Piante perenni

Piante perenni

Filtri attivi

  • Categorie: Felci
  • Categorie: Paeonia

Polystichum setiferum...

Una cultivar della specie diffusa anche in Italia. Questa selezione ha fronde corpose e ben strutturate e raggiunge in pieno sviluppo i 70 cm di altezza con lunghe fronde che si sviuppano in orizzontale. Coltivare in terreno fertile, anche mediamente sassoso, evitando i ristagni di acqua ed eccessive irrigazioni. Preferisce posizioni ombreggiate, ma tollera tranquillamente alcune ore di sole al mattino o tardo pomeriggio.

L'epiteto generico deriva dal greco πολύ (molte) e στίξ, στιχός (stix, stichòs fila), per i sori disposti in più file.

L'epiteto specifico è formato dalle parole latine seta (setola) e ferere (fèrere, portare) cioè 'dotato di setole', per le 'squame' marroni che ricoprono i fusti.

Polystichum setiferum...

Bellissima cultivar di questa felce semi-sempreverde diffusa in tutta Italia. Ha fronde che quando nascono sono coperte di una peluria bianco argentata che le rende soffici al tatto. Apprezzata per l'altezza contenuta e per le fronde più corte rispetto ad altre cultivar come 'Proliferum'

Coltivare in terreno fertile, ricco di sostanza organica, ben drenato, evitando i ristagni di acqua ed eccessive irrigazioni. Preferisce posizioni ombreggiate, ma tollera alcune ore di sole.

L'epiteto generico deriva dal greco πολύ (molte) e στίξ, στιχός (stix, stichòs fila), per i sori disposti in più file.

L'epiteto specifico è formato dalle parole latine seta (setola) e ferere (fèrere, portare) cioè 'dotato di setole', per le 'squame' marroni che ricoprono i fusti.

Polystichum munitum

Diffuso in natura in Nord America e Messico, ha bellissime foglie lucide, coriacee e semisempreverdi. Si coltiva in ombra o mezz'ombra(tollera facilmente alcune ore di sole), in terreni freschi, ma drenati. Con irrigazioni regolari raggiunge la piena altezza, mentre in condizioni climatiche più calde e asciutte resta più compatto.

L'epiteto generico deriva dal greco πολύ (molte) e στίξ, στιχός (stix, stichòs fila), per i sori disposti in più file.

Polystichum luctuosum

Una felce sempreverde, con fogliame verde lucido, originaria di Cina, Giappone, Corea perfetta per terreni ben drenati, anche sassosi. E' chiamata Felce di roccia coreana o Felce agrifoglio di Tsushima ( da cui il sinonimo Polystichum tsus-simense). Vincitrice dell' Award of Garden Merit nel 1997.

Si coltiva in ombra o mezz'ombra(tollera facilmente alcune ore di sole), in terreni fertili, drenati, non ama i ristagni di acqua.

L'epiteto generico deriva dal greco πολύ (molte) e στίξ, στιχός (stix, stichòs fila), per i sori disposti in più file.

L'epiteto specifico in latino significa luttuoso, traduzione letterale di uno dei nomi comuni di questa felce, chiamata Mourning shield fern, cioè Dryopteris o felce scudo (shield fern) luttuosa. 

Polypodium 'Whitley Giant'

Interessante felce sempreverde con fronde lunghe fino a 45/50cm. Rizomatosa, è un ottimo coprisuolo per zone ombrose, anche se non è particolarmente rapida nello sviluppo. Una volta ambientata sopporta bene irrigazioni ridotte.

L'epiteto generico deriva dal greco πολύ (molte) e στίξ, στιχός (stix, stichòs fila), per i sori disposti in più file.

Phyllitis scolopendrium...

Felce sempreverde con bellissime foglie lunghe e sottili dai margini increspati. Ama i terreni ricchi di sostanza organica, fogliosi, ma drenati, non stagnanti e posizioni in ombra luminosa.

L'epiteto generico Asplenium deriva dal greco ἄσπληνον (asplènon) composto da a- privativa e σπλήν(splèn, milza), per la supposta efficacia di Asplenium ceterach (stessa specie di A. scolopendrum, ma genere diverso) nella cura delle patologie di quest'organo. Il sinonimo Phyllitis ha origine dalla parola greca φύλλον (fiùllon foglia: perché è una felce costituita solo da grandi foglie a lamina intera).

L'epiteto specifico fa riferimento alle foglie, strette e lunghe.

Phyllitis scolopendrium

Felce sempreverde diffusa quasi in tutta Italia, soprattuto vicino a ruscelli e in boschi umidi, specialmente boschi di faggio. Ama i terreni ricchi di sostanza organica, fogliosi, ma drenati, non stagnanti e posizioni in ombra luminosa. Ha fronde a nastro, non suddivise in pinne, lucide e coriacee. Dopo l'inverno, quanto fanno capolino le nuove fronde, si consiglia di rimuovere la vegetazione dell'anno precedente se è stata rovinata dal freddo.

L'epiteto generico Asplenium deriva dal greco ἄσπληνον (asplènon) composto da a- privativa e σπλήν(splèn, milza), per la supposta efficacia di Asplenium ceterach (stessa specie di A. scolopendrum, ma genere diverso) nella cura delle patologie di quest'organo. Il sinonimo Phyllitis ha origine dalla parola greca φύλλον (fiùllon foglia: perché è una felce costituita solo da grandi foglie a lamina intera).

L'epiteto specifico 'scolopendrium' deriva dal greco σκολόπενδρα (scolopèndra), per l'aspetto dei sori( i sori sono raggruppamenti di sporangi, che nelle felci sono i ricettacoli delle spore) sulla pagina inferiore delle foglie, simili alle lunghe zampe di questi artropodi.

Paeonia lactiflora...

Un ibrido di origine Giapponese, proposto per la prima volta nel catalogo del collezionista americano Louis Smirnow e registrato sempre da lui nel 1954 con il nome 'Oriental Gold'. Si ignora l'origine esatta e ancora oggi se ne ricercano i genitori. Diffusa in Cina come 'Huang Jin Lun', si trova sul mercato occidentale anche come: 'Yokihi', 'Golden Wheel', 'Goldmine', 'Minuet', 'Aurea'. I fiori sono giallo limone e maturando schiariscono, sono grandi e doppi, 15 cm di diametro. La caratteristica di questa cultivar è il colore giallo: boccioli, fiori, radici sono tutti gialli. Coltivare in terreno ricco, fertile, irrigato regolarmente fino alla fine della fioritura.

L'epiteto generico deriva dal greco παιωνία (paionía), dato da Teofrasto in onore di Peone (Παίων Pàion), il medico degli dei tramutato in fiore da Plutone.

L'epiteto specifico è formato dalle parole latine lac, lactis (latte) e flos, floris (fiore): dai fiori color bianco latte

Paeonia 'White Innocence'

Un ibrido di Paeonia lactiflora x Paeonia emodi, registrato da Saunders nel 1947. Ha steli forti che portano più fiori e che raggiungono i 150 cm, altezza che la rende una delle Paeonia erbacee più alte in commercio. La particolarità dei fiori si può notare anche nel centro del fiore, per gli stami che sembrano dei pistilli e che maturano con sfumature rosate. Porta una grande quantità di fiori, come riporta la figlia dell'ibridatore nel 1960, annotando di averne contati sulla stessa pianta 219!

Coltivare in pieno sole o mezzombra, in terreno fertile, drenato. Sopporta anche i terreni argillosi, purchè drenati e irrigati con regolarità.

L'epiteto generico deriva dal nome greco παιωνία (paionía), assegnato da Teofrasto in onore di Peone (Παίων Pàion), medico degli dei greci che fu mutato in fiore da Plutone come ringraziamento per averlo curato da una ferita inflittagli da Ercole. Anche Plinio il Vecchio fornisce la stessa etimologia (XXV, 3). Inoltre è probabile che abbia preso il nome dalla regione omonima in cui cresce, a nord della Macedonia.

Paeonia 'The Fawn'

Paeonia erbacea insolita e affascinante: i fiori, ricchi di petali, profumati, sono di un bellissimo rosa e presentano una puntinatura rosa più scuro che ricorda il manto di un cerbiatto (in inglese 'fawn'). Le giovani foglie in primavera sono rosse e creano bellissimi effetti cromatici in giardino.

Coltivare in pieno sole o mezzombra, in terreno fertile, drenato. Sopporta anche i terreni argillosi, purchè drenati.

L'epiteto generico deriva dal nome greco παιωνία (paionía), assegnato da Teofrasto in onore di Peone (Παίων Pàion), medico degli dei greci che fu mutato in fiore da Plutone come ringraziamento per averlo curato da una ferita inflittagli da Ercole. Anche Plinio il Vecchio fornisce la stessa etimologia (XXV, 3). Inoltre è probabile che abbia preso il nome dalla regione omonima in cui cresce, a nord della Macedonia. 

Paeonia 'Mr Ed'

Quello che per l'ibridatore è una 'debolezza' di una cultivar è stato reso il punto di forza di questa Paeonia. Sulla stessa pianta si possono presentare fiori rosa chiaro, rosa scuro, bicolore.

Registrata nel 1980 da Roy Klehm, Charles Klehm and Son Nursery come mutazione di Paeonia 'Jules Elie'.

Coltivare in pieno sole o mezzombra, in terreno fertile, drenato. Sopporta anche i terreni argillosi, purchè drenati.

L'epiteto generico deriva dal nome greco παιωνία (paionía), assegnato da Teofrasto in onore di Peone (Παίων Pàion), medico degli dei greci che fu mutato in fiore da Plutone come ringraziamento per averlo curato da una ferita inflittagli da Ercole. Anche Plinio il Vecchio fornisce la stessa etimologia (XXV, 3). Inoltre è probabile che abbia preso il nome dalla regione omonima in cui cresce, a nord della Macedonia.

Paeonia 'Lorelei'

Registrata da Don Hollingsworth nel 1996 come ibrido di 'Good Cheer' fiorito per la prima volta nel 1980. I fiori sono di un bell'arancio rosato che sfuma in un albicocca man mano che il fiore matura. Ha steli forti e e fiori del tipo 'bomb', cioè rotondi e pieni di petali, dal buon profumo speziato.
Coltivare in pieno sole o mezzombra, in terreno fertile, drenato. Sopporta anche i terreni argillosi, purchè drenati e irrigati con regolarità.

L'epiteto generico deriva dal nome greco παιωνία (paionía), assegnato da Teofrasto in onore di Peone (Παίων Pàion), medico degli dei greci che fu mutato in fiore da Plutone come ringraziamento per averlo curato da una ferita inflittagli da Ercole. Anche Plinio il Vecchio fornisce la stessa etimologia (XXV, 3). Inoltre è probabile che abbia preso il nome dalla regione omonima in cui cresce, a nord della Macedonia.

Paeonia 'Itoh All That Jazz'

'All That Jazz' è frutto del lavoro di ibridazione dell'americano Donald Smith ed è stata proposta sul mercato nel 2009. Poco diffusa, ha un bellissimo colore e tutte le caratteristiche delle Paeonia Itoh (o intersezionali). I fiori hanno una base color pesca, sfumato di rosa e macchiato in modo irregolare di porpora.

Sono ibridi di P. lactiflora x P. lutea creati per la prima volta negli anni '70 da Toichi Itoh. Sono caratterizzate da portamento eretto, con fusti che si sostengono e fiori molto grandi e appariscenti, qualità tipiche delle Paeonia arbustive e da un riposo vegetativo invernale, come le Paeonia erbacee. Sono ibridi pressoché sterili e quindi le cultivar che si trovano in commercio sono tutte di prima generazione, ottenute cioè dall'incrocio tra P. lactiflora e P. lutea.

Coltivare in pieno sole o mezzombra, in terreno fertile, drenato. Preferisce i terreni ricchi, anche argillosi, purchè alleggeriti con terriccio per favorire l'attecchimento nel periodo iniziale.

L'epiteto generico deriva dal nome greco παιωνία (paionía) assegnato da Teofrasto in onore di Peone (Παίων Pàion), medico degli dei greci che fu mutato in fiore da Plutone come ringraziamento per averlo curato da una ferita inflittagli da Ercole. Anche Plinio il Vecchio fornisce la stessa etimologia (XXV, 3). Inoltre è probabile che abbia preso il nome dalla regione omonima in cui cresce, a nord della Macedonia.

Paeonia 'Chinook'

Paeonia erbacea del 1981(Marx, Rogers) con fiori grandi, profumati, rosa quando si schiudono e bianco avorio a piena maturazione del fiore.

Coltivare in pieno sole o mezzombra, in terreno fertile, drenato. Sopporta anche i terreni argillosi, purchè drenati.

L'epiteto generico deriva dal nome greco παιωνία (paionía), assegnato da Teofrasto in onore di Peone (Παίων Pàion), medico degli dei greci che fu mutato in fiore da Plutone come ringraziamento per averlo curato da una ferita inflittagli da Ercole. Anche Plinio il Vecchio fornisce la stessa etimologia (XXV, 3). Inoltre è probabile che abbia preso il nome dalla regione omonima in cui cresce, a nord della Macedonia. 

Paeonia 'Candy Stripe'

Un ibrido di Paeonia lactiflora registrato da Roger Anderson nel 1992. Ha fiori doppi, da bianco a rosa, segnati da evidenti striature color fragola. Steli forti, perfetta come fiore reciso. Coltivare in pieno sole o mezzombra, in terreno fertile, drenato. Sopporta anche i terreni argillosi, purchè drenati.

L'epiteto generico deriva dal nome greco παιωνία (paionía), assegnato da Teofrasto in onore di Peone (Παίων Pàion), medico degli dei greci che fu mutato in fiore da Plutone come ringraziamento per averlo curato da una ferita inflittagli da Ercole. Anche Plinio il Vecchio fornisce la stessa etimologia (XXV, 3). Inoltre è probabile che abbia preso il nome dalla regione omonima in cui cresce, a nord della Macedonia.