Piante perenni

Piante perenni

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  • Colore: Bianco
  • Periodo di Fioritura: Agosto
  • Disponibilità: Non disponibile

Anemone x hybrida 'Whirlwind'

Perenne rustica, resistente e molto vigorosa con fiori bianchi, doppi, con sepali leggermente increspati. Ha radici rizomatose e tende ad allargarsi velocemente formando grandi cespugli. Coltivare a mezzombra in terreno drenato, fertile, irrigato regolarmente. La condizione ideale di coltivazione è con un'esposizione di 3 o 4 ore di sole al giorno perché in posizioni troppo ombreggiate le Anemone tendono a perdere struttura, a piegarsi e a fiorire meno. Si raccomanda di irrigare dal basso, senza bagnare fiori e foglie per evitare malattie fungine. 

L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra.

'' ...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

Le Anemone vennero introdotte dall' Oriente in Europa dal botanico Robert Fortune nel 1844.Le Anemone x hybrida sono tutte il risultato di ibridazione tra A. japonica e A. vitifolium.

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Aster novi-belgii...

Bellissimi fiori bianchi doppi che maturano con sfumature rosa! Preferisce posizioni soleggiate e, una volta ben radicata, non richiede particolari attenzioni, diventando pressochè autonoma. Si consiglia di cimare la pianta a fine Maggio per permettere l'accestimento e la produzione di un numero maggiore di fiori. Le piante di questa varietà, se non cimate, fioriscono già a fine estate.
L'epiteto generico  del nome scientifico aggiornato deriva dal greco σύμφῠσις (siùmfiusis, unione) e da ϑρίξ, τριχóϛ (thríx, trichόs capello, pelo), probabilmente riferito a una cultivar europea con peli uniti alla base, osservata da Christian Gottfried Daniel Nees von Esenbeck, botanico tedesco della prima metà dell' 800.
L'epiteto specifico è una latinizzazione di New Holland o Nuovo Belgio, regione storica degli Stati Uniti situata nei dintorni di New York tra la Virginia e il New England, insediamento di coloni olandesi, località in cui furono fatti i primi ritrovamenti della specie.

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Gaura lindheimeri 'Snowstorm'

Varietà compatta con boccioli rosa che aprendosi rivelano fiori bianco puro che si susseguono senza sosta dall'inizio della primavera all'autunno. Preferisce posizioni soleggiate e terreni fertili, ben drenati.

Questa cultivar è frutto del lavoro di ibridazione di Neil  O. Anderson, docente e ricercatore dell'Università del Minnesota ed è stata sviluppata per resistere al meglio a inverni freddi ed estati molto calde.

L'epiteto generico deriva dal greco γαῦρος (gàuros altero, orgoglioso, maestoso).
Secondo la classificazione cladistica ( in base alla quale le piante si riuniscono in gruppi, o cladi, ciascun gruppo costituito da organismi aventi un antenato comune) nel 2007 il genere Gaura viene considerato un sottogruppo del genere Oenothera e quindi il nome corretto è da considerarsi Oenothera lindheimeri e Gaura lindheimeri un sinonimo. Data la diffusione del nome Gaura, noi de I Giardini dell'Indaco continuiamo ad utilizzarlo per identificare questo genere, ma ci teniamo a riportare la nomenclatura più recente e corretta.

L'epiteto specifico ricorda il botanico tedesco Ferdinand Jacob Lindheimer (1801-1879), un esule politico tedesco che raccolse campioni botanici in America.

Hosta plantaginea 'Venus'

Hosta con foglie verdi e fiori bianchi, formati da tre giri di petali, profumati. E' una varietà a fioritura tardiva, registrata nel 1993 dalla Walter Gardens. Coltivare in terreno fertile, drenato a mezz'ombra. Posizioni troppo ombreggiate non favoriscono la fioritura.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

L'epiteto specifico indica la somiglianza delle foglie di questa specie a quelle di Plantago major, per la forma e le evidenti venature.

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Hosta plantaginea var....

Varietà con grandi fiori ad imbuto, lunghi fino a 15 cm, bianchi e profumati e grandi foglie verdi marcate da evidenti venature. Coltivare in terreno fertile, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

L'epiteto specifico indica la somiglianza delle foglie di questa specie a quelle di Plantago major, per la forma e le evidenti venature.

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Lythrum salicaria 'Happy...

Una bellissima forma a fiore bianco selezionata da Jelitto negli ultimi anni! Erbacea perenne rizomatosa spontanea in tutta Italia, in luoghi umidi, sponde di laghi, fiumi e canali di irrigazione. Molto adatta alla coltivazione in giardino per la lunga e appariscente fioritura, si adatta bene in diverse condizioni, purchè abbia terreno fertile, non arido. Una volta ambientato sviluppa un apparato radicale particolarmente profondo che gli permette di sopportare abbastanza bene irrigazioni più diradate nel tempo. In acqua sviluppa bene, ma assume portamento lasso, mentre in piena terra resta ben eretto, a fiamma. Si consiglia di lasciare la vegetazione dopo la fioritura e di non tagliare i fusti che seccano: il tono scuro che assumono alla fine dell'estate è un valore aggiunto in giardino che vi invitiamo ad apprezzare!

I giovani germogli possono essere impiegati in insalata, le foglie essiccate come surrogato del tè, mentre in passato dalla macerazione delle foglie si distillava un'acquavite. La pianta è utilizzata in veterinaria e in passato ha trovato larga applicazione in medicina e ancora viene utilizzata come astringente, antibatterico, diuretico, antiemorragico.

L'epiteto generico deriva infatti dal greco λύθρον (liùthron, sangue rappreso) con riferimento all'utilizzo antiemorragico che ne veniva fatto fin dall'antichità (come si trova indicato nel De Materia Medica di Dioscoride). Improbabile l'interpretazione per cui il nome faccia riferimento al colore dei fiori.

L'epiteto specifico salicaria, col significato di 'simile al salice', fa riferimento alla somiglianza delle foglie o delle esigenze colturali delle due piante.

Miscanthus sinensis 'Purple...

Varietà compatta che si fa notare in autunno per i colori del fogliame, un mix di arancio, viola e rosso. Durante tutta la stagione le foglie hanno una venatura bianca. La fioritura, color crema, inizia alla fine dell'estate e le spighe persistono e decorano il giardino per gran parte dell'inverno.

Coltivare in pieno sole, per favorire la colorazione delle foglie, in terreno ricco, non arido.

L'epiteto generico Miscanthus nasce dall'unione delle parole greche μίσχος (míschos stelo) e ἄνϑοϛ (ánthos fiore), cioè 'con fiori portati da peduncolo/steli'  . L'epiteto specifico sinensis invece deriva dal termine latino Sina, Cina, con riferimento alle zone di origine di questa graminacea.

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Nierembergia repens

Perenne vigorosa tappezzante con fiori bianchi dall'inizio dell'estate all'autunno. Si può coltivare in terreno drenato in pieno sole o a mezzombra. Nel primo caso richiederà irrigazioni regolari e terreno da fresco a bagnato. Nel secondo caso avrà meno bisogno di acqua, ma produrrà una quantità minore di fiori.

Adatta alla coltivazione in vaso o in terra.

L'epiteto generico ricorda Giovanni Eusebio Nieremberg,(1590-1658) gesuita spagnolo autore di una Istoria della Natura.

L'epiteto specifico fa riferimento al comportamento strisciante(da rèpere, strisciare).

Sanguisorba tenuifolia...

Bellissima cultivar a fiori bianchi, alta e slanciata! Dopo i primi anni forma un cespuglio ben strutturato che è in grado di sostenere il peso degli steli, mentre all'inizio può essere di aiuto fornire un sostegno per evitare che verso la fine della stagione i rami più pesanti si pieghino. In alternativa la pianta può essere cimata prima della fioritura per accorciare i fusti e far fiorire ad un'altezza più contenuta. Si coltiva in terreno normale, fertile, non arido, irrigato regolarmente soprattutto il primo anno. 

L'epiteto generico deriva dai termini latini sanguis (sangue) e sorbeo (assorbire), per le proprietà antiemorragiche riconosciute a questa pianta.

Sesleria autumnalis

Una graminacea perfetta per creare matrici o per un interessante effetto prateria, in combinazione con fioriture che spuntino leggere in mezzo al suo fogliame verde chiaro. Diffusa in natura in Italia e in parte dei Balcani è molto resistente e affidabile. Si coltiva al sole o a mezz'ombra, in un buon terreno fertile, ma si adatta anche a terreni più poveri. In zone molto calde è preferibile coltivare Sesleria autumnalis a mezz'ombra, dove sia raggiunta da 4 o 5 ore di sole diretto. Una volta ambientata tollera irrigazioni sporadiche, anche se per un buon effetto ornamentale le irrigazioni possono fare la differenza.

Nel clima del nord Italia è semi-sempreverde e dopo l'inverno può essere utile tagliare la vegetazione per rinfrescare l'aspetto della pianta, ma anche lasciando la vegetazione dell'anno precedente l'effetto ornamentale è garantito, per la sovrapposizione del verde chiaro delle nuove foglie con il secco di quelle vecchie. In condizioni climatiche miti è invece sempreverde.

Le spighe maturano in piena estate e persistono sulla pianta anche durante l'inverno.

L'epiteto generico celebra il medico e botanico italiano Leonardo Sesler (1683-1785)

L'epiteto specifico deriva dal latino autumnus, in riferimento al periodo tardivo di fioritura.