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Con ridotta esigenza di acqua

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  • Rusticità: Oltre -20°C

Solidago ptarmicoides

Un gran numero di margherite bianche nel periodo estivo, portate da steli che raggiungono i 50/60 cm. Richiede pieno sole e terreni mediamente drenati, da umidi a più asciutti, purchè non ci sia ristagno idrico. Dissemina facilmente. Dopo la prima fioritura, con irrigazione, rifiorisce fino all'autunno.

Inizialmente è stata considerata un Aster, per la forma dei fiori. Ma è stato osservato che il fogliame ricorda molto le Solidago e che in natura non si ibrida mai con gli Aster, mentre si ibrida facilmente con le altre Solidago. 

L'epiteto generico deriva da solido, verbo latino che significa saldare, rassodare, rinforzare: allusione alle proprietà cicatrizzanti riconosciute a questa pianta.

L'epiteto specifico è formato da nome del genere Ptarmica (Ptarmica ptarmica, o Achillea ptarmica) e dal greco εἶδος eídos aspetto, cioè simile in alcuni aspetti della morfologia all'Achillea ptarmica.

Phlomoides tuberosa 'Bronze...

Originaria di Europa centrale e Cina ha ampie foglie basali verdi e steli eretti che portano gruppi di fiori rosa. E' apprezzata per la bellezza della fioritura, ma anche per la persistenza delle infiorescenze secche. Si coltiva in pieno sole, in terreno drenato. Una volta ambientata tollera brevi periodi di siccità, a discapito del potenziale ornamentale se la mancanza di acqua avviene nel momento di sviluppo primaverile.

L'epiteto generico deriva dal greco φλομίς (phlomís, il nome di Verbascum thapsus in Dioscoride) e εἶδος (eídos aspetto), cioè simile a una Phlomis.

L'epiteto specifico deriva dal latino tuber (tubero, rizoma) per la forma delle radici.