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  • Categorie: Perenni autoctone
  • Categorie: Piccoli arbusti

Salvia hybrida 'Bleu Armor'

Varietà di origine orticola, con foglie fortemente aromatiche e fiori blu con una punta bianca nella gola. Scoperta nel 2009 da Catherine Bernabe nel vivaio Fleurs et Senteurs in Francia, probabilmente nata dall'ibridazione spontanea fra Salvia lycioides e altre tipologie di Salvia presenti in vivaio( jamensis presumibilmente). Rispetto a Salvia 'Blue Note' ha portamento più morbido e fiori di un blu più intenso.  Battezzata 'Bleu Armòr' traducibile con 'Armatura Blu'.

Coltivare in pieno sole in terreno ben drenato. Può sopportare la mezzombra: con una quantità minore di ore di sole dirette la pianta cresce con fogliame più ricco e fiori più grandi, assumendo un portamento morbido, più lasso, ma pur sempre bello. Nonostante le Salvia semi-arbustive vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

Salvia microphylla 'Carolus'

Fiori di un colore molto interessante, un viola chiaro, freddo, quasi metallico! Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato. Anche se le Salvia tollerano brevi periodi di siccità si consiglia di irrigare regolarmente specialmente in estate per garantire una fioritura soddisfacente.

Come per tutte le Salvia si raccomanda di potare con decisione in Primavera per evitare che la pianta lignifichi. La potatura stimolerà la produzione di nuovi germogli alla base della pianta e sui fusti dell'anno precedente, evitanto che negli anni il cespuglio si spogli alla base e che sia meno resistente al freddo. Nonostante le Salvia semi-arbustive vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico è composto dalle parole in greco μικρός (micrós piccolo) e da φύλλον (fiùllon foglia): dalle foglie piccole.

Salvia microphylla 'Delice...

Una cultivar dal colore sorprendente! Fiori azzurri con labbro inferiore grande, con un bellissimo effetto d'insieme. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato. Anche se le Salvia tollerano brevi periodi di siccità si consiglia di irrigare regolarmente specialmente in estate per garantire una fioritura soddisfacente.

Come per tutte le Salvia si raccomanda di potare con decisione in Primavera per evitare che la pianta lignifichi. La potatura stimolerà la produzione di nuovi germogli alla base della pianta e sui fusti dell'anno precedente, evitanto che negli anni il cespuglio si spogli alla base e che sia meno resistente al freddo. Nonostante le Salvia semi-arbustive vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico è composto dalle parole in greco μικρός (micrós piccolo) e da φύλλον (fiùllon foglia): dalle foglie piccole.

Salvia microphylla 'Glacier'

Fiori bianco puro e fogliame verde sono la combinazione perfetta in questa varietà che amerete se cercate piante dai fiori candidi! Coltivare in pieno sole o mezzombra(almeno 4 ore di sole), in terreno ben drenato. Come per tutte le Salvia arbustive si raccomanda una potatura decisa dopo l'inverno per evitare che la pianta lignifichi perdendo vigore e vuotandosi alla base.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).  

L'epiteto specifico è composto dalle parole in greco μικρός (micrós piccolo) e da φύλλον (fiùllon foglia): dalle foglie piccole.

Sinonimi: Salvia microphylla 'Gletsjer'

Salvia microphylla 'Hot Lips'

Una Salvia che non passa inosservata: fiori bicolore che in base alla temperatura nascono bianchi, rossi oppure bicolore. Forma un cespuglio dalla forma regolare, ben strutturato e con portamento sferico. Come per tutte le Salvia arbustive si raccomanda una potatura decisa dopo l'inverno per evitare che la pianta lignifichi perdendo vigore e vuotandosi alla base. Nonostante le Salvia vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico è composto dalle parole in greco μικρός (micrós piccolo) e da φύλλον (fiùllon foglia): dalle foglie piccole.

Salvia microphylla...

Vigorosa e forte, fiori color salmone da Maggio a Novembre. Labbro inferiore grande. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato. Anche se le Salvia tollerano brevi periodi di siccità si consiglia di irrigare regolarmente specialmente in estate per garantire una fioritura soddisfacente.

Come per tutte le Salvia si raccomanda di potare con decisione in Primavera per evitare che la pianta lignifichi. La potatura stimolerà la produzione di nuovi germogli alla base della pianta e sui fusti dell'anno precedente, evitanto che negli anni il cespuglio si spogli alla base e che sia meno resistente al freddo. Nonostante le Salvia semi-arbustive vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico è composto dalle parole in greco μικρός (micrós piccolo) e da φύλλον (fiùllon foglia): dalle foglie piccole.

Salvia microphylla 'Royal...

Famosissima varietà con foglie verde scuro e steli scuri con fiori rossi, grandi. Come per tutte le Salvia arbustive si raccomanda una potatura decisa dopo l'inverno per evitare che la pianta lignifichi perdendo vigore e vuotandosi alla base. Coltivare in pieno sole. Nonostante le Salvia semi-arbustive vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto. I fiori hanno un buon sapore dolce e sono ottimi su gelati, torte, insalate, macedonie.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico è composto dalle parole in greco μικρός (micrós piccolo) e da φύλλον (fiùllon foglia): dalle foglie piccole.

Salvia pratensis 'Isa Blue'

Una nostra selezione dai semi raccolti in vivaio, con fiori grandi, blu chiaro. La specie è una perenne aromatica diffusa in Italia ( in tutto il nord, centro e in Campania) come spontaea autoctona. Le foglie basali formano una rosetta da cui si sviluppano gli steli floreali, che da Maggio ad Agosto portano infiorescenze blu. Il cespuglio di foglie sviluppa molto rapidamente, raggiungendo 60/70 cm di diametro. Fiori e foglie sono commestibili e possono essere usati come aroma sia cotti che crudi.

Mellifera, è molto apprezzata da diversi tipi di impollinatori e ha sviluppato un metodo interessante per trasferire il polline sugli insetti che visitano i suoi fiori. Gli stami si comportano come piccole leve: gli insetti che entrano nel fiore alla ricerca di nettare azionano un meccanismo a bilanciere che ribalta sul dorso dell'insetto il braccio dello stame, rovesciandogli addosso il polline.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire), per le proprietà medicinali riconosciute alle piante appartenenti a questo genere fin dall'antichità.

L'epiteto specifico fa riferimento all'habit in cui si sviluppa solitamente questa specie.

Salvia x jamensis 'La Siesta'

Fiori rosa carico da Maggio e Novembre. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato. Anche se le Salvia tollerano brevi periodi di siccità si consiglia di irrigare regolarmente specialmente in estate per garantire una fioritura soddisfacente.

Come per tutte le Salvia si raccomanda di potare con decisione in Primavera per evitare che la pianta lignifichi. La potatura stimolerà la produzione di nuovi germogli alla base della pianta e sui fusti dell'anno precedente, evitanto che negli anni il cespuglio si spogli alla base e che sia meno resistente al freddo. Nonostante le Salvia semi-arbustive vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico raggruppa gli ibridi interspecifici identificati per la prima volta all'inizio degli anni '90 nei pressi del villaggio di Jame nello stato di Coahuila de Zaragoza (Messico) dal botanico e ricercatore James Compton.

Salvia x jamensis 'Melen'

Fiori giallo paglierino, molto luminosi, con calici scuri, su un cespuglio semisempreverde che raggiunge in pieno sviluppo gli 80cm di altezza e larghezza. Come per tutte le Salvia arbustive si raccomanda una potatura decisa dopo l'inverno per evitare che la pianta lignifichi perdendo vigore e vuotandosi alla base. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato, condizione indispensabile per garantire resistenza anche a temperature inferiori a -10°C.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico identifica gli ibridi interspecifici identificati per la prima volta all'inizio degli anni '90 nei pressi del villaggio di Jame nello stato di Coahuila de Zaragoza (Messico) dal botanico e ricercatore James Compton.

Salvia x jamensis 'Violette...

Varietà con foglie particolarmente aromatiche e steli sottili carichi di fiori di medie dimensioni viola intenso, con la gola leggermente più scura, blu-viola. Coltivare in pieno sole o mezzombra(almeno 4 ore di sole), in terreno ben drenato. Come per tutte le Salvia arbustive si raccomanda una potatura decisa dopo l'inverno per evitare che la pianta lignifichi perdendo vigore e vuotandosi alla base.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).  

L'epiteto specifico raggruppa gli ibridi interspecifici identificati per la prima volta all'inizio degli anni '90 nei pressi del villaggio di Jame nello stato di Coahuila de Zaragoza (Messico) dal botanico e ricercatore James Compton.

Seseli libanotis

Ombrellifera perenne spontanea in diverse regioni Italiane, conosciuta con i nomi comuni di Finocchiella a foglie di carota. Si coltiva in terreni drenati, anche poveri, in pieno sole. Porta infiorescenze bianche ad ombrello leggerissime, su steli alti e glauchi. Dopo la fioritura si possono lasciare gli steli sulla pianta per favorire la disseminazione o recidere le infiorescenze sfiorite per stimolare la produzione di nuova vegetazione. Durante l'estate solitamente va a riposo e inizia a vegetare alla fine dell'inverno, formando una rosetta basale da cui si alzano in primavera gli steli.

L'epiteto generico deriva dal greco σέσελις (séselis), pianta citata da Aristofane, Dioscoride, Plutarco e utilizzata nella preparazione della Triaca, preparato farmaceutico antico che si diceva curasse ogni avvelenamento.

L'epiteto specifico deriva dal latino libanotis (libanòtis, rosmarino).

Sesleria autumnalis

Una graminacea perfetta per creare matrici o per un interessante effetto prateria, in combinazione con fioriture che spuntino leggere in mezzo al suo fogliame verde chiaro. Diffusa in natura in Italia e in parte dei Balcani è molto resistente e affidabile. Si coltiva al sole o a mezz'ombra, in un buon terreno fertile, ma si adatta anche a terreni più poveri. In zone molto calde è preferibile coltivare Sesleria autumnalis a mezz'ombra, dove sia raggiunta da 4 o 5 ore di sole diretto. Una volta ambientata tollera irrigazioni sporadiche, anche se per un buon effetto ornamentale le irrigazioni possono fare la differenza.

Nel clima del nord Italia è semi-sempreverde e dopo l'inverno può essere utile tagliare la vegetazione per rinfrescare l'aspetto della pianta, ma anche lasciando la vegetazione dell'anno precedente l'effetto ornamentale è garantito, per la sovrapposizione del verde chiaro delle nuove foglie con il secco di quelle vecchie. In condizioni climatiche miti è invece sempreverde.

Le spighe maturano in piena estate e persistono sulla pianta anche durante l'inverno.

L'epiteto generico celebra il medico e botanico italiano Leonardo Sesler (1683-1785)

L'epiteto specifico deriva dal latino autumnus, in riferimento al periodo tardivo di fioritura.

Succisa pratensis

Una nuvola di capolini rotondi color glicine per posizioni soleggiate e terreni fertili, drenati. Spontanea in gran parte d'Italia è una pianta molto interessante anche per uso ornamentale: alta e leggera, fiorisce da Giugno a Settembre e attira gli impollinatori.

L'epiteto generico deriva dai termini sub (sotto) e da caedo (cèdo, tagliare), 'tagliata sotto': il nome deriva dall'aspetto del rizoma che sembra reciso.

L'epiteto specifico indica l'habitat tipico in cui si può incontrare in natura.

Tanacetum parthenium

Erbacea perenne largamente diffusa in natura in tutta Italia e conosciuta con i nomi di Amarella, Erba amara, Erba madre, Matricale, Amareggiola e utilizzata per ricette dolci e salate. E' una perenne a vita breve che si dissemina abbondantemente e cresce bene in terreno fertile, drenato, in pieno sole. Al Tanacetum parthenium sono riconosciute proprietà curative su emicrania, stati infiammatori, convulsioni ed ha effetti benefici su fegato e apparato digerente.
Conosciuto anche come Piretro(dal termine greco piros, fuoco, in riferimento al sapore piccante della radice) è utilizzato per preparare macerati e infusi contro gli insetti dannosi.
Il nome del genere potrebbe derivare dal greco 'atanasìa', immortalità, ad indicare la notevole durata dei fiori una volta recisi dalla pianta.

Il nome della specie probabilmente deriva dal nome femminile greco 'Parthènos', vergine figlia di Apollo, morta prematuramente e trasformata dal dio in costellazione.
Al Tanacetum parthenium sono riconosciute proprietà curative su emicrania, stati infiammatori, convulsioni ed ha effetti benefici su fegato e apparato digerente.
Conosciuto anche come Piretro(dal termine greco piros, fuoco, in riferimento al sapore piccante della radice) è utilizzato per preparare macerati e infusi contro gli insetti dannosi.