Filtra per

Altezza

Altezza

Esposizione

Esposizione

Colore

Colore

Fogliame

Fogliame

Periodo di Fioritura

Periodo di Fioritura

Disponibilità

Disponibilità

Colore fogliame

Colore fogliame

Profumo

Profumo

Rusticità

Rusticità

Mellifere e nutrici

Mellifere e nutrici

Filtri attivi

  • Colore: Blu
  • Colore: Giallo

Verbascum nigrum

Verbascum perenne con larghe foglie tomentose e steli forti e strutturati carichi di fiori gialli con il centro soffuso di viola. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato. Si dissemina facilmente e fiorisce ciclicamente da Maggio fino a Ottobre.

L'epiteto generico deriva dal latino verbascum, che significa verbasco. L'origine della parola verbascum si trova nel termine latino barbáscum(tasso barbasso, pianta citata da Plinio, probabilmente derivato da barba, per le foglie pelose), o nella parola latina vérber (verga). Volgarmente in francese è detto mollène, per la mollezza delle sue foglie, e allo stesso modo in inglese è tradotto mullein.

L'epiteto specifico nigrum (in latino 'nero') fa riferimento al colore scuro degli steli e delle nervature delle foglie.

Verbascum 'Southern Charm'

Ogni pianta porta fiori in toni pastello, dal crema/champagne, al rosa passando per tutte le tonalità intermedie che nascono dall'ibridazione spontanea. Fioritura ricca e prolungata che si ripete ciclicamente durante la stagione.

L'epiteto generico deriva dal latino verbascum, che significa verbasco. L'origine della parola verbascum si trova nel termine latino barbáscum(tasso barbasso, pianta citata da Plinio, probabilmente derivato da barba, per le foglie pelose), o nella parola latina vérber (verga). Volgarmente in francese è detto mollène, per la mollezza delle sue foglie, e allo stesso modo in inglese è tradotto mullein.

Thalictrum flavum subsp....

Thalictrum con foglie glauche e portamento verticale, ben strutturato, con steli alti che terminano con fiori gialli piumosi. Si può coltivare a mezzombra(almeno 4 o 5 ore di sole diretto) o meglio  in pieno sole, purchè il terreno sia drenato, ricco, fertile.
L'epiteto generico deriva dal nome di questa pianta in greco, θάλικτρον (thálictron, pigamo), citato da Dioscoride nel De Materia Medica.
L'epiteto specifico ha origine dal termine latino flavus (giallo), con riferimento al colore del fiore.
Glaucum, col significato di azzurro, deriva dal greco γλαυκός (glaucós glauco): per il colore  grigio-azzurro delle foglie.

Vedi gli altri Thalictrum della nostra collezione

Solidago rugosa 'Fireworks'

Una Solidago di origine Nordamericana con rami a palco che si sviluppano orizzontalmente. La fioritura passa dal verde acido dei boccioli al giallo oro in piena apertura. Coltivare in terreno fertile e drenato in pieno sole o mezzombra.

L'epiteto generico deriva dal latino solidare (solidàre, saldare, rassodare, rinforzare) per le sue proprietà cicatrizzanti.

L'epiteto specifico dal latino rùga (grinza) fa riferimento alla texture delle foglie, rugose appunto.

Scabiosa columbaria subsp....

Una nuvola di fiori di un luminoso giallo tenue, in fiore tutta l'estate! Utilissima in giardino per dare leggerezza in abbinamento a rose, graminacee. Coltivare in buon terreno lavorato, con aggiunta di drenaggio, in pieno sole. Si dissemina abbondantemente e come tutte le Scabiosa fornisce nutrimento agli impollinatori.

L'epiteto generico deriva dal latino scabies (scàbies scabbia) perché la pianta veniva usata in passato come cura contro la scabbia.

L'epiteto specifico potrebbe derivare da calumbarius (columbàrius, colombaria, sepolcreto, un tipo di sepoltura romana in cui le nicchie, semicircolari, erano sovrapposte a file) e riferirsi alla somiglianza del centro del fiore della Scabiosa a questo motivo geometrico. Un'altra possibile (ma dubbia) etimologia riconduce l'origine del nome alla somiglianza del fiore con una colomba.

Il termine ochroleuca è composto dalle parole greche ὠχρός (ochrós giallastro, ocra) e λευκός (leucós bianco) con riferimento al colore giallo pallido dei fiori.

Scabiosa caucasica 'Perfecta'

Fiori grandi viola chiarissimo, portati da steli alti si susseguono da Maggio a fine Luglio. Le Scabiosa caucasica fioriscono nella prima parte della stagione (Maggio-Luglio) con grande abbondanza e rifioriscono spesso a Settembre-Ottobre.

Coltivare in pieno sole, in terreno drenato. Si consiglia di recidere gli steli sfioriti per favorire la produzione di nuovi fiori.

L'epiteto generico deriva dal latino scabies (scàbies scabbia) perché la pianta veniva usata in passato come cura contro la scabbia.

Scabiosa caucasica 'Fama...

Fiori grandi, blu-viola, portati da steli alti si susseguono da Maggio ad Agosto. Le Scabiosa caucasica fioriscono nella prima parte della stagione (Maggio-Luglio) con grande abbondanza e rifioriscono spesso a Settembre-Ottobre. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato. Si consiglia di recidere gli steli sfioriti per favorire la produzione di nuovi fiori.

L'epiteto generico deriva dal latino scabies (scàbies scabbia) perché la pianta veniva usata in passato come cura contro la scabbia.

L'epiteto specifico fa riferimento alla zona di provenienza della specie.

Salvia x jamensis 'Melen'

Fiori giallo paglierino, molto luminosi, con calici scuri, su un cespuglio semisempreverde che raggiunge in pieno sviluppo gli 80cm di altezza e larghezza. Come per tutte le Salvia arbustive si raccomanda una potatura decisa dopo l'inverno per evitare che la pianta lignifichi perdendo vigore e vuotandosi alla base. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato, condizione indispensabile per garantire resistenza anche a temperature inferiori a -10°C.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico identifica gli ibridi interspecifici identificati per la prima volta all'inizio degli anni '90 nei pressi del villaggio di Jame nello stato di Coahuila de Zaragoza (Messico) dal botanico e ricercatore James Compton.

Salvia reptans f. erecta

Una nuvola di fiori blu! Identificata sulle Davis Mountains in Texas da Pat McNeal. E' una perenne con foglie sottili e steli alti, rigidi, che portano all'inizio e alla fine dell'estate una gran quantità di fiori blu. Rispetto alla specie(originaria del Messico) questa nuova Salvia ha portamento verticale e può raggiungere i 120 cm in fioritura. Durante l'inverno la pianta secca completamente e in primavera la nuova vegetazione spunta dalla base della pianta. Coltivare in pieno sole, in terreno ben drenato. Si consiglia di accorciare i rami dopo la prima fioritura per mantenere un portamento compatto in vista della fioritura autunnale. Dopo l'inverno si taglia a 10/15 cm da terra , eliminando quindi quasi fino al suolo la vegetazione semilegnosa dell'anno precedente, dato che la pianta vegeta nuovamente dal terreno.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire), per le proprietà medicinali riconosciute alle piante appartenenti a questo genere fin dall'antichità.

L'epiteto specifico deriva dal verbo latino repto (strisciare per terra) in riferimento al portamento della specie.

Abbiamo scelto di adottare la dicitura f. erecta per specificare che questa particolare Salvia ha portamento ben diverso rispetto alla specie. Ad oggi non è stata catalogata in modo più accurato e la stessa RHS riporta come nome Salvia reptans from West Texas, un nome botanicamente non corretto e quindi non definitivo. Anche il nome con cui si trova online Salvia reptans West Texas Form non è corretto in quanto West Texas non è stato utilizzato come nome di cultivar tra virgolette e la parola form non corrisponde al termine latino 'forma' utilizzato nella nomenclatura botanica per esprimere un aspetto 'insolito' di una specie, ma non la provenienza geografica.

Vedi le altre Salvia della nostra collezione

Salvia pratensis 'Isa Blue'

Una nostra selezione dai semi raccolti in vivaio, con fiori grandi, blu chiaro. La specie è una perenne aromatica diffusa in Italia ( in tutto il nord, centro e in Campania) come spontaea autoctona. Le foglie basali formano una rosetta da cui si sviluppano gli steli floreali, che da Maggio ad Agosto portano infiorescenze blu. Il cespuglio di foglie sviluppa molto rapidamente, raggiungendo 60/70 cm di diametro. Fiori e foglie sono commestibili e possono essere usati come aroma sia cotti che crudi.

Mellifera, è molto apprezzata da diversi tipi di impollinatori e ha sviluppato un metodo interessante per trasferire il polline sugli insetti che visitano i suoi fiori. Gli stami si comportano come piccole leve: gli insetti che entrano nel fiore alla ricerca di nettare azionano un meccanismo a bilanciere che ribalta sul dorso dell'insetto il braccio dello stame, rovesciandogli addosso il polline.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire), per le proprietà medicinali riconosciute alle piante appartenenti a questo genere fin dall'antichità.

L'epiteto specifico fa riferimento all'habit in cui si sviluppa solitamente questa specie.

Salvia nutans

Una Salvia poco diffusa nei giardini, ma conosciuta da molti anni, da quando Linneo la identificò e registrò (HU [Horto Upsaliensis] * nutans 27, foglio 57). Originaria dei Balcani, è sorprendentemente rustica, forma una rosetta di foglie basali rugose e fiorisce ciclicamente da Maggio a Ottobre, con alti steli che portano grappoli penduli di fiori viola. Coltivare in terreno ben drenato in pieno sole, facendo attenzione alle limacce.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico dal latino nutare (nutàre pendere, ondeggiare) con riferimento al portamento pendulo degli steli floreali.

Salvia hybrida 'Bleu Armor'

Varietà di origine orticola, con foglie fortemente aromatiche e fiori blu con una punta bianca nella gola. Scoperta nel 2009 da Catherine Bernabe nel vivaio Fleurs et Senteurs in Francia, probabilmente nata dall'ibridazione spontanea fra Salvia lycioides e altre tipologie di Salvia presenti in vivaio( jamensis presumibilmente). Rispetto a Salvia 'Blue Note' ha portamento più morbido e fiori di un blu più intenso.  Battezzata 'Bleu Armòr' traducibile con 'Armatura Blu'.

Coltivare in pieno sole in terreno ben drenato. Può sopportare la mezzombra: con una quantità minore di ore di sole dirette la pianta cresce con fogliame più ricco e fiori più grandi, assumendo un portamento morbido, più lasso, ma pur sempre bello. Nonostante le Salvia semi-arbustive vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

Salvia 'Saxdorf'

La prima di una serie di ibridi di Salvia nutans, una novità assoluta! Ibrido nato dall'incrocio di Salvia nutans e Salvia nemorosa, scoperto in Germania a Saxdorf dal giardiniere Peter Bethke e ancora poco(pochissimo!)diffusa sul mercato. Ha steli alti che portano fiori penduli blu-viola. Rispetto a Salvia nutans ha fioritura più lunga e un maggior numero di steli. Coltivare in pieno sole, in terreno mediamente drenato, fertile, irrigato regolarmente per supportare la fioritura prolungata.
L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

Rudbeckia maxima

Grandi foglie grigio-argento e steli alti, ben strutturati che portano fiori dai petali gialli, leggermente rivolti verso il basso, attorno ad un disco marcatamente prominente, brunito. In giardino le riserveremo uno spazio adeguato, magari abbinandola con graminacee di taglia grande. Richiede posizioni soleggiate e terreno fertile, adattandosi anche a terreni argillosi, irrigati regolarmente.

L'epiteto generico fu dedicato da Linneo ai botanici svedesi Olaus (Olof, Olaf) Johannis Rudbeck sr. (1630-1702) e il figlio Olaus (Olof, Olaf) Olai Rudbeck jr. (1660-1740) che fu professore di botanica a Uppsala e maestro di Linneo.

L'epiteto specifico è il superlativo dell'aggettivo latino magnus (màgnus grande), cioè massimo, il più grande, rispetto ad altre specie appartenenti al genere Rudbeckia,

Rudbeckia grandiflora...

'Sundance' è una varietà selezionata dal produttore di semi Jelitto, apprezzata per l'altezza e la dimensione dei fiori. I petali gialli sono disposti attorno a un disco centrale bruno che assume, con la maturazione del fiore, una forma conica. Fiorisce a partire dalla seconda metà dell'estate fino all'autunno e resta decorativa durante l'inverno per le infiorescenze secche che attirano la piccola fauna. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile e drenato, non secco.

L'epiteto generico fu dedicato da Linneo ai botanici svedesi Olaus (Olof, Olaf) Johannis Rudbeck sr. (1630-1702) e il figlio Olaus (Olof, Olaf) Olai Rudbeck jr. (1660-1740) che fu professore di botanica a Uppsala e maestro di Linneo.

L'epiteto specifico fa riferimento alla grande dimensione dei fiori.