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  • Categorie: Piante alimurgiche e fiori eduli
  • Categorie: Tappezzanti
  • Esposizione: Mezzombra

Asarum europaeum

Foglie lucide che formano un fitto tappeto verde! Perfetta per posizioni ombreggiate e terreni fertili, non aridi. Si allarga rapidamente. In Primavera produce piccoli fiori rossi al livello del terreno, una fioritura di poco conto se comparata con la bellezza del fogliame. In terreni umidi il fogliame raggiunge dimensioni maggiori e la pianta si sviluppa ancora più velocemente.

L'epiteto generico (in latino asărum)deriva secondo Alexandre de Théis dal greco ἄσαρον (ásaron). Il termine è formato dal prefisso privativo α- (a-) e dal termine σειρά (seirá laccio, legame), secondo Plinio (XXI, 6) perchè non veniva utilizzato per realizzare gli intrecci delle ghirlande e corone di fiori e foglie. Potrebbe derivare più ragionevolmente dal greco ἄση (áse nausea) e dal nome del genere Arum, cioè un Arum che provoca la nausea, il vomito. Si dice infatti che venisse utilizzato per far espellere il vino bevuto in eccesso.

L'epiteto specifico identifica la zona geografica di origine.

Asparagus verticillatus

Una specie insolita, poco diffusa, molto resistente. Dopo circa 3 anni dalla piantumazione inizia a svilupparsi in modo rapido e ad ogni primavera si sviluppa in altezza fino a diversi metri. Necessita di supporti o di essere cresciuto vicino ad altre piante che forniscano sostegno e all'interno della cui struttura possa crescere e salire. Il fogliame è fine, verticillato e ricorda quello delle varietà coltivate ad uso ornamentale per gli interni (ad esempio Asparagus densiflorus). Quando la pianta si è ambientata e ha raggiunto un adeguato apparato radicale inizia a fiorire ogni primavera. Per la fruttificazione è necessario coltivare una pianta femminile e una maschile. Si dissemina facilmente. Coltivare in terreno fertile, drenato, a mezz'ombra, evitando posizioni troppo ombreggiate.

In autunno il fogliame assume bellissime colorazioni dal giallo all'arancio prima di cadere.

I giovani getti sono commestibili e vengono mangiati dopo essere stati sbollentati, nello stesso modo in cui si utilizza Asparagus officinalis.

L'epiteto generico è di origine incerta. Potrebbe derivare dal greco ἀσπάραγος (aspáragos, come si trova scritto in Teofrasto) a sua volta derivato dal persiano asparag (aspàrag, germoglio) a confermare l'origine geografica di questo genere. Un'altra possibile etimologia da σπαράσσειν (sparássein  lacerare) per le spine di cui sono provviste molte specie di questo genere.

L'epiteto specifico deriva da vertere (vèrtere girare attorno) in riferimento alle foglie verticillate, disposte cioè attorno al fusto centrale.

Campanula poscharskyana

Perenne rizomatosa sempreverde dal portamento ricadente o strisciante per posizioni a mezzombra in vaso o in terra. Forma densi cuscini carichi di fiori a stella blu lavanda che si schiudono da fine Aprile a Luglio, specialmente se la pianta viene cimata dopo la prima fioritura. Si adatta facilmente ad ogni tipo di terreno e quando si dissemina nasce anche tra le pietre dei selciati, nei muretti e si rivela molto resistente anche a brevi periodi di siccità. 

L'epiteto generico è il diminutivo del termine latino campana( campàna, campanella), in riferimento alla forma dei fiori.

L'epiteto specifico è dedicato al botanico tedesco Gustav Adolf Poscharsky (1832-1915).

Campanula poscharskyana...

Perenne rizomatosa sempreverde dal portamento ricadente o strisciante per posizioni a mezzombra in vaso o in terra. Forma densi cuscini carichi di fiori a stella bianco puro che si schiudono da fine Aprile a  Luglio, specialmente se la pianta viene cimata dopo la prima fioritura. Si adatta facilmente ad ogni tipo di terreno e quando si dissemina nasce anche tra le pietre dei selciati, nei muretti e si rivela molto resistente anche a brevi periodi di siccità.

L'epiteto generico è il diminutivo del termine latino campana( campàna, campanella), in riferimento alla forma dei fiori.

L'epiteto specifico è dedicato al botanico tedesco Gustav Adolf Poscharsky (1832-1915).

Fragaria vesca 'Alexandria'

Una varietà di fragola non stolonifera, quindi più facile da inserire nelle bordure in giardino e da utilizzare non solo come edibile, ma anche come ornamentale! La lunghissima fioritura, il bel fogliame, i piccoli frutti allungati (e buonissimi!) sono infatti i punti di forza di questa perenne. Si autodissemina e nel tempo forma fitte colonie. La posizione ideale è a mezzombra, in terreno fertile, drenato.

Costituisce inoltre un importante nutrimento per api, bombi e farfalle.

L'epiteto generico deriva dal latino fragum (fràgum, fragola) a sua volta da fragrans (fràgrans, profumato) in riferimento al profumo dei frutti.

L'epiteto specifico deriva da vescor (vèscor, mangiare) perché i frutti sono commestibili.

Geranium 'Rozanne'

Una delle perenni più famose per la sua resistenza e per la durata della sua fioritura. Forma dei cespugli morbidi di foglie verde chiaro carichi di fiori blu malva con il centro bianco, luminoso, dalla primavera fino all'autunno inoltrato, per 6 mesi! Spogliante, vegeta nuovamente ogni primavera, raggiungendo in poco tempo le dimensioni finali. Preferisce terreni ben drenati e posizioni a mezzombra,dove può ricevere alcune ore di sole diretto. Può essere utilizzato nelle bordure o in vaso,anche come ricadente.

I fiori sono commestibili e possono essere usati a crudo su insalate, dolci, macedonie.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

Geranium macrorrhizum...

Luminosa e abbondante fioritura bianca soffusa di rosa per questa tappezzante di rapido sviluppo. 'Spessart' è una selezione orticola a fiore bianco della specie diffusa anche in Italia allo stato spontaneo (con fiori rosa intenso). Il fogliame è molto aromatico, sempreverde e in autunno/inverno si tinge di rosso diventando ancora più bello. Si coltiva a mezz'ombra, ma tollera bene posizioni più ombreggiate o più soleggiate rivelandosi particolarmente versatile e resistente. Una volta ambientato sopporta anche irrigazioni ridotte. Le giovani foglie possono essere usate per aromatizzare insalate, tagliate in strisce sottili. I fiori sono commestibili e vengono usati a crudo per arricchire e decorare.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

L'epiteto specifico deriva dal greco μακρόϛ (macrós, grande) e da ῥίζα (ríza, radice): con grandi radici.

Geranium x cantabrigiense...

Geranium selezionato da Ernst Pagels in Germania nel 1986. Ha bellissimi fiori rosa malva (un rosa più freddo, tendente al violetto) ed è apprezzato (come tutti i G. x cantabrigiense) per la fitta copertura del suolo e per l'abbondante fioritura da fine Aprile all'inizio di Luglio. Beneficia di una cimatura della vegetazione dopo la fioritura, per stimolare la produzione di nuove foglie e di (eventuali) ulteriori fiori. Si coltiva a mezz'ombra, in terreno fertile, drenato, anche se si rivela molto versatile e si adatta a diverse condizioni, comprese posizioni più soleggiate, terreni più pesanti e irrigazioni ridotte. Il fogliame in autunno si tinge di rosso e persiste per tutto l'inverno.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

L'epiteto specifico deriva dal nome latinizzato di Cambridge, Cantabrigia, col significato di 'originario di Cambridge': nasce infatti grazie al lavoro della dottoressa Helen Kiefer, del giardino botanico dell'Università di Cambridge. E' stato ottenuto nel 1974 come ibrido sterile di G. macrorrhizum e G. dalmaticum.

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Geranium x cantabrigiense...

Fiori grandi, bianco puro! Un ibrido di G. macrorrhizum ‘Album’ e  G. dalmaticum ‘Album’ apprezzato come tutti i G. x cantabrigiense per la fitta copertura del suolo e per l'abbondante fioritura. Beneficia di una cimatura della vegetazione dopo la fioritura, per stimolare la produzione di nuove foglie e di (eventuali) ulteriori fiori. Si coltiva a mezz'ombra, in terreno fertile, drenato, anche se si rivela molto versatile e si adatta a diverse condizioni, comprese posizioni più soleggiate, terreni più pesanti e irrigazioni ridotte. Il fogliame in autunno si tinge di rosso e persisteper tutto l'inverno.

La cultivar 'St. Ola' ha fiori più grandi rispetto alle altre, e fiori bianco puro che sfumano in rosa maturando. E' stata proposta sul mercato da Axletree Nursery nel 1993. Il nome 'St.Ola' è stato scelto dal suo ibridatore, Alan Bremner in onore della parrocchia omonima di Mainland, la più grande delle Isole Orcadi, a nord della Scozia.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

L'epiteto specifico deriva dal nome latinizzato di Cambridge, Cantabrigia, col significato di 'originario di Cambridge': nasce infatti grazie al lavoro della dottoressa Helen Kiefer, del giardino botanico dell'Università di Cambridge. E' stato ottenuto nel 1974 come ibrido sterile di G. macrorrhizum e G. dalmaticum.

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Hosta 'Abiqua Drinking Gourd'

Varietà del 1989 (H. 'Tokudama' x H. sieboldiana) registrata da Charles Purtymun di Walden West Hostas in Oregon con foglie glauche dalla forma molto particolare che caratterizza questa cultivar, a coppa, con i margini rivolti verso l'alto quando le foglie si schiudono e che si aprono via via durante la stagione. L'aspetto cerato delle foglie, la consistenza rugosa e la forma a coppa sono i punti di forza di questa varietà, una delle più belle a foglia azzurra. La fioritura, portata da steli relativamente corti, è estiva, in colore bianco. Coltivare in ombra luminosa, in terreno fertile, drenato. 

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

Drinking Gourd significa letteralmente 'mestolo per bere', in riferimento alla forma a coppa delle foglie. Abiqua fa riferimento al fiume americano Abiqua Creek e compare in diversi nomi assegnati a ibridi di Hosta di Walden West Hostas.

Hosta dell'anno nel 2014 Hosta per la American Hosta Growers Association.

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Hosta 'Orion's Belt'

Introdotta nel 2003 da Dick e Jane Ward come ibrido di H. 'Pin Stripe' x H. montana f. macrophylla. Ha un fogliame sorprendente, verde azzurro, bordato di bianco crema. Col progredire della stagione le foglie diventano più verdi e i margini più bianchi. I bordi delle foglie sono elegantemente ondulati e il portamento è tondeggiante e armonioso. Coltivare a mezzombra o ombra luminosa in terreno fertile, drenato. Come tutte le Hosta si adatta benissimo alla coltivazione in vaso.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

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Hosta 'Patriot'

Varietà del 1990 di J. Machen con foglie dalla forma a cuore con il centro verde e i bordi fortemente segnati di bianco in modo irregolare. Coltivare a mezzombra o ombra luminosa in terreno fertile, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

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Hosta 'Regal Splendor'

Una varietà registrata nel 1990 da Walter Gardens con foglie glauche con bordo prima bianco crema, poi bianco, leggermente increspato. Forma un cespuglio con forma a imbuto. Tollera alcune ore di sole al mattino. Fioritura color lavanda portata da steli slanciati ed eleganti, alti fino a 120 cm. Coltivare in terreno fertile, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

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Hosta 'Sum and Substance'

Una delle cultivars più grandi di Hosta! Raggiunge gli 80 cm di altezza (90cm in fioritura) e i 100/120 cm di larghezza. Le foglie possono variare di colore a seconda dell'esposizione: verde chiaro in ombra luminosa, chartreuse(verde/giallo) in mezz'ombra(1 o 2 ore di sole diretto nelle ore meno calde), giallo oro in mezz'ombra (3 o 4 ore di sole diretto nelle ore meno calde). La posizione migliore secondo noi è a est, raggiunta da alcune ore di sole al mattino, in terreno fertile, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

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Hosta plantaginea var....

Varietà con grandi fiori ad imbuto, lunghi fino a 15 cm, bianchi e profumati e grandi foglie verdi marcate da evidenti venature. Coltivare in terreno fertile, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

L'epiteto specifico indica la somiglianza delle foglie di questa specie a quelle di Plantago major, per la forma e le evidenti venature.

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