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Lythrum salicaria 'JS Pink...

Una bellissima selezione a fiori rosa chiaro introdotta dall'olandese Jan Spruyt: fioritura lunga e appariscente, portamento compatto(nei nostri terreni argillosi circa 1 metro di altezza, più basso della specie, ma comunque più alto di quanto indicato da Jan Spruyt secondo la sua esperienza in Olanda, con terreni e condizioni climatiche diverse dalle nostre) sono le principali qualità!

Perfetto in pieno sole, in terreno ricco, preferibilmente argilloso, mai arido. Si abbina alle altre perenni facilmente per il portamento ordinato e leggero.

L'epiteto generico deriva dal greco λύθρον (liùthron, sangue rappreso) con riferimento all'utilizzo antiemorragico che ne veniva fatto fin dall'antichità (come si trova indicato nel De Materia Medica di Dioscoride). Improbabile l'interpretazione per cui il nome faccia riferimento al colore dei fiori.

L'epiteto specifico salicaria, col significato di 'simile al salice', fa riferimento alla somiglianza delle foglie o delle esigenze colturali delle due piante.

Aquilegia vulgaris 'William...

Steli alti fino a 70 cm portano fiori bicolore, bianco e porpora, con corti speroni. Amata dagli impollinatori, dissemina facilmente. In giardino la posizione migliore è in terreno fertile, drenato, al sole o mezzombra, comunque non troppo in ombra, perchè deve essere raggiunta da alcune ore di sole che permettano lo sviluppo di piante sane e forti. In ombra troppo intensa tendono a perdersi nel tempo e disseminandosi cercano posizioni più soleggiate e terreno ben drenato, anche ghiaioso.

L'epiteto generico deriva da 'aquilina' , il nome utilizzato nei suoi testi da Alberto Magno, vescovo domenicano del 1200 appassionato di botanica. E' nel '500 che Carolus Clusius, nome latinizzato di Charles de L’Écluse riprende il nome Aquilina e cita il nome Aquilegia(libro VI, cap. 27), che verrà poi reso ufficiale da Linneo. È derivato dal latino aquila per i suoi nettarii, (le ghiandole che producono il nettare) uncinati come gli artigli dell'aquila.

L'epiteto specifico deriva da vulgus e in latino significa comune, ordinario, in riferimento alla grande diffusione in natura della specie.

Aster novi-belgii 'Rubino'

Una varietà selezionata nel 1986 da Pier Luigi Priola che colpisce per il colore carico dei fiori, doppi, di un intenso rosso lampone.
Preferisce posizioni soleggiate e, una volta ben radicata, non richiede particolari attenzioni, diventando pressochè autonoma. Si consiglia di cimare la pianta in modo deciso a fine Maggio per permettere l'accestimento e la produzione di un numero maggiore di fiori. Le piante di questa varietà, se non cimate, fioriscono già a fine estate.


L'epiteto generico  del nome scientifico aggiornato deriva dal greco σύμφῠσις (siùmfiusis, unione) e da ϑρίξ, τριχóϛ (thríx, trichόs capello, pelo), probabilmente riferito a una cultivar europea con peli uniti alla base, osservata da Christian Gottfried Daniel Nees von Esenbeck, botanico tedesco della prima metà dell' 800.
L'epiteto specifico è una latinizzazione di New Holland o Nuovo Belgio, regione storica degli Stati Uniti situata nei dintorni di New York tra la Virginia e il New England, insediamento di coloni olandesi, località in cui furono fatti i primi ritrovamenti della specie.

Vedi gli altri Aster della nostra collezione

Vernonia lettermannii

Originaria di Arkansas e Oklahoma è conosciuta e apprezzata per il sottile fogliame e per l'altezza contenuta rispetto ad altre Vernonia. La fioritura inizia in Agosto, insieme a molti Aster e in poco diventa un punto focale del giardino, per la bellezza dei fiori e per la capacità di attirare farfalle e altri impollinatori.Coltivare in pieno sole in terreno drenato. Una volta ambientata sopporta periodi di siccità e si dissemina abbondantemente.

L'epiteto generico ricorda il biologo ed entomologo inglese William Vernon (~1666-1711), membro del St. Peter College a Cambridge. Tra il 1688-1711 raccolse piante e animali, in particolare nel corso di un viaggio in America.

L'epiteto specifico è stato assegnato in onore del botanico statunitense George Washington Letterman (1841-1913).

Verbascum nigrum

Verbascum perenne con larghe foglie tomentose e steli forti e strutturati carichi di fiori gialli con il centro soffuso di viola. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato. Si dissemina facilmente e fiorisce ciclicamente da Maggio fino a Ottobre.

L'epiteto generico deriva dal latino verbascum, che significa verbasco. L'origine della parola verbascum si trova nel termine latino barbáscum(tasso barbasso, pianta citata da Plinio, probabilmente derivato da barba, per le foglie pelose), o nella parola latina vérber (verga). Volgarmente in francese è detto mollène, per la mollezza delle sue foglie, e allo stesso modo in inglese è tradotto mullein.

L'epiteto specifico nigrum (in latino 'nero') fa riferimento al colore scuro degli steli e delle nervature delle foglie.

Succisella inflexa 'Frosted...

Una nuvola di capolini rotondi che sbocciano color glicine e maturano in bianco. Coltivare in terreno drenato, ma fertile, ricco, non arido, in pieno sole o mezzombra. La specie è spontanea in gran parte dell'Europa dell'est e in Italia.

L'epiteto generico, col significato di 'simile a una Succisa' deriva dai termini sub (sotto) e da caedo (cèdo, tagliare), 'tagliata sotto': il nome deriva dall'aspetto del rizoma che sembra reciso.

L'epiteto specifico significa inflesso, curvato, da inflecto (piegare, curvare in dentro).

Sedum telephium 'Purple...

Bellissima varietà con foglie scure, lucide, fusti viola, molto scuri e fiori rosa. Coltivare in pieno sole, in terreno ben drenato, anche povero. Vincitore dell' Award of Garden Merit assegnato dalla RHS.

L'epiteto generico Sedum deriva dal latino sédo (calmare), per le proprietà calmanti delle foglie di alcune specie o dal latino sèdere (sedere) per il portamento di molti Sedum, che crescono appoggiati direttamente sui terreni sassosi ( in inglese stone-crop, pianta che si raccoglie sulla pietra).

L'epiteto generico Hylotelephium, sinonimo da preferire per questo genere, è composto dalle parole ΰλη (iùle foresta, bosco) e da telephium (dal greco τηλεφιον telèfion portulaca) col significato di Portulaca dei boschi o probabilmente di Portulaca simile a un bosco, per la tipica disposizione dei fusti che nascono dalla base della pianta e si ergono come alberi in verticale, diversamente dai Sedum tappezzanti.

Sedum 'Thunderhead'

La vegetazione in primavera e inizio estate ha un bellissimo tono viola-grigio, come se gli steli e le foglie fossero cerati. Dalla fine dell'estate la bellezza cromatica si arricchisce del fucsia delle grandi infiorescenze, che colorano la pianta fino a tutto Settembre. Coltivare in pieno sole, in terreno ben drenato, anche povero.

L'epiteto generico Sedum deriva dal latino sédo (calmare), per le proprietà calmanti delle foglie di alcune specie o dal latino sèdere (sedere) per il portamento di molti Sedum, che crescono appoggiati direttamente sui terreni sassosi ( in inglese stone-crop, pianta che si raccoglie sulla pietra). L'epiteto generico Hylotelephium, sinonimo da preferire per questo genere, è composto dalle parole ΰλη (iùle foresta, bosco) e da telephium (dal greco τηλεφιον telèfion portulaca) col significato di Portulaca dei boschi o probabilmente di Portulaca simile a un bosco, per la tipica disposizione dei fusti che nascono dalla base della pianta e si ergono come alberi in verticale, diversamente dai Sedum tappezzanti.

Sedum 'Strawberries and Cream'

Ogni singolo fiore muta colore durante la stagione: dal rosa fragola quando ancora chiuso, al rosa chiaro e infine bianco quando completamente aperto. Dopo la fioritura le infiorescenze diventano porpora scuro. L'effetto d'insieme è affascinante, soprattutto per il contrasto cromatico con il fogliame viola-grigio. Ha steli alti e vive tranquillamente anche in vaso. Coltivare in pieno sole, in terreno ben drenato, anche povero.

L'epiteto generico Sedum deriva dal latino sédo (calmare), per le proprietà calmanti delle foglie di alcune specie o dal latino sèdere (sedere) per il portamento di molti Sedum, che crescono appoggiati direttamente sui terreni sassosi ( in inglese stone-crop, pianta che si raccoglie sulla pietra). L'epiteto generico Hylotelephium, sinonimo da preferire per questo genere, è composto dalle parole ΰλη (iùle foresta, bosco) e da telephium (dal greco τηλεφιον telèfion portulaca) col significato di Portulaca dei boschi o probabilmente di Portulaca simile a un bosco, per la tipica disposizione dei fusti che nascono dalla base della pianta e si ergono come alberi in verticale, diversamente dai Sedum tappezzanti.

Sedum 'Red Cauli'

Fiori che si schiudono rosa e maturano in un porpora scuro, il tono più vicino ad un rosso nel panorama dei Sedum! Fogliame glauco, caratterizzato da una sfumatura blu e steli rossi. Unico nel suo genere, soprattutto per il portamento: gli steli si sviluppano prima in orizzontale e poi sollevano la 'testa', crescendo in altezza! Coltivare in pieno sole, in terreno ben drenato, anche povero. Le cultivars di Sedum a foglia scura richiedono terreni maggiormente drenati, con aggiunta di sabbia o ghiaia fine per evitare marciumi.

L'epiteto generico Sedum deriva dal latino sédo (calmare), per le proprietà calmanti delle foglie di alcune specie o dal latino sèdere (sedere) per il portamento di molti Sedum, che crescono appoggiati direttamente sui terreni sassosi ( in inglese stone-crop, pianta che si raccoglie sulla pietra). L'epiteto generico Hylotelephium, sinonimo da preferire per questo genere, è composto dalle parole ΰλη (iùle foresta, bosco) e da telephium (dal greco τηλεφιον telèfion portulaca) col significato di Portulaca dei boschi o probabilmente di Portulaca simile a un bosco, per la tipica disposizione dei fusti che nascono dalla base della pianta e si ergono come alberi in verticale, diversamente dai Sedum tappezzanti.

Scabiosa caucasica 'Perfecta'

Fiori grandi viola chiarissimo, portati da steli alti si susseguono da Maggio a fine Luglio. Le Scabiosa caucasica fioriscono nella prima parte della stagione (Maggio-Luglio) con grande abbondanza e rifioriscono spesso a Settembre-Ottobre.

Coltivare in pieno sole, in terreno drenato. Si consiglia di recidere gli steli sfioriti per favorire la produzione di nuovi fiori.

L'epiteto generico deriva dal latino scabies (scàbies scabbia) perché la pianta veniva usata in passato come cura contro la scabbia.

Scabiosa caucasica 'Fama...

Fiori grandi, bianchi, portati da steli alti si susseguono da Maggio ad Agosto. Le Scabiosa caucasica fioriscono nella prima parte della stagione (Maggio-Luglio) con grande abbondanza e rifioriscono spesso a Settembre-Ottobre.

Coltivare in pieno sole, in terreno drenato. Si consiglia di recidere gli steli sfioriti per favorire la produzione di nuovi fiori.

L'epiteto generico deriva dal latino scabies (scàbies scabbia) perché la pianta veniva usata in passato come cura contro la scabbia.

L'epiteto specifico fa riferimento alla zona di provenienza della specie.

Scabiosa caucasica 'Fama...

Fiori grandi, blu-viola, portati da steli alti si susseguono da Maggio ad Agosto. Le Scabiosa caucasica fioriscono nella prima parte della stagione (Maggio-Luglio) con grande abbondanza e rifioriscono spesso a Settembre-Ottobre. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato. Si consiglia di recidere gli steli sfioriti per favorire la produzione di nuovi fiori.

L'epiteto generico deriva dal latino scabies (scàbies scabbia) perché la pianta veniva usata in passato come cura contro la scabbia.

L'epiteto specifico fa riferimento alla zona di provenienza della specie.

Salvia nemorosa...

Una cultivar affascinante, con infiorescenze cariche di fiori viola che creano l'effetto di una spiga 'piumosa'. La fioritura si ripete da Maggio a Ottobre, specialmente se si ha l'accortezza di rimuovere le spighe sfiorite. Dato il peso delle infiorescenze il portamento è morbido, a cuscino, perfetto per riempire la prima fila nella bordure. Lo sviluppo in larghezza è di circa 60/70 cm a pianta e quindi è fondamentale dare abbastanza spazio e abbinare questa salvia con altre piante che non vengano sopraffatte dal suo sviluppo! In altezza(dato il suo sviluppo non eretto) raggiunge i 40/50 cm, ma i singoli rami possono arrivare a 70 cm di lunghezza. Coltivare in pieno sole, in terreno fertile. Una volta ben radicata sopporta periodi di siccità, anche se per ottenere una buona rifiorenza l'acqua è fondamentale.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico da nemus, nemoris (bosco), 'che cresce nei boschi'.

Salvia nemorosa 'Caradonna'

Una delle varietà più affidabili! Infiorescenze blu viola su steli scuri compaiono per la prima fioritura da Maggio a fine Luglio e in condizioni ottimali, specialmente se si ha l'accortezza di rimuovere le spighe sfiorite e di irrigare regolarmente, ricompaiono alla fine dell'estate. Coltivare in pieno sole, in terreno fertile. Una volta ben radicata sopporta periodi con irrigazioni ridotte, anche se per ottenere una buona rifiorenza l'acqua è fondamentale.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico da nemus, nemoris (bosco), 'che cresce nei boschi'.