Filtra per

Categorie

Categorie

Altezza

Altezza

Esposizione

Esposizione

Colore

Colore

Fogliame

Fogliame

Periodo di Fioritura

Periodo di Fioritura

Disponibilità

Disponibilità

Colore fogliame

Colore fogliame

Profumo

Profumo

Rusticità

Rusticità

Piante perenni

Piante perenni

Filtri attivi

  • Colore: Viola
  • Colore fogliame: Verde

Allium 'Medusa's Hair'

Gli Allium estivi sono sorprendenti per fioritura e resistenza! Diversamente dai più diffusi Allium primaverili non hanno un bulbo, ma radici e fioriscono fino all'autunno; entrambe queste caratteristiche permettono alla pianta di prosperare durante tutta la stagione, senza incorrere in marciumi. Vista la capacità di sopportare benissimo le irrigazione estive sono compagni perfetti per le altre perenni e colorano balconi e aiuole per mesi.

'Medusa's Hair' è una cultivar più tardiva rispetto a Millenium e Serendipity e porta infiorescenze leggermente più piccole di diametro, ma in numero maggiore. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile, ma tollera terreni di diverse tipologie, anche argillosi e posizioni a mezz'ombra, dato che con circa 4 ore di sole riesce tranquillamente a fiorire!

Resiste a cervi, arvicole e lepri, ma attira gli impollinatori con le sue infiorescenze a globo che si schiudono da Giugno all'autunno.

L'epiteto generico corrisponde al nome latino usato per indicare una pianta appartenente a questo genere. Si trova in Orazio, Plinio e Plauto. L'etimologia è dubbia: Alexandre de Théis nel suo Glossario di Botanica la fa risalire al termine al termine celtico all, che significa caldo, acre, in riferimento al gusto dell'aglio. Il Dizionario Etimologio della lingua italiana del Pianigiani indica anche come possibile origine il termine greco ἄγλῑς (áglis capo d'aglio).

Veronicastrum virginicum...

Una selezione di Piet Oudolf, con lunghe infiorescenze composte da fiori lilla. I Veronicastrum sono perenni bellissime, forti, di facile coltivazione. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile, non arido.

L'epiteto generico deriva dal nome del genere Veronica, con l'aggiunta del suffisso -astrum, per indicarne la somiglianza. Le differenze tra i due generi sono evidenti nella dimensione delle piante, le foglie verticillate e i fiori, con il tubo della corolla più lungo dei lobi.

L'epiteto specifico riconduce all'origine geografica di queste piante, spontanee in Nordamerica e identificate per la prima volta in Virginia.

Verbena canadensis...

Glandularia canadensis è un'erbacea perenne originaria del Nord America, vigorosa e dal rapido sviluppo. La cultivar 'Homestead Purple' è stata battezzata dall' Università dell' Arkansas, che, insieme alle aziende vivaistiche della zona, ha costituito la Arkansas Green Industries Association e propone sul mercato piante con specifiche caratteristiche di resistenza, vigore, bellezza col nome di Arkansas Select Plants. 'Homestead Purple' è stata scoperta da due docenti della Georgia University all'inizio degli anni '90, Alan Armitage and Mike Dirr. Raccontano che, di ritorno verso Athens (sede dell'Università della Georgia) vennero attratti da una massa di fiori viola davanti ad una casa. La proprietaria coltivava questa pianta da anni davanti alla sua fattoria, senza conoscerne l'origine. Vennero prese delle talee, la pianta venne testata e in seguito introdotta sul mercato col nome di 'Homestead Purple', cioè 'viola della fattoria'.

Perfetta per posizioni in pieno sole, in vaso o in terra, in terreno drenato, si sviluppa velocemente come coprisuolo(più di 1mq) o ricadente, con fiori dalla primavera fino all'autunno. Per favorire la rifiorenza si consiglia di recidere le cime sfiorite e di cimare regolarmente la pianta per ottenere nuovi getti e nuovi fiori.

L'epiteto generico deriva dal latino glandula (tonsilla, ghiandola) per la forma delle capsule dei semi.

L'epiteto specifico fa riferimento alle zone di origine della specie.

Il sinonimo Verbena canadensis è tutt'ora diffuso, ma nel testo 'Flora of Missouri' del 1999( revisione aggiornata dello stesso testo del 1963) Julian Alfred Steyemark conclude che il genere Glandularia debba essere considerato separato dal genere Verbena. A sostegno di questa tesi si trova riscontro nello studio di Umber 'The Genus Glandularia in North America' del 1979, basato sull'analisi di diversi fattori, tra cui morfologia, numero di cromosomi, modalità di riproduzione delle piante.

Thalictrum delavayi...

Un ibrido dalla fioritura abbondante che da Giugno a Settembre illumina gli angoli ombreggiati del giardino. L'effetto è quello di una Gypsophila (o velo di sposa) alto 2metri e carico di fiori di un delicato color glicine. Si consiglia di coltivare a mezzombra in terreno drenato, ricco, fertile e di sostenere la pianta crescendola vicino a arbusti a cui si possa appoggiare oppure con rami secchi piantati nel terreno che creino un sostegno in cui la pianta possa svilupparsi appoggiandosi con i rami dalla tipica forma 'a gruccia', con cui si sostiene salendo in altezza.
L'epiteto generico deriva dal nome di questa pianta in greco, θάλικτρον (thálictron, pigamo), citato da Dioscoride nel De Materia Medica.
L'epiteto specifico fu assegnato in onore di Jean Marie Delavay (1834-1895), missionario francese in Cina, studioso della flora cinese e collezionista per il Museo Nazionale di Storia Naturale di Francia.

Vedi gli altri Thalictrum della nostra collezione

Strobilanthes rankanensis

La più bella nel suo genere! Molti sono i pregi: resistenza, vigore, fioritura tardiva, quantità impressionante di fiori e infine il colore dei fiori.

Coltivare a mezz'ombra, in terreno fertile, irrigato regolarmente. Si consiglia di cimare con decisione in primavera (e se necessario anche in seguito fino all'inizio di Luglio)per favorire l'accestimento e un portamento più compatto. La fioritura è molto tardiva e inizia dalla metà di Ottobre, regalando un guizzo di colore al giardino autunnale. Facilissima da coltivare, dà grandi soddisfazioni e si è rivelata molto più rustica di quanto riportato dalla letteratura botanica.

L'epiteto generico deriva dalle parole greche στρόβιλος(stròbilos, cono) e ἄνθος(ànthos, fiore), in riferimento al particolare modo in cui le foglie e le brattee avvolgono i fiori.

L'epiteto specifico deriva invece dai termini latini ater (scuro) e purpureus (purpureo), cioè color porpora, per il colore scuro dei fiori.

Strobilanthes atropurpurea

Specie originaria delle zone centrali dell'Asia, molto apprezzata per la fioritura prolungata che si protrae fino all'autunno. Coltivare a mezz'ombra o ombra luminosa, in terreno fertile. Si può cimare in primavera per favorire l'accestimento e stimolare la produzione di un maggior numero di steli floreali.

L'epiteto generico deriva dalle parole greche στρόβιλος(stròbilos, cono) e ἄνθος(ànthos, fiore), in riferimento al particolare modo in cui le foglie e le brattee avvolgono i fiori.

L'epiteto specifico deriva invece dai termini latini ater (scuro) e purpureus (purpureo), cioè color porpora, per il colore scuro dei fiori.

Stokesia laevis 'Blue Star'

Erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae, con grandi fiori viola/blu, molto adatti anche per il reciso. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato, fertile. Recidere gli steli sfioriti favorisce la rifiorenza.

L'epiteto generico ricorda il botanico inglese Jonathan S. Stokes (1877-1968).

L'epiteto specifico in latino ha il significato di liscio, leggero, senza peli, lucido, in riferimento alle foglie.

Ruellia humilis

Chiamata col nome comune 'Wild petunia' è una spontanea nord americana con fiori viola chiaro. Diversamente da altre Ruellia resiste benissimo al freddo e si adatta a terreni di diverso impasto, da drenati a argillosi. Lo sviluppo migliore si ottiene in terreno fertile con irrigazioni normali. Coltivare in pieno sole, sia in vaso che in terra. Si dissemina molto facilmente.


L'epiteto generico è stato creato da Charles Plumier in onore del medico e botanico francese Jean Ruel (latinizzato in Jean Ruelle o Ioannes/Johannes Ruellius 1474-1537) che tradusse in latino il trattato di Dioscoride Pedacii Dioscoris.

L'epiteto specifico deriva dal termine latino 'humus' suolo, in riferimento al portamento strisciante di questa specie.

Phlox paniculata 'Düsterlohe'

Varietà con fiori viola-porpora da Giugno a Settembre, vigorosa e resistente, registrata da K.Foerster nel 1964. Ha fiori grandi e profumati, leggermente sfumati di rosso nel centro, riuniti in panicoli grandi e a cupola.

I fiori di Phlox paniculata sono profumati e commestibili, ottimi su gelato, insalate, macedonie e torte. Ogni varietà ha fiori più o meno dolci, più o meno profumati, ciascuna con un sapore specifico.

Coltivare in posizioni soleggiate (da 3 a 5 ore di sole), in terreno fertile, drenato, non arido. Le Phlox possono incorrere in malattie fogliari come l'oidio se soffrono la mancanza di acqua o crescono in terreni poveri o troppo pesanti che causano sofferenza radicale e indebolimento fogliare. Si consiglia di ripulire dai fiori secchi i panicoli sfioriti o cimare la parte terminale dei rami senza però tagliare eccessivamente, per non perdere l'altezza ottenuta dalla pianta.

L'epiteto generico deriva dal greco φλόξ, (flóx, fiamma). L'epiteto specifico da panícula (pannocchia): con infiorescenze a pannocchia.

Penstemon 'Raven'

Belissimo Penstemon con fiori molto scuri con portamento più verticale rispetto a 'Regal Purple' e gola bianca. Le qualità: lunga fioritura, ottima dimensione dei fiori, resistenza al freddo, persistenza del fogliame in inverno e rapido sviluppo. La posizione ideale è in pieno sole, in terreno fertile, drenato. Per favorire l'accestimento e la rifiorenza si consiglia di tagliare spuntare i rami più disordinati dalla primavera alla fine dell'estate e di tagliare drasticamente la pianta all'inizio della primavera, per evitare una eccessiva lignificazione e un conseguente invecchiamento della pianta.

L'epiteto generico Penstemon deriva dal greco πέντε pénte cinque e da στήμων stémon stame: con fiori a cinque stami, di cui uno sterile e quattro fertili. 

Penstemon 'Regal Purple'

Bellissimo Penstemon a fiori viola scuro. ottenuto da seme dal nostro vivaio. Dai semi raccolti da questa prima cultivar che abbiamo coltivato abbiamo poi ottenuto e selezionato P. 'Regal Lilac' e P.'Regal Blue', tutte caratterizzate da lunga fioritura, ottima dimensione dei fiori, resistenza al freddo, persistenza del fogliame in inverno e rapido sviluppo. Tutta la serie Regal ha portamento morbido, con lunghi rami che appoggiano a terra rendendo queste varietà adattte alla prima linea o a formare cuscini fioriti alla base di graminacee ornamentali(ad esempio con Miscanthus 'Verneigung' o Pennisetum 'Hameln'). La posizione ideale è in pieno sole, in terreno fertile, drenato. Per favorire l'accestimento e la rifiorenza si consiglia di accorciare i rami più disordinati dalla primavera alla fine dell'estate e di tagliare drasticamente la pianta all'inizio della primavera, per evitare una eccessiva lignificazione e un conseguente invecchiamento della pianta.

L'epiteto generico Penstemon deriva dal greco πέντε pénte cinque e da στήμων stémon stame: con fiori a cinque stami, di cui uno sterile e quattro fertili. 

Penstemon 'Regal Lilac'

Lunga fioritura, ottima dimensione dei fiori, resistenza al freddo, persistenza del fogliame in inverno e rapido sviluppo. 'Regal Lilac' ha fiori viola chiaro e vegetazione forte e vigorosa. Tutta la serie Regal ha portamento morbido, con lunghi rami che appoggiano a terra rendendo queste varietà adattte alla prima linea o a formare cuscini fioriti alla base di graminacee ornamentali(ad esempio con Miscanthus 'Verneigung' o Pennisetum 'Hameln'). La posizione ideale è in pieno sole, in terreno fertile, drenato. Per favorire l'accestimento e la rifiorenza si consiglia di tagliare/spuntare i rami più disordinati dalla primavera alla fine dell'estate e di tagliare drasticamente la pianta all'inizio della primavera, per evitare una eccessiva lignificazione e un conseguente invecchiamento della pianta. Fiorisce abbondantemente all'inizio dell'estate e se bagnato con regolarità rifiorisce fino all'autunno.

L'epiteto generico Penstemon deriva dal greco πέντε pénte cinque e da στήμων stémon stame: con fiori a cinque stami, di cui uno sterile e quattro fertili. 

Monarda 'On Parade'

Una cultivar che non può lasciare indifferenti! Ha fiori magenta che si schiudono per tutta l'estate se si ha l'accortezza di recidere quelli sfioriti. Il valore aggiunto sono le brattee rossastre che mettono in evidenza il bellissimo colore dei fiori tubolari e il colore rosso autunnale del fogliame. Le foglie di Monarda sono utilizzate per realizzare il the Oswego( dal nome della tribù che per tradizione ne faceva infusi) ed è conosciuta anche come bergamotto. I fiori sono commestibili, dolci.

Monarda didyma è originaria del Nord America e per uno sviluppo ideale richiede terreno drenato, non arido, in pieno sole. Tollera anche terreni umidi, bagnati, argillosi e si allarga abbondantemente se trova le condizioni adatte. L'eventuale insorgenza di oidio è dovuta alla mancanza di adeguata irrigazione che compromette la lamina fogliare e indebolisce le difese della pianta. 

L'epiteto generico fu assegnato da Linneo in onore del botanico spagnolo Nicolas Bautista Monardes.

Molinia caerulea subsp....

Varietà di grande effetto, con foglie basali più larghe di altre cultivar e lunghi steli che in autunno assumono toni giallo-arancio e persistono fino alla fine di Dicembre. Coltivare al sole o mezzombra in terreno fertile, umido. Si adatta bene anche in terreno argilloso, purchè non arido.

L'epiteto generico ricorda il botanico cileno Juan Ignacio Molina. L'epiteto specifico (indistintamente caerulea o coerulea) deriva dal latino caeruleus, azzurro, con riferimento al colore dei fiori, violacei. Arundinacea invece fa riferimento all'aspetto 'simile a una canna' (arundo, arùndinis - canna).

Vedi le altre graminacee della nostra collezione

Iris graminea

Iris spontanea in gran parte del centro e nord Italia, come alloctona naturalizzata. Ha foglie sottili, a nastro, simili a quelle delle graminacee, lunghe fino a 70 cm e fiori viola portati da steli più bassi, intorno ai 40 cm. In natura si incontra al margine dei boschi di latifoglie decidue, in terreni fertili, non aridi. Si espande con stoloni formando fitte colonie.

L'epiteto generico è composto dal prefisso greco χᾰμαι- (chamai- a terra) e dal nome della dea greca Iris (Ἶρις Iris), messaggera degli dei, il cui nome deriva da quello dell’arcobaleno (ἶρις, iris), col significato di 'piccola iris'.

L'epiteto specifico deriva da gramen (erba in latino) per la somiglianza delle foglie con quelle delle graminacee.