli delle spore) sulla pagina inferiore delle foglie, simili alle lunghe zampe di questi artropodi.

Phyllitis scolopendrium...

Felce sempreverde con bellissime foglie lunghe e sottili dai margini increspati. Ama i terreni ricchi di sostanza organica, fogliosi, ma drenati, non stagnanti e posizioni in ombra luminosa.

L'epiteto generico Asplenium deriva dal greco ἄσπληνον (asplènon) composto da a- privativa e σπλήν(splèn, milza), per la supposta efficacia di Asplenium ceterach (stessa specie di A. scolopendrum, ma genere diverso) nella cura delle patologie di quest'organo. Il sinonimo Phyllitis ha origine dalla parola greca φύλλον (fiùllon foglia: perché è una felce costituita solo da grandi foglie a lamina intera).

L'epiteto specifico fa riferimento alle foglie, strette e lunghe.

Polypodium 'Whitley Giant'

Interessante felce sempreverde con fronde lunghe fino a 45/50cm. Rizomatosa, è un ottimo coprisuolo per zone ombrose, anche se non è particolarmente rapida nello sviluppo. Una volta ambientata sopporta bene irrigazioni ridotte.

L'epiteto generico deriva dal greco πολύ (molte) e στίξ, στιχός (stix, stichòs fila), per i sori disposti in più file.

Polystichum luctuosum

Una felce sempreverde, con fogliame verde lucido, originaria di Cina, Giappone, Corea perfetta per terreni ben drenati, anche sassosi. E' chiamata Felce di roccia coreana o Felce agrifoglio di Tsushima ( da cui il sinonimo Polystichum tsus-simense). Vincitrice dell' Award of Garden Merit nel 1997.

Si coltiva in ombra o mezz'ombra(tollera facilmente alcune ore di sole), in terreni fertili, drenati, non ama i ristagni di acqua.

L'epiteto generico deriva dal greco πολύ (molte) e στίξ, στιχός (stix, stichòs fila), per i sori disposti in più file.

L'epiteto specifico in latino significa luttuoso, traduzione letterale di uno dei nomi comuni di questa felce, chiamata Mourning shield fern, cioè Dryopteris o felce scudo (shield fern) luttuosa. 

Polystichum munitum

Diffuso in natura in Nord America e Messico, ha bellissime foglie lucide, coriacee e semisempreverdi. Si coltiva in ombra o mezz'ombra(tollera facilmente alcune ore di sole), in terreni freschi, ma drenati. Con irrigazioni regolari raggiunge la piena altezza, mentre in condizioni climatiche più calde e asciutte resta più compatto.

L'epiteto generico deriva dal greco πολύ (molte) e στίξ, στιχός (stix, stichòs fila), per i sori disposti in più file.