Filtra per

Altezza

Altezza

Esposizione

Esposizione

Colore

Colore

Fogliame

Fogliame

Periodo di Fioritura

Periodo di Fioritura

Disponibilità

Disponibilità

Colore fogliame

Colore fogliame

Profumo

Profumo

Rusticità

Rusticità

Con ridotta esigenza di acqua

Con ridotta esigenza di acqua

Filtri attivi

  • Disponibilità: Disponibile
  • Rusticità: Oltre -20°C

Vernonia lettermannii

Originaria di Arkansas e Oklahoma è conosciuta e apprezzata per il sottile fogliame e per l'altezza contenuta rispetto ad altre Vernonia. La fioritura inizia in Agosto, insieme a molti Aster e in poco diventa un punto focale del giardino, per la bellezza dei fiori e per la capacità di attirare farfalle e altri impollinatori.Coltivare in pieno sole in terreno drenato. Una volta ambientata sopporta periodi di siccità e si dissemina abbondantemente.

L'epiteto generico ricorda il biologo ed entomologo inglese William Vernon (~1666-1711), membro del St. Peter College a Cambridge. Tra il 1688-1711 raccolse piante e animali, in particolare nel corso di un viaggio in America.

L'epiteto specifico è stato assegnato in onore del botanico statunitense George Washington Letterman (1841-1913).

Verbena officinalis var....

Una varietà spontanea di Verbena officinalis scoperta in un parco pubblico di Bampton, nella contea del Devon. Il portamento è lo stesso della specie, ma i sottili steli e le foglie sono sfumate di viola. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato, anche mediamente povero. Perfetta in aiuole miste per dare leggerezza o in vaso in abbinamento a graminacee ornamentali come Pennisetum e Stipa. La rosetta di foglie basali è verde e persiste anche in inverno. Si consiglia di recidere i vecchi steli solo in primavera, perché in caso di inverni rigidi le piante tagliate e prive della protezione della vecchia vegetazione sono maggiormente esposte alle intemperie.

L'epiteto generico deriva da un' alterazione del suo nome in celtico, Ferfaen ( <Fer, trasportare e < faen, pietra). Tra i Celti veniva infatti considerata utile per far guarire dai calcoli renali. Anche i Romani la consideravano sacra, come testimonia Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia (XXV, 9).

L'epiteto specifico deriva dal termine offícina (laboratorio, nella tradizione medioevale) in quanto utilizzabile in farmaceutica, erboristeria, liquoristica, profumeria.

Verbascum nigrum

Verbascum perenne con larghe foglie tomentose e steli forti e strutturati carichi di fiori gialli con il centro soffuso di viola. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato. Si dissemina facilmente e fiorisce ciclicamente da Maggio fino a Ottobre.

L'epiteto generico deriva dal latino verbascum, che significa verbasco. L'origine della parola verbascum si trova nel termine latino barbáscum(tasso barbasso, pianta citata da Plinio, probabilmente derivato da barba, per le foglie pelose), o nella parola latina vérber (verga). Volgarmente in francese è detto mollène, per la mollezza delle sue foglie, e allo stesso modo in inglese è tradotto mullein.

L'epiteto specifico nigrum (in latino 'nero') fa riferimento al colore scuro degli steli e delle nervature delle foglie.

Tanacetum parthenium

Erbacea perenne largamente diffusa in natura in tutta Italia e conosciuta con i nomi di Amarella, Erba amara, Erba madre, Matricale, Amareggiola e utilizzata per ricette dolci e salate. E' una perenne a vita breve che si dissemina abbondantemente e cresce bene in terreno fertile, drenato, in pieno sole. Al Tanacetum parthenium sono riconosciute proprietà curative su emicrania, stati infiammatori, convulsioni ed ha effetti benefici su fegato e apparato digerente.
Conosciuto anche come Piretro(dal termine greco piros, fuoco, in riferimento al sapore piccante della radice) è utilizzato per preparare macerati e infusi contro gli insetti dannosi.
Il nome del genere potrebbe derivare dal greco 'atanasìa', immortalità, ad indicare la notevole durata dei fiori una volta recisi dalla pianta.

Il nome della specie probabilmente deriva dal nome femminile greco 'Parthènos', vergine figlia di Apollo, morta prematuramente e trasformata dal dio in costellazione.
Al Tanacetum parthenium sono riconosciute proprietà curative su emicrania, stati infiammatori, convulsioni ed ha effetti benefici su fegato e apparato digerente.
Conosciuto anche come Piretro(dal termine greco piros, fuoco, in riferimento al sapore piccante della radice) è utilizzato per preparare macerati e infusi contro gli insetti dannosi.

Solidago ptarmicoides

Un gran numero di margherite bianche nel periodo estivo, portate da steli che raggiungono i 50/60 cm. Richiede pieno sole e terreni mediamente drenati, da umidi a più asciutti, purchè non ci sia ristagno idrico. Dissemina facilmente. Dopo la prima fioritura, con irrigazione, rifiorisce fino all'autunno.

Inizialmente è stata considerata un Aster, per la forma dei fiori. Ma è stato osservato che il fogliame ricorda molto le Solidago e che in natura non si ibrida mai con gli Aster, mentre si ibrida facilmente con le altre Solidago. 

L'epiteto generico deriva da solido, verbo latino che significa saldare, rassodare, rinforzare: allusione alle proprietà cicatrizzanti riconosciute a questa pianta.

L'epiteto specifico è formato da nome del genere Ptarmica (Ptarmica ptarmica, o Achillea ptarmica) e dal greco εἶδος eídos aspetto, cioè simile in alcuni aspetti della morfologia all'Achillea ptarmica.

Seseli libanotis

Ombrellifera perenne spontanea in diverse regioni Italiane, conosciuta con i nomi comuni di Finocchiella a foglie di carota. Si coltiva in terreni drenati, anche poveri, in pieno sole. Porta infiorescenze bianche ad ombrello leggerissime, su steli alti e glauchi. Dopo la fioritura si possono lasciare gli steli sulla pianta per favorire la disseminazione o recidere le infiorescenze sfiorite per stimolare la produzione di nuova vegetazione. Durante l'estate solitamente va a riposo e inizia a vegetare alla fine dell'inverno, formando una rosetta basale da cui si alzano in primavera gli steli.

L'epiteto generico deriva dal greco σέσελις (séselis), pianta citata da Aristofane, Dioscoride, Plutarco e utilizzata nella preparazione della Triaca, preparato farmaceutico antico che si diceva curasse ogni avvelenamento.

L'epiteto specifico deriva dal latino libanotis (libanòtis, rosmarino).

Sedum telephium 'Purple...

Bellissima varietà con foglie scure, lucide, fusti viola, molto scuri e fiori rosa. Coltivare in pieno sole, in terreno ben drenato, anche povero. Vincitore dell' Award of Garden Merit assegnato dalla RHS.

L'epiteto generico Sedum deriva dal latino sédo (calmare), per le proprietà calmanti delle foglie di alcune specie o dal latino sèdere (sedere) per il portamento di molti Sedum, che crescono appoggiati direttamente sui terreni sassosi ( in inglese stone-crop, pianta che si raccoglie sulla pietra).

L'epiteto generico Hylotelephium, sinonimo da preferire per questo genere, è composto dalle parole ΰλη (iùle foresta, bosco) e da telephium (dal greco τηλεφιον telèfion portulaca) col significato di Portulaca dei boschi o probabilmente di Portulaca simile a un bosco, per la tipica disposizione dei fusti che nascono dalla base della pianta e si ergono come alberi in verticale, diversamente dai Sedum tappezzanti.

Sedum spectabile 'Stardust'

Varietà insolita, con grandi ombrelli di fiori bianchi e foglie verdi. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato, anche povero.

L'epiteto generico Sedum deriva dal latino sédo (calmare), per le proprietà calmanti delle foglie di alcune specie o dal latino sèdere (sedere) per il portamento di molti Sedum, che crescono appoggiati direttamente sui terreni sassosi ( in inglese stone-crop, pianta che si raccoglie sulla pietra).

L'epiteto generico Hylotelephium, sinonimo da preferire per questo genere, è composto dalle parole ΰλη (iùle foresta, bosco) e da telephium (dal greco τηλεφιον telèfion portulaca) col significato di Portulaca dei boschi.

L'epiteto specifico in latino significa 'notevole, spettacolare'.

Sedum 'Red Cauli'

Fiori che si schiudono rosa e maturano in un porpora scuro, il tono più vicino ad un rosso nel panorama dei Sedum! Fogliame glauco, caratterizzato da una sfumatura blu e steli rossi. Unico nel suo genere, soprattutto per il portamento: gli steli si sviluppano prima in orizzontale e poi sollevano la 'testa', crescendo in altezza! Coltivare in pieno sole, in terreno ben drenato, anche povero. Le cultivars di Sedum a foglia scura richiedono terreni maggiormente drenati, con aggiunta di sabbia o ghiaia fine per evitare marciumi.

L'epiteto generico Sedum deriva dal latino sédo (calmare), per le proprietà calmanti delle foglie di alcune specie o dal latino sèdere (sedere) per il portamento di molti Sedum, che crescono appoggiati direttamente sui terreni sassosi ( in inglese stone-crop, pianta che si raccoglie sulla pietra). L'epiteto generico Hylotelephium, sinonimo da preferire per questo genere, è composto dalle parole ΰλη (iùle foresta, bosco) e da telephium (dal greco τηλεφιον telèfion portulaca) col significato di Portulaca dei boschi o probabilmente di Portulaca simile a un bosco, per la tipica disposizione dei fusti che nascono dalla base della pianta e si ergono come alberi in verticale, diversamente dai Sedum tappezzanti.

Sedum 'Pillow Talk'

Una cultivar lanciata sul mercato dal tedesco Marco Van Noort: fogliame grigio-verde, portamento rotondo e infiorescenze molto grandi con fiori rosa scuro in bocciolo, che si schiudono in rosa chiaro, rivelando un centro color ciliegia. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato.

L'epiteto generico Sedum deriva dal latino sédo (calmare), per le proprietà calmanti delle foglie di alcune specie o dal latino sèdere (sedere) per il portamento di molti Sedum, che crescono appoggiati direttamente sui terreni sassosi ( in inglese stone-crop, pianta che si raccoglie sulla pietra). L'epiteto generico Hylotelephium, sinonimo da preferire per questo genere, è composto dalle parole ΰλη (iùle foresta, bosco) e da telephium (dal greco τηλεφιον telèfion portulaca) col significato di Portulaca dei boschi o probabilmente di Portulaca simile a un bosco, per la tipica disposizione dei fusti che nascono dalla base della pianta e si ergono come alberi in verticale, diversamente dai Sedum tappezzanti.

Salvia 'Saxdorf'

La prima di una serie di ibridi di Salvia nutans, una novità assoluta! Ibrido nato dall'incrocio di Salvia nutans e Salvia nemorosa, scoperto in Germania a Saxdorf dal giardiniere Peter Bethke e ancora poco(pochissimo!)diffusa sul mercato. Ha steli alti che portano fiori penduli blu-viola. Rispetto a Salvia nutans ha fioritura più lunga e un maggior numero di steli. Coltivare in pieno sole, in terreno mediamente drenato, fertile, irrigato regolarmente per supportare la fioritura prolungata.
L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

Ruellia humilis

Chiamata col nome comune 'Wild petunia' è una spontanea nord americana con fiori viola chiaro. Diversamente da altre Ruellia resiste benissimo al freddo e si adatta a terreni di diverso impasto, da drenati a argillosi. Lo sviluppo migliore si ottiene in terreno fertile con irrigazioni normali. Coltivare in pieno sole, sia in vaso che in terra. Si dissemina molto facilmente.


L'epiteto generico è stato creato da Charles Plumier in onore del medico e botanico francese Jean Ruel (latinizzato in Jean Ruelle o Ioannes/Johannes Ruellius 1474-1537) che tradusse in latino il trattato di Dioscoride Pedacii Dioscoris.

L'epiteto specifico deriva dal termine latino 'humus' suolo, in riferimento al portamento strisciante di questa specie.

Phlomoides tuberosa 'Bronze...

Originaria di Europa centrale e Cina ha ampie foglie basali verdi e steli eretti che portano gruppi di fiori rosa. E' apprezzata per la bellezza della fioritura, ma anche per la persistenza delle infiorescenze secche. Si coltiva in pieno sole, in terreno drenato. Una volta ambientata tollera brevi periodi di siccità, a discapito del potenziale ornamentale se la mancanza di acqua avviene nel momento di sviluppo primaverile.

L'epiteto generico deriva dal greco φλομίς (phlomís, il nome di Verbascum thapsus in Dioscoride) e εἶδος (eídos aspetto), cioè simile a una Phlomis.

L'epiteto specifico deriva dal latino tuber (tubero, rizoma) per la forma delle radici.

Phlomoides tuberosa

Originaria di Europa centrale e Cina ha ampie foglie basali verdi e steli eretti che portano gruppi di fiori rosa. E' apprezzata per la bellezza della fioritura, ma anche per la persistenza delle infiorescenze secche. Si coltiva in pieno sole, in terreno drenato. Una volta ambientata tollera brevi periodi di siccità, a discapito del potenziale ornamentale se la mancanza di acqua avviene nel momento di sviluppo primaverile.

L'epiteto generico deriva dal greco φλομίς (phlomís, il nome di Verbascum thapsus in Dioscoride) e εἶδος (eídos aspetto), cioè simile a una Phlomis.

L'epiteto specifico deriva dal latino tuber (tubero, rizoma) per la forma delle radici.

Perovskia atriplicifolia...

Una varietà dal portamento compatto ed eretto con in più tutte le caratteristiche che hanno fatto apprezzare Perovskia atriplicifolia: fogliame argentato e aromatico, fioritura lunghissima e cerulea, resistenza e vigore. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato. Anche se è a tutti gli effetti un piccolo arbusto preferiamo trattarla come un'erbacea. Si consiglia quindi di tagliare a circa 15 cm da terra ad ogni primavera per evitare che lignificando perda compattezza e si spogli alla base.

L'epiteto generico ricorda il generale Vasily Alekseevich Perovski (1794-1857), diplomatico russo e finanziatore del Pavlovsk Imperial Garden, nei pressi di San Pietroburgo.

L'epiteto specifico è composto dalle parole atriplex latinizzazione del greco ατραφαξυς (atràfaxus formato dal prefisso privativo a- e da τρέφω trefo, nutrire: non nutriente) e folium foglia: con foglie non nutrienti.