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Perenni da sole

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  • Fogliame: Spogliante
  • Periodo di Fioritura: Ottobre

Nepeta x faassenii...

Affidabile, vigorosa e resistente, ha foglie argentate e fiori azzurro-lavanda che si schiudono per tutta l'estate. Beneficia di tagli regolari per rimuovere gli steli sfioriti e favorire la produzione di nuovi fiori. Il taglio aiuta anche a mantenere la forma e contenere l'espansione.Un taglio più vigoroso in Luglio favorisce la fioritura autunnale. Adatta per posizioni in pieno sole in terreno drenato. Ha foglie aromatiche, canforate, considerate uno stimolate. Il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort ne riporta la capacità di rendere intrepide le persone timide.

Ha origine come ibrido spontaneo tra Nepeta racemosa e Nepeta nepetella nella parte inferiore dei giardini di Fernhill, di proprietà della famiglia Walker. La scrittrice Patricia A. Taylor la vide e ne intuì il potenziale. Ne fece talee negli anni '70 e nel 1988 venne lanciata sul mercato grazie al vivaio Four Season Nursery. 

L'epiteto specifico 'faassenii' deriva dal nome del vivaista tedesco J.H. Faassen, che negli anni '30 lanciò sul mercato i primi ibridi di Nepeta racemosa x Nepeta nepetella.

L'epiteto generico si trova già in Plinio e fa probabilmente riferimento a quello che l'autore ne considerava il luogo di origine, Nepi, in Etruria.

Andropogon scoparius...

Il genere Andropogon(o Schizachyrium) è originario delle praterie americane ed è apprezzato nei giardini per la resistenza al caldo e al freddo e per le ridotte esigenze di manutenzione. Si adatta a diversi dipi di terreno, ma un buon drenaggio permette uno sviluppo ottimale. Sopporta periodi asciutti e terreni poveri. Le foglie sono verdi, glauche alla base e durante l'autunno si tingono con i toni dell'arancio e del rosso.

Schizachyrium scoparium 'Prairie Blues' è una selezione della specie spontanea con una sfumatura azzurra  ancora più accentuata durante la primavera e l'estate alla base delle foglie, che in autunno si tingono di rosso. La fioritura in Agosto, con lunghi racemi color bronzo soffusi di viola, è seguita dalla formazione del seme, che decora le spighe con ciuffi piumosi leggerissimi.

La leggerezza di questa graminacea, la facilità di coltivazione e il contrasto cromatico che crea nel periodo autunnale e invernale la rendono una tra le più belle da utilizzare in giardino con la garanzia di risultati ottimali.

L'epiteto generico è formato dalle parole greche ἀνήρ ἀνδρός (anér andrόs uomo) e πώγων (pόgon barba) in riferimento alla peluria che ricopre alcune parti della spiga.

L'epiteto specifico deriva dal latino scopa (scopa, granata) col significato di 'simile a una scopa', per il portamento della pianta.

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Anemone x hybrida 'Honorine...

Perenne rustica, resistente e molto vigorosa con fiori bianchi, semplici, portati da alti steli. Ha radici rizomatose e tende ad allargarsi velocemente formando grandi cespugli. Coltivare a mezzombra in terreno drenato, fertile, irrigato regolarmente. La condizione ideale di coltivazione è con un'esposizione di 3 o 4 ore di sole al giorno perché in posizioni troppo ombreggiate le Anemone tendono a perdere struttura, a piegarsi e a fiorire meno. Si raccomanda di irrigare dal basso, senza bagnare fiori e foglie per evitare malattie fungine. E' una delle varietà più vecchie e interessanti, scoperta a Verdun in Francia nel 1858. Ha ricevuto il Garden Merit Award della RHS nel 1993 ed è stata scelta come Perennial of the Year nel 2016 dalla Perennial Plant Association.

L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra.

'' ...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

Le Anemone vennero introdotte dall' Oriente in Europa dal botanico Robert Fortune nel 1844.Le Anemone x hybrida sono tutte il risultato di ibridazione tra A. japonica e A. vitifolium.

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Geranium 'Rozanne'

Una delle perenni più famose per la sua resistenza e per la durata della sua fioritura. Forma dei cespugli morbidi di foglie verde chiaro carichi di fiori blu malva con il centro bianco, luminoso, dalla primavera fino all'autunno inoltrato, per 6 mesi! Spogliante, vegeta nuovamente ogni primavera, raggiungendo in poco tempo le dimensioni finali. Preferisce terreni ben drenati e posizioni a mezzombra,dove può ricevere alcune ore di sole diretto. Può essere utilizzato nelle bordure o in vaso,anche come ricadente.

I fiori sono commestibili e possono essere usati a crudo su insalate, dolci, macedonie.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

Perovskia atriplicifolia...

Una varietà dal portamento compatto ed eretto con in più tutte le caratteristiche che hanno fatto apprezzare Perovskia atriplicifolia: fogliame argentato e aromatico, fioritura lunghissima e cerulea, resistenza e vigore. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato. Anche se è a tutti gli effetti un piccolo arbusto preferiamo trattarla come un'erbacea. Si consiglia quindi di tagliare a circa 15 cm da terra ad ogni primavera per evitare che lignificando perda compattezza e si spogli alla base.

L'epiteto generico ricorda il generale Vasily Alekseevich Perovski (1794-1857), diplomatico russo e finanziatore del Pavlovsk Imperial Garden, nei pressi di San Pietroburgo.

L'epiteto specifico è composto dalle parole atriplex latinizzazione del greco ατραφαξυς (atràfaxus formato dal prefisso privativo a- e da τρέφω trefo, nutrire: non nutriente) e folium foglia: con foglie non nutrienti.

Coreopsis verticillata...

Erbacea perenne che si comporta da tappezzante con tantissimi fiori giallo limone simili a margheritine da Giugno fino ad Ottobre. Adatta al vaso e alla coltivazione in bordure miste come prima linea o per macchie di vegetazione effetto prateria. Ha pochissime esigenze e forma cespugli fioriti che si allargano di anno in anno. E' una delle varietà di Coreopsis più resistenti e compatte e, anche se resiste a brevi periodi di siccità, fiorisce in modo ottimale e si sviluppa adeguatamente se viene piantata in terreno fertile, ben drenato, con irrigazioni regolari.

L'epiteto generico deriva dal greco Κοριός (coriòs cimice) e ὄψις (ópsis aspetto, somiglianza) in riferimento alla forma dei semi che ricorda un insetto, concavi su un lato e convessi sull'altro e dotati di due corni ad una sommità, simili ad antenne.
L'epiteto specifico deriva dal latino vertere (vèrtere girare attorno): per la disposizione delle foglie sullo stesso piano attorno al fusto, appunto verticillate.

Varietà vincitrice del Perennial Plant of the Year nel 1992.

Gaura lindheimeri 'Sparkle...

Varietà di Gaura apprezzata per le dimensioni ridotte rispetto alla specie e quindi adatta alla coltivazione in vaso oltre che a quella in piena terra anche in giardini di piccole dimensioni. Ha la stessa eleganza e leggerezza delle Gaura più alte, con esili fusti e fiori simili a farfalle bianche, che si muovono ad ogni soffio di vento. Preferisce posizioni soleggiate e terreni fertili, ben drenati.

L'epiteto generico deriva dal greco γαῦρος (gàuros altero, orgoglioso, maestoso).
Secondo la classificazione cladistica ( in base alla quale le piante si riuniscono in gruppi, o cladi, ciascun gruppo costituito da organismi aventi un antenato comune) nel 2007 il genere Gaura viene considerato un sottogruppo del genere Oenothera e quindi il nome corretto è da considerarsi Oenothera lindheimeri e Gaura lindheimeri un sinonimo. Data la diffusione del nome Gaura, noi de I Giardini dell'Indaco continuiamo ad utilizzarlo per identificare questo genere, ma ci teniamo a riportare la nomenclatura più recente e corretta.

L'epiteto specifico ricorda il botanico tedesco Ferdinand Jacob Lindheimer (1801-1879), un esule politico tedesco che raccolse campioni botanici in America.

Muhlenbergia capillaris

Graminacea ornamentale apprezzata per la spettacolare spigatura rosa/porpora autunnale.

Affascinante sia per la bellezza delle spighe che per gli effetti delle gelate che decorano, rivestono, intarsiano ogni singolo piumino. Coltivare in pieno sole in terreno ben drenato.

L'epiteto generico rimanda al botanico americano G.H.E. Muhlenberg, mentre l'epiteto specifico viene dal latino capillus (capello) con riferimento agli elementi sottilissimi che compongono la spiga.

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Echinacea purpurea 'Profusion'

Varietà di Echinacea dalle dimensioni ridotte( circa 70 cm in pieno sviluppo) che fiorisce molto a lungo, una profusione di fiori, come indica il nome della varietà. Ha fusti scuri e petali rosa, che maturano in uhn tono più freddo, quasi lavanda, disposti attorno a un disco brunito prominente, tipico di Echinacea purpurea.

Le Echinacea preferiscono posizioni soleggiate, terreno drenato e fertile, non arido. Si consiglia recidere i fiori man mano che appassiscono per favorire la produzione di nuovi steli floreali.

L'epiteto generico assegnato da Linneo era Rudbeckia in omaggio a Olaus Rudbeck, botanico svedese del XVII sec. Il genere fu poi battezzato da Conrad Moench, nel 1794, con il nome Echinacea, che deriva probabilmente dal greco ἐχῖνος (echînos riccio, porcospino) in riferimento al disco centrale, formato da fiori fertili appuntiti, pungenti.

L'epiteto specifico in latino significa purpureo, color porpora, in riferimento al colore dei fiori della specie. L'origine è da ricercare nel termine greco πορφύρεος (porfiùreos di colore rosso porpora).

Sedum spectabile 'Autumn Fire'

Una selezione ottenuta come miglioramento di Sedum 'Autumn Joy': ombrelli di fiori più grandi, colori più intensi e portamento ben strutturato. La caratteristica che rende questa varietà insuperabile è il colore: dal rosa chiaro di inizio fioritura fino al rosso mattone in autunno. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato, senza eccedere con le irrigazioni.

L'epiteto generico Sedum deriva dal latino sédo (calmare), per le proprietà calmanti delle foglie di alcune specie o dal latino sèdere (sedere) per il portamento di molti Sedum, che crescono appoggiati direttamente sui terreni sassosi ( in inglese stone-crop, pianta che si raccoglie sulla pietra).

L'epiteto generico Hylotelephium, sinonimo da preferire per questo genere, è composto dalle parole ΰλη (iùle foresta, bosco) e da telephium (dal greco τηλεφιον telèfion portulaca) col significato di Portulaca dei boschi.

L'epiteto specifico in latino significa 'notevole, spettacolare'.

Anemone tomentosa...

Varietà di Anemone autunnale con stami gialli al centro, circondati da 5 sepali rosa chiaro con la pagina inferiore più scura. Coltivare a mezzombra in terreno drenato, fertile, irrigato regolarmente. La condizione ideale di coltivazione è con un'esposizione di 3 o 4 ore di sole al giorno, perché in posizioni troppo ombreggiate le Anemone tendono a perdere struttura, a piegarsi e a fiorire meno. Si raccomanda di irrigare dal basso, senza bagnare fiori e foglie per evitare malattie fungine.
L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra. 

'' ...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

L'epiteto specifico deriva dal latino tomentum (tomèntum peluria): in riferimento alla peluria che ricopre i fusti e la pagina inferiore delle foglie.

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Miscanthus sinensis 'Purple...

Varietà compatta che si fa notare in autunno per i colori del fogliame, un mix di arancio, viola e rosso. Durante tutta la stagione le foglie hanno una venatura bianca. La fioritura, color crema, inizia alla fine dell'estate e le spighe persistono e decorano il giardino per gran parte dell'inverno.

Coltivare in pieno sole, per favorire la colorazione delle foglie, in terreno ricco, non arido.

L'epiteto generico Miscanthus nasce dall'unione delle parole greche μίσχος (míschos stelo) e ἄνϑοϛ (ánthos fiore), cioè 'con fiori portati da peduncolo/steli'  . L'epiteto specifico sinensis invece deriva dal termine latino Sina, Cina, con riferimento alle zone di origine di questa graminacea.

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Alstroemeria 'Sweet Laura'

Varietà rustica di Alstroemeria a stelo alto con fiori gialli macchiati di rosso cupo, ruggine. Le Alstroemeria preferiscono posizioni a mezzombra, purchè ricevano almeno 3 o 4 ore di sole diretto al giorno in terreno ricco di sostanza organica, ben drenato. Le irrigazioni devono essere regolari, perchè le radici tuberose delle Alstroemeria sono abbastanza superficiali e periodi prolungati di siccità compromettono la fioritura.

L'epiteto generico venne assegnato da Linneo in onore del botanico svedese Claes Alströmer, che, durante un viaggio in Sudamerica, raccolse dei rizomi per riportarli in Europa.

Le varietà selezionate dal nostro vivaio sono ibridi con una maggiore resistenza al freddo e quindi adatte alla coltivazione in piena terra, dove si espandono velocemente, formando grandi macchie fiorite per tutta l'estate. Diversamente dalla maggior parte delle Alstroemeria che si trovano sul mercato abbiamo selezionato varietà a stelo alto; le varietà a stelo corto sono infatti il risultato di ibridazioni volte a creare piante adatte alla grande distribuzione e trattate come annuali, senza appunto una specifica attenzione a creare varietà resistenti al gelo.

Monarda 'On Parade'

Una cultivar che non può lasciare indifferenti! Ha fiori magenta che si schiudono per tutta l'estate se si ha l'accortezza di recidere quelli sfioriti. Il valore aggiunto sono le brattee rossastre che mettono in evidenza il bellissimo colore dei fiori tubolari e il colore rosso autunnale del fogliame. Le foglie di Monarda sono utilizzate per realizzare il the Oswego( dal nome della tribù che per tradizione ne faceva infusi) ed è conosciuta anche come bergamotto. I fiori sono commestibili, dolci.

Monarda didyma è originaria del Nord America e per uno sviluppo ideale richiede terreno drenato, non arido, in pieno sole. Tollera anche terreni umidi, bagnati, argillosi e si allarga abbondantemente se trova le condizioni adatte. L'eventuale insorgenza di oidio è dovuta alla mancanza di adeguata irrigazione che compromette la lamina fogliare e indebolisce le difese della pianta. 

L'epiteto generico fu assegnato da Linneo in onore del botanico spagnolo Nicolas Bautista Monardes.

Gaura lindheimeri 'Rosy Jane'

Varietà di recente introduzione, rustica, molto resistente, con fiori bianchi bordati di rosa in modo irregolare che si susseguono senza sosta dall'inizio della primavera all'autunno. Preferisce posizioni soleggiate e terreni fertili, ben drenati. 

L'epiteto generico deriva dal greco γαῦρος (gàuros altero, orgoglioso, maestoso).
Secondo la classificazione cladistica ( in base alla quale le piante si riuniscono in gruppi, o cladi, ciascun gruppo costituito da organismi aventi un antenato comune) nel 2007 il genere Gaura viene considerato un sottogruppo del genere Oenothera e quindi il nome corretto è da considerarsi Oenothera lindheimeri e Gaura lindheimeri un sinonimo. Data la diffusione del nome Gaura, noi de I Giardini dell'Indaco continuiamo ad utilizzarlo per identificare questo genere, ma ci teniamo a riportare la nomenclatura più recente e corretta.

 L'epiteto specifico ricorda il botanico tedesco Ferdinand Jacob Lindheimer (1801-1879), un esule politico tedesco che raccolse campioni botanici in America.