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  • Periodo di Fioritura: Ottobre

Persicaria chinensis var....

Insolita, sorprendente, colorata, sono solo alcuni degli aggettivi che ci vengono in mente per questa bellissima Persicaria, scoperta in India non tanti anni fa dal collezionista Michael Wickenden(famoso per essere stato il proprietario di Cally Gardens in Scozia fino alla sua morte nel 2016 e per aver introdotto in Europa tantissime specie orientali identificate durante i suoi viaggi di ricerca). Ha infiorescenze composte da boccioli rossi che si schiudono in rosa e fogliame che con la luce del sole assume toni rossastri. In zone non troppo calde può essere coltivata in pieno sole, ma per la maggior parte di noi la posizione ideale è a mezz'ombra, raggiunta da 3/4 ore di sole massimo al giorno in terreno fertile, ricco di sostanza organica e mai arido. Irrigazioni regolari favoriscono un corretto sviluppo e si possono ottenere buoni risultati anche coltivandola in vaso. Durante l'estate si possono cimare i rami per favorire l'accestimento, interrompendo le cimature verso la fine di Giugno per favorire la fioritura di fine estate.

Nella nostra esperienza resiste fino a -8°C , siamo curiosi di testarla in inverni più freddi!

L'epiteto generico deriva da malus persica (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico fa riferimento ai luoghi di origine della specie.

L'attributo ovalifolia è stato assegnato per la forma del fogliame.

Coreopsis verticillata...

Una nostra selezione. Una Coreopsis dal portamento cespuglioso,con foglie filiformi verde chiaro e fiori bicolore.I petali sono spesso chiusi, a cucchiaino e con effetti di maculatura variabili. La fioritura è molto lunga e appariscente. Si consiglia di cimare la pianta quando perde compattezza o comunque di tagliarla a metà altezza verso la fine di Luglio, dopo la prima fioritura, per stimolare la produzione di nuovi getti e fiori fino a tutto l'autunno.

Si consiglia di coltivare in pieno sole e terreno fertile, drenato, non arido.

L'epiteto generico deriva dal greco Κοριός (coriòs cimice) e ὄψις (ópsis aspetto, somiglianza) in riferimento alla forma dei semi che ricorda un insetto, concavi su un lato e convessi sull'altro e dotati di due corni ad una sommità, simili ad antenne.

L'epiteto specifico deriva dal latino vertere (vèrtere girare attorno): per la disposizione delle foglie sullo stesso piano attorno al fusto, appunto verticillate.

Adenophora 'Gaudi Violet'

Nata come selezione di Adenophora confusa, questa cultivar sorprende per le numerose qualità: dimensioni più contenute e portamento compatto, fioritura lunga e abbondante da inizio estate alla fine dell'autunno, resistenza alle malattie.

Si adatta ad ogni tipo di terreno, purchè sia ricco di sostanza organica e fresco. La posizione migliore è ad est o ad ovest, dove riceva sole nelle parti meno calde del giorno. Compagni ideali sono Campanula, Geranium, Lychnis, Epimedium, Polystichum e Dryopteris.

L'epiteto generico è formata dalle parole greche ἀδήν, -ένος (adén, adénos ghiandola) e φορέω (foréo portare) in riferimento al fiore che ha uno stilo ghiandoloso e uno stimma sporgente che caratterizzano il genere. La famiglia di appartenenza è quella delle Campanulaceae, ma ciò che differenzia le Adenophora dalle campanule è la presenza di un disco che sovrasta l'ovario e circonda la base dello stimma.

Alstroemeria 'Freedom'

Varietà rustica di Alstroemeria a stelo alto con fiori rosa carico screziati di bianco. Le Alstroemeria preferiscono posizioni a mezzombra, purchè ricevano almeno 3 o 4 ore di sole diretto al giorno in terreno ricco di sostanza organica, ben drenato. Le irrigazioni devono essere regolari, perchè le radici tuberose delle Alstroemeria sono abbastanza superficiali e periodi prolungati di siccità compromettono la fioritura.

Il nome venne assegnato da Linneo in onore del botanico svedese Claes Alströmer, che, durante un viaggio in Sudamerica, raccolse dei rizomi per riportarli in Europa.

Le varietà selezionate dal nostro vivaio sono ibridi con una maggiore resistenza al freddo e quindi adatte alla coltivazione in piena terra, dove si espandono velocemente, formando grandi macchie fiorite per tutta l'estate. Diversamente dalla maggior parte delle Alstroemeria che si trovano sul mercato abbiamo selezionato varietà a stelo alto; le varietà a stelo corto sono infatti il risultato di ibridazioni volte a creare piante adatte alla grande distribuzione e trattate come annuali, senza appunto una specifica attenzione a creare varietà resistenti al gelo.

Alstroemeria 'Sweet Laura'

Varietà rustica di Alstroemeria a stelo alto con fiori gialli macchiati di rosso cupo, ruggine. Le Alstroemeria preferiscono posizioni a mezzombra, purchè ricevano almeno 3 o 4 ore di sole diretto al giorno in terreno ricco di sostanza organica, ben drenato. Le irrigazioni devono essere regolari, perchè le radici tuberose delle Alstroemeria sono abbastanza superficiali e periodi prolungati di siccità compromettono la fioritura.

L'epiteto generico venne assegnato da Linneo in onore del botanico svedese Claes Alströmer, che, durante un viaggio in Sudamerica, raccolse dei rizomi per riportarli in Europa.

Le varietà selezionate dal nostro vivaio sono ibridi con una maggiore resistenza al freddo e quindi adatte alla coltivazione in piena terra, dove si espandono velocemente, formando grandi macchie fiorite per tutta l'estate. Diversamente dalla maggior parte delle Alstroemeria che si trovano sul mercato abbiamo selezionato varietà a stelo alto; le varietà a stelo corto sono infatti il risultato di ibridazioni volte a creare piante adatte alla grande distribuzione e trattate come annuali, senza appunto una specifica attenzione a creare varietà resistenti al gelo.

Andropogon gerardii 'Red...

Bellissima graminacea con fogliame porpora in estate e rosso in autunno. Il cespuglio di foglie si mantiene più basso delle spighe, che svettano leggere. Coltivare in pieno sole e irrigare finchè l'apparato radicale non si è sviluppato in modo adeguato, a quel punto sopporterà molto bene anche irrigazioni sporadiche.

L'epiteto generico è formato dalle parole greche ἀνήρ ἀνδρός (anér andrόs uomo) e πώγων (pόgon barba) in riferimento alla peluria che ricopre alcune parti della spiga.

L'epiteto specifico indica che la specie è stata dedicata a Louis Gérard, medico e botanico francese (1733-1819) o a John Gerard(e) (1545-1612), botanico inglese autore di The Herball or General Historie of Plantes, ma non si trovano testimonianze.

Vedi le altre graminacee della nostra collezione

Andropogon scoparius...

Il genere Andropogon(o Schizachyrium) è originario delle praterie americane ed è apprezzato nei giardini per la resistenza al caldo e al freddo e per le ridotte esigenze di manutenzione. Si adatta a diversi dipi di terreno, ma un buon drenaggio permette uno sviluppo ottimale. Sopporta periodi asciutti e terreni poveri. Le foglie sono verdi, glauche alla base e durante l'autunno si tingono con i toni dell'arancio e del rosso.

Schizachyrium scoparium 'Prairie Blues' è una selezione della specie spontanea con una sfumatura azzurra  ancora più accentuata durante la primavera e l'estate alla base delle foglie, che in autunno si tingono di rosso. La fioritura in Agosto, con lunghi racemi color bronzo soffusi di viola, è seguita dalla formazione del seme, che decora le spighe con ciuffi piumosi leggerissimi.

La leggerezza di questa graminacea, la facilità di coltivazione e il contrasto cromatico che crea nel periodo autunnale e invernale la rendono una tra le più belle da utilizzare in giardino con la garanzia di risultati ottimali.

L'epiteto generico è formato dalle parole greche ἀνήρ ἀνδρός (anér andrόs uomo) e πώγων (pόgon barba) in riferimento alla peluria che ricopre alcune parti della spiga.

L'epiteto specifico deriva dal latino scopa (scopa, granata) col significato di 'simile a una scopa', per il portamento della pianta.

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Anemone 'Dreaming Swan'

Una delle Anemone della serie Swan, selezionata da ibridazioni spontanee tra A.hupehensis e A.rupicola da Eizabeth MacGregor nel suo vivaio in Scozia e lanciata dal vivaio Hardy's Cottage Garden Plants nel 2001 al Chelsea Flower Show. 'Dreaming Swan' ha fiori semi doppi formati da sepali bianchi con la pagina inferiore sfumata di blu/viola e come tutte le altre cultivar di questa serie ha portamento compatto e non si allarga tramite rizomi. La posizione ideale è a mezzombra, dove la pianta possa essere raggiunta da 3 o 4 ore di sole, meglio se al mattino. Rispetto ad Anemone x hybrida (le classiche e più diffuse, conosciute come Anemone giapponese o autunnale) fiorisce più abbondantemente, iniziando già in Giugno. Si raccomanda di irrigare dal basso, senza bagnare fiori e foglie per evitare malattie fungine.

L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra.

'' ...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

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Anemone tomentosa...

Varietà di Anemone autunnale con stami gialli al centro, circondati da 5 sepali rosa chiaro con la pagina inferiore più scura. Coltivare a mezzombra in terreno drenato, fertile, irrigato regolarmente. La condizione ideale di coltivazione è con un'esposizione di 3 o 4 ore di sole al giorno, perché in posizioni troppo ombreggiate le Anemone tendono a perdere struttura, a piegarsi e a fiorire meno. Si raccomanda di irrigare dal basso, senza bagnare fiori e foglie per evitare malattie fungine.
L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra. 

'' ...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

L'epiteto specifico deriva dal latino tomentum (tomèntum peluria): in riferimento alla peluria che ricopre i fusti e la pagina inferiore delle foglie.

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Anemone x hybrida 'Carmen'

Bella cultivar di altezza contenuta con fiori rosa chiaro sfumati di rosa scuro sui bordi. Necessita di alcune ore di sole ed irrigazioni dal basso per evitare eccessiva umidità sulle foglie che può favorire l'insorgere di malattie fungine. Coltivare a mezzombra in terreno drenato, fertile, irrigato regolarmente. La condizione ideale di coltivazione è con un'esposizione di almeno 3 o 4 ore di sole al giorno perché in posizioni troppo ombreggiate le Anemone tendono a perdere struttura, a piegarsi e a fiorire meno. 

L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra.

''...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

Le Anemone vennero introdotte dall' Oriente in Europa dal botanico Robert Fortune nel 1844. Le Anemone x hybrida, chiamate comunemente Anemone giapponesi sono tutte il risultato di ibridazione tra A. japonica e A. vitifolium.

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Anemone x hybrida 'Honorine...

Perenne rustica, resistente e molto vigorosa con fiori bianchi, semplici, portati da alti steli. Ha radici rizomatose e tende ad allargarsi velocemente formando grandi cespugli. Coltivare a mezzombra in terreno drenato, fertile, irrigato regolarmente. La condizione ideale di coltivazione è con un'esposizione di 3 o 4 ore di sole al giorno perché in posizioni troppo ombreggiate le Anemone tendono a perdere struttura, a piegarsi e a fiorire meno. Si raccomanda di irrigare dal basso, senza bagnare fiori e foglie per evitare malattie fungine. E' una delle varietà più vecchie e interessanti, scoperta a Verdun in Francia nel 1858. Ha ricevuto il Garden Merit Award della RHS nel 1993 ed è stata scelta come Perennial of the Year nel 2016 dalla Perennial Plant Association.

L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra.

'' ...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

Le Anemone vennero introdotte dall' Oriente in Europa dal botanico Robert Fortune nel 1844.Le Anemone x hybrida sono tutte il risultato di ibridazione tra A. japonica e A. vitifolium.

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Anemone x hybrida...

Varietà vigorosa con alti steli scuri e fiori rosa intenso formati da 6 (raramente 7) sepali. Necessita di alcune ore di sole ed irrigazioni dal basso per evitare eccessiva umidità sulle foglie che può favorire l'insorgere di malattie fungine. Coltivare a mezzombra in terreno drenato, fertile, irrigato regolarmente. La condizione ideale di coltivazione è con un'esposizione di almeno 3 o 4 ore di sole al giorno perché in posizioni troppo ombreggiate le Anemone tendono a perdere struttura, a piegarsi e a fiorire meno. Si raccomanda di irrigare dal basso, senza bagnare fiori e foglie per evitare malattie fungine.

L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra.

''...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

Le Anemone vennero introdotte dall' Oriente in Europa dal botanico Robert Fortune nel 1844. Le Anemone x hybrida, chiamate comunemente Anemone giapponesi sono tutte il risultato di ibridazione tra A. japonica e A. vitifolium.

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Anemone x hybrida 'Whirlwind'

Perenne rustica, resistente e molto vigorosa con fiori bianchi, doppi, con sepali leggermente increspati. Ha radici rizomatose e tende ad allargarsi velocemente formando grandi cespugli. Coltivare a mezzombra in terreno drenato, fertile, irrigato regolarmente. La condizione ideale di coltivazione è con un'esposizione di 3 o 4 ore di sole al giorno perché in posizioni troppo ombreggiate le Anemone tendono a perdere struttura, a piegarsi e a fiorire meno. Si raccomanda di irrigare dal basso, senza bagnare fiori e foglie per evitare malattie fungine. 

L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra.

'' ...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

Le Anemone vennero introdotte dall' Oriente in Europa dal botanico Robert Fortune nel 1844.Le Anemone x hybrida sono tutte il risultato di ibridazione tra A. japonica e A. vitifolium.

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Anthericum ramosum

Erbacea perenne diffusa in natura in gran parte delle regioni Italiane (in tutto il centro e il nord ad eccezione della Valle d'Aosta e in Campania), tipica di prati asciutti e zone ai margini dei boschi. La fioritura assomiglia a quella dell'Asfodelo, ma agli appassionati di erbacee perenni ricorderà una Gaura, per la leggerezza dei fiori bianchi, a stella, portati da alti steli. In giardino la posizione ideale è in pieno sole, in terreno ben drenato. Tollera bene periodi di siccità e si rivela molto resistente, rustica fino a -15°. Si dissemina facilmente se trova le condizioni ideali di drenaggio. La fioritura è abbondante in estate e con buone condizioni di coltivazione spesso si ripete in autunno.

L' epiteto generico deriva dal greco ἀνθέριξ (anthérix spiga, fuscello, stelo). Il termine ἀνθέρῐκος (anthéricos) era il nome greco dell'asfodelo.

L'epiteto specifico deriva dal termine latino ramus (ramo) in riferimento alle numerose ramificazioni che partono dallo stelo principale.

Aster 'Oktoberkaskade'

Interessante ibrido tedesco di recente introduzione, ancora non diffuso in Italia, da utilizzare senza esitazione in giardino per la bellezza dei fiori, luminosi, azzurri e prodotti in grande quantità e per la forte struttura dei rami. La pianta è autoportante e si sostiene senza bisogno di strutture o steccature formando un cespuglio a fiamma, verticale e slanciato. Apprezzato da api e impollinatori, fiorisce a partire dall'inizio di Ottobre.

L'epiteto generico in latino significa 'astro, stella' (dal greco ἀστήρ, -έροϛ astér, -éros stella) in riferimento alla conformazione dei fiori e all'effetto di insieme della pianta in fioritura che ha fatto guadagnare agli Aster il nome comune di 'cielo stellato'.

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