Piante perenni

Piante perenni

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  • Categorie: Bulbose
  • Categorie: Piccoli arbusti
  • Esposizione: Mezzombra

Ampelopsis brevipedunculata...

Rampicante/ricadente adatta alla coltivazione in vaso o in piena terra. Ha foglie variegate con effetto marmorizzato bianco/verde e a fine estate produce bacche nei colori dal blu, al marrone, al viola che la rendono molto interessante anche nel periodo autunnale. Si adatta sia a posizioni in pieno sole che a mezzombra e preferisce terreni ricchi, drenati, leggeri.

Se cresciuta vicino a muri o tronchi tende a salire velocemente. Necessita di supporti per arrampicarsi sulle pareti, perché diversamente dal Parthenocissus non aderisce alle superfici, ma si sostiene con viticci. Coltivata in vaso può essere usata come ricadente: i lunghi rami formeranno un fitto cuscino che potrà essere tenuto a bada con potature regolari all'inizio della primavera.

L'epiteto generico è composto dalle parole greche ἄμπελος (ámpelos la pianta della vite) e ὄψις (ópsis aspetto) per l'aspetto simile a quello della vite.

Le bacche dell'Ampelopsis sono ricche di polifenoli e recenti studi stanno sperimentando gli utilizzi per la cura delle patologie del fegato. Rispetto ad altri componenti della famiglia delle Vitaceae ha semi molto grandi e quindi i frutti, nonostante siano commestibili, non sono particolarmente appetibili per gli umani, ma lo sono per gli uccelli, che favoriscono la diffusione dei semi.

Si trova identificata anche come Ampelopsis brevipedunculata f. elegans (K.Koch) Rehder (fonte: The Plant List), ma questo nome è ancora in fase di analisi.

L'epiteto specifico fa riferimento ai brevi assi floreali, chiamati peduncoli, che portano prima i fiori e poi le bacche.

Camassia leichtlinii...

Bellissima bulbosa primaverile con fiori azzurri e fusti scuri. Le Camassia sono originarie del Nord America e si coltivano al sole o mezz'ombra in terreno normale, non arido, possibilmente migliorato con terriccio e materiale organico(compost ad esempio) per favorire un rapido sviluppo. Si naturalizzano rapidamente in giardino formando fitte colonie che creano un sorprendente effetto in primavera, soprattutto se abbinate con fioriture come Geum 'Totally Tangerine' e graminacee come Deschampsia cespitosa.

I bulbi di camassia sono edibili e  facevano parte dell'alimentazione tradizionale delle tribù indiane della costa nord occidentale in America. Consumati grigliati o bolliti, hanno gusto simile a quello della patata dolce. 

L'epiteto generico deriva dal termine Camas, il nome con cui venivano chiamate le Camassia tra i nativi nord americani. L'etimologia è poco chiara, dal momento che si trovano radici simili in diversi dialetti locali. Ad esempio da qamaš, qawaš, da qawaš o da qém̓es, tutti termini che hanno lo stesso significato e indicavano questa bulbosa.

L'epiteto specifico ricorda il botanico e orticultore tedesco Maximilian Leichtlin (1831-1910) uno dei primi a dedicarsi all'ibridazione delle orchidee.

Cyclamen coum

Ciclamino invernale originario dell'Europa sud orientale e dell'Asia minore con foglie rotonde o a cuore segnate d'argento e fiori rosa, privi di profumo. Preferisce posizioni ombreggiate e terreno ricco, foglioso, ben drenato. Dall'autunno alla primavera fiorisce in abbondanza e durante l'estate va in riposo vegetativo perdendo la parte aerea. E' importante che il terreno sia ben drenato per evitare marciumi durante i mesi estivi, periodo in cui le irrigazioni possono essere ridotte notevolmente. Dopo la fioritura gli steli si attorcigliano a spirale, puntando verso il suolo e spingendo le capsule di semi a contatto col terreno, per proteggerli e favorire la germinazione.

L'esposizione ideale è ombra o mezzombra, ma il riposo vegetativo estivo permette alla pianta di sopportare anche un numero maggiore di ore di sole diretto.

L'epiteto generico corrisponde al nome latino del ciclamino, a sua volta dal greco κύκλος (kiùclos cerchio) in riferimento alla forma rotonda del tubero.


L'epiteto specifico fa probabilmente riferimento a una regione della Cilicia, chiamata anticamente Koa o Quwe, vistoma che in quelle terre questa specie è spontanea.
I Cyclamen si disseminano per mirmecoria : i semi sono resi appetibili per le formiche dalla presenza di appendici ricche di sostanza nutritive. Le formiche trasportano i semi nei nidi, utilizzano gli elaiosomi (le appendici nutrienti usate come esca dalle piante) per nutrire le larve e poi spingono fuori dai nidi il seme. Questo favorisce lo spostamento dei semi attorno alla pianta madre e aumenta le probabilità di germinazione.

Vedi gli altri Cyclamen della nostra collezione

Leucojum aestivum 'Gravetye...

Bulbosa perenne a portamento cespuglioso con foglie larghe e carnose e fiori di colore bianco con macchie verdi sugli apici. Ogni stelo porta da 2 a 5 fiori.

I Leucojum sono specie protetta in gran parte d'Italia e si trovano autoctoni in tutto il centro-Nord. La cultivar 'Graveteye Giant' rispetto alla specie ha fiori più grandi e raggiunge un'altezza maggiore(circa 70 cm). Il nome della varietà deriva da Gravetye Manor, la casa del famoso giardiniere e scrittore William Robinson (1838-1935) che la coltivò per primo.

Coltivare in pieno sole o mezzombra in terreno fertile, drenato, non arido.

L'epiteto generico Leucojum ha origine dai termini greci λευκός (leucós bianco) e ἲον (íon violetta) con riferimento al fatto che fiorisce in bianco nello stesso periodo delle violette. In Dioscoride si trova un Leucojum, ma con questo termine si riferiva al Cheirantus (Dioscoride, De Materia Medica III, 121).

L'epiteto specifico aestivum differenzia questo Leucojum a fioritura primaverile da Leucojum vernum, a fioritura precoce.

Salix integra 'Hakuro Nishiki'

Bellissima varietà di Salice con foglie bianche e rosa in primavera e rami nudi, rossi in inverno. La quantità di foglie bianche e rosa in primavera crea l'effetto di una appariscente fioritura che ha fatto guadagnare a questo arbusto il nome di Salice dei gamberetti. La fioritura, di poca rilevanza, avviene all'inizio della primavera, con piccole infiorescenze rossastre.

Salix integra è originaria di Cina, Giappone, Corea e Russia ed è strettamente legato geneticamente a Salix purpurea, a cui è stato ricondotto erroneamente da alcuni autori in passato. Esempi sono S. purpurea var. multinervis (Franchet & Savatier) Matsumura e S. purpurea subsp. amplexicaulis (Chaubard) C.K.Schneid.

La specie è dioica, quindi gli organi riproduttivi maschili (stami) e femminili (pistillo) sono portati da piante diverse della stessa specie.

L'epiteto generico deriva dal nome latino del Salice, forse connesso con il sanscrito saras, acqua.

L'epiteto specifico è composto dal prefisso in- (ad indicare privazione) e tangere (tàngere toccare), cioè intera, Potrebbe fare riferimento al fatto che le foglie di questa specie sono riunite in grupoi di due o tre e opposte rispetto al fusto, mentre nelle altre specie le foglie sono alternate, quindi 'divise, non riunite'. Da qui la distinzione della specie come 'integra', cioè con foglie non divise tra loro, ma riunite.

Il nome della varietà potrebbe significare 'broccato(nishiki) di rugiada bianca (hakuro)'

Salvia hybrida 'Bleu Armor'

Varietà di origine orticola, con foglie fortemente aromatiche e fiori blu con una punta bianca nella gola. Scoperta nel 2009 da Catherine Bernabe nel vivaio Fleurs et Senteurs in Francia, probabilmente nata dall'ibridazione spontanea fra Salvia lycioides e altre tipologie di Salvia presenti in vivaio( jamensis presumibilmente). Rispetto a Salvia 'Blue Note' ha portamento più morbido e fiori di un blu più intenso.  Battezzata 'Bleu Armòr' traducibile con 'Armatura Blu'.

Coltivare in pieno sole in terreno ben drenato. Può sopportare la mezzombra: con una quantità minore di ore di sole dirette la pianta cresce con fogliame più ricco e fiori più grandi, assumendo un portamento morbido, più lasso, ma pur sempre bello. Nonostante le Salvia semi-arbustive vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

Salvia x jamensis 'Violette...

Varietà con foglie particolarmente aromatiche e steli sottili carichi di fiori di medie dimensioni viola intenso, con la gola leggermente più scura, blu-viola. Coltivare in pieno sole o mezzombra(almeno 4 ore di sole), in terreno ben drenato. Come per tutte le Salvia arbustive si raccomanda una potatura decisa dopo l'inverno per evitare che la pianta lignifichi perdendo vigore e vuotandosi alla base.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).  

L'epiteto specifico raggruppa gli ibridi interspecifici identificati per la prima volta all'inizio degli anni '90 nei pressi del villaggio di Jame nello stato di Coahuila de Zaragoza (Messico) dal botanico e ricercatore James Compton.