Piante perenni

Piante perenni

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  • Altezza: Fino a 50 Cm
  • Periodo di Fioritura: Luglio
  • Rusticità: Oltre -20°C

Allium 'In Orbit'

Compatto, super fiorifero, affidabile e resistente: questo Allium rientra tra quelli a fioritura estiva ed ha portamento ordinato e compatto, ma sviluppo rapido e forte. La particolare morfologia che lo caratterizza (radici al posto del bulbo tipico di altri Allium) rende facile la coltivazione sia in terra che in vaso. Le infiorescenze sono globose e si schiudono da Giugno fino a Settembre, portate da steli dritti e ordinati. Si coltiva in pieno sole, in terreno normale, possibilmente drenato, ma si rivela forte e capace di sopportare diverse condizioni, tra cui anche terreni argillosi e non molto leggeri. Resiste a cervi, arvicole e lepri. Sopporta periodi di irrigazioni ridotte, ma, come per Allium tuberosum, anche per questa cultivar le irrigazioni regolari favoriscono una fioritura e uno sviluppo ideali.

L'epiteto generico corrisponde al nome latino usato per indicare una pianta appartenente a questo genere. Si trova in Orazio, Plinio e Plauto. L'etimologia è dubbia: Alexandre de Théis nel suo Glossario di Botanica la fa risalire al termine al termine celtico all, che significa caldo, acre, in riferimento al gusto dell'aglio. Il Dizionario Etimologio della lingua italiana del Pianigiani indica anche come possibile origine il termine greco ἄγλῑς (áglis capo d'aglio).

Allium 'Medusa's Hair'

Gli Allium estivi sono sorprendenti per fioritura e resistenza! Diversamente dai più diffusi Allium primaverili non hanno un bulbo, ma radici e fioriscono fino all'autunno; entrambe queste caratteristiche permettono alla pianta di prosperare durante tutta la stagione, senza incorrere in marciumi. Vista la capacità di sopportare benissimo le irrigazione estive sono compagni perfetti per le altre perenni e colorano balconi e aiuole per mesi.

'Medusa's Hair' è una cultivar più tardiva rispetto a Millenium e Serendipity e porta infiorescenze leggermente più piccole di diametro, ma in numero maggiore. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile, ma tollera terreni di diverse tipologie, anche argillosi e posizioni a mezz'ombra, dato che con circa 4 ore di sole riesce tranquillamente a fiorire!

Resiste a cervi, arvicole e lepri, ma attira gli impollinatori con le sue infiorescenze a globo che si schiudono da Giugno all'autunno.

L'epiteto generico corrisponde al nome latino usato per indicare una pianta appartenente a questo genere. Si trova in Orazio, Plinio e Plauto. L'etimologia è dubbia: Alexandre de Théis nel suo Glossario di Botanica la fa risalire al termine al termine celtico all, che significa caldo, acre, in riferimento al gusto dell'aglio. Il Dizionario Etimologio della lingua italiana del Pianigiani indica anche come possibile origine il termine greco ἄγλῑς (áglis capo d'aglio).

Allium 'Serendipity'

Gli Allium estivi sono sorprendenti per fioritura e resistenza! Diversamente dai più diffusi Allium primaverili non hanno un bulbo, ma radici e fioriscono fino all'autunno; entrambe queste caratteristiche permettono alla pianta di prosperare durante tutta la stagione, senza incorrere in marciumi. Vista la capacità di sopportare benissimo le irrigazione estive sono compagni perfetti per le altre perenni e colorano balconi e aiuole per mesi.

'Serendipity' è una modifica accorsa spontaneamente da Allium 'Millenium', genitore di cui ha tutte le qualità, con l'aggiunta di un interessante fogliame glauco. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile, ma tollera terreni di diverse tipologie, anche argillosi e posizioni a mezz'ombra, dato che con circa 4 ore di sole riesce tranquillamente a fiorire!

Resiste a cervi, arvicole e lepri, ma attira gli impollinatori con le sue infiorescenze a globo che si schiudono da Giugno all'autunno.

L'epiteto generico corrisponde al nome latino usato per indicare una pianta appartenente a questo genere. Si trova in Orazio, Plinio e Plauto. L'etimologia è dubbia: Alexandre de Théis nel suo Glossario di Botanica la fa risalire al termine al termine celtico all, che significa caldo, acre, in riferimento al gusto dell'aglio. Il Dizionario Etimologio della lingua italiana del Pianigiani indica anche come possibile origine il termine greco ἄγλῑς (áglis capo d'aglio).

Astrantia major 'Roma'

Un ibrido del 2000 di Aad Geerlings di Future Plants, con alti steli che portano fiori rosa dalla fine della primavera all'inizio dell'estate. L'infiorescenza è composta da piccoli fiori simili a spilli appuntati sul bottone centrale, circondati da brattee cartacee sfumate di rosa. L'effetto finale è un colore rosa traslucido che aumenta con la maturazione del fiore e con una maggiore esposizione al sole. Preferisce terreni ricchi e freschi, ma ben drenati. Si consiglia di ridurre le irrigazioni durante l'estate, perché dopo la fioritura ha bisogno di una minore quantità di acqua.

L'epiteto generico deriva dal greco αστήρ (astér stella, astro) e ἄνϑοϛ (ánthos fiore) in riferimento alla forma delle infiorescenze.

L'epiteto specifico è formato dal comparativo di magnus (grande), quindi 'maggiore, più grande', rispetto ad Astrantia minor. Il termine in latino sarebbe scritto maior, ma in latino botanico è stato utilizzato nella forma major ed è da considerarsi quindi valido, anche se linguisticamente scorretto.

La cultivar 'Roma' fiorisce in modo abbondante e prolungato. Consigliamo di recidere gli steli sfioriti per favorire la rifiorenza.

Beesia calthifolia

Erbacea perenne poco diffusa, una rarità in Italia, appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae, originaria della Cina, introdotta in Occidente da Dan Hinkley, famoso 'cacciatore di piante'. A lui va infatti il merito per averla identificata nel 1996 sull' altopiano di Zhongdian, nella provincia dello Yunnan. Sempreverde, ha foglie a cuore, lucide, molto decorative, portate da steli sottili ed eleganti, ma ben strutturati. Il fogliame nasce bronzato in primavera, matura in verde e in inverno il fogliame tende ad assumere sfumature scure. Rustica ben oltre i -20°C è la scelta ideale per tappezzare zone del giardino ombrose e con terreno ricco, fertile, mai arido, ma tollera anche alcune ore di sole. Gli steli floreali spuntano durante la primavera, raggiungono i 45 cm e portano per tutta la stagione piccoli fiori bianchi, con un effetto simile alle infiorescenze di Heucherella e Tiarella.

In Cina sono conosciute fin dall'antichità le sue proprietà curative per dolori reumatici e influenza.

L'epiteto generico ricorda l'azienda inglese Bees of Chester, che finanziò diverse spedizioni di ricerca botanica in Cina guidate da George Forrest e Frank Kingdon-Ward, due tra i più famosi 'plant hunters' del XX secolo. Il merito per l'introduzione in occidente di questa pianta va comunque a Dan Hinkley.

L'epiteto specifico significa 'con foglie simili a quelle di Caltha' (C. palustris, altra appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae).

Clematis integrifolia 'Blue...

Bellissima Clematis erbacea dal portamento eretto e compatto rispetto alla specie (40/50cm). I fiori blu-viola si schiudono in gran quantità da Maggio alla fine di Luglio e sono seguiti da decorativi pappi piumosi. Si dissemina in condizioni ottimali e può essere coltivata sia in vaso che in piena terra, in terreno fertile, a mezz'ombra. Ogni inverno la vegetazione secca completamente per spuntare nuovamente in primavera.

L'epiteto generico deriva dal greco κλῆμα (clèma tralcio di vite), per la presenza in molte specie di questo genere di lunghi rami sarmentosi come quelli della vite.

L'epiteto specifico deriva dai termini latini integer (ìnteger,  intero) e folium (fòlium, foglia) in riferimento ai margini non seghettati, ma uniti delle foglie.

Geranium x cantabrigiense...

Cultivar a fiori bianchi e portamento folto, con un effetto a cuscino e ottima copertura!

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

L'epiteto specifico deriva dal nome latinizzato di Cambridge, Cantabrigia, col significato di 'originario di Cambridge': nasce infatti grazie al lavoro della dottoressa Helen Kiefer, del giardino botanico dell'Università di Cambridge. E' stato ottenuto nel 1974 come ibrido sterile di G. macrorrhizum e G. dalmaticum.

Vedi gli altri Geranium della nostra collezione

Geranium x magnificum...

Ibrido intergenetico (identificato dal simbolo 'per' dopo il nome del genere) ottenuto dall'incrocio tra Geranium ibericum e Geranium platypetalum. La cultivar 'Anemoniflorum' è  ancora più appariscente e fiorifera della specie. I fiori sono grandi, blu-viola, con venature scure, il fogliame è tomentoso e in autunno si tinge di toni rossastri. Questa cultivar è sterile e non si dissemina, caratteristica che in alcuni casi è da considerarsi un pregio, perchè l'assenza di semi favorisce solitamente una più abbondante fioritura (come ad esempio per Geranium 'Rozanne'). Preferisce posizioni a mezz'ombra e terreno fertile, non arido. 

Dopo la prima fioritura, da Maggio alla fine di Luglio, tende spesso a rifiorire fino all'autunno in condizioni ottimali di coltivazione.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

L'epiteto specifico in latino significa grande, glorioso, notevole.

Hemerocallis 'Big Time Happy'

Hemerocallis registrata nel 1993 da Darrel Apps e Danny Blew con bellissimi fiori giallo limone che si schiudono dall'inizio alla fine dell'estate. Ama terreni fertili e posizioni in pieno sole. Si consiglia di rimuovere gli steli sfioriti per facilitare ulteriori fioriture. Una buona concimazione ad inizio stagione è alla base di un'abbondante fioritura per le Hemerocallis.

I fiori sono commestibili, ottimi crudi, usati su insalate, gelati o per decorare i piatti.

L'epiteto generico è composto dalle parole greche ἠμέρα (eméra giorno) e κάλλος (cállos bellezza) 'bello di un giorno' in riferimento alla durata di ogni singolo fiore.

Hemerocallis 'Little Grapette'

Varietà registrata nel 1970 da Williamson, molto rifiorente, con fiori viola dalla gola giallo-verde. Le Hemerocallis amano terreni fertili e posizioni in pieno sole, se possibile schermate nelle ore più calde per mantenere più a lungo la bellezza dei fiori. Si consiglia di rimuovere gli steli sfioriti per facilitare ulteriori fioriture. H.'Little Grapette' è una bellissima varietà apprezzata per rifiorenza e colore, ma anche per le dimensioni ridotte della pianta, che raggiunge i 45 cm in fioritura. Una buona concimazione ad inizio stagione è alla base di un'abbondante fioritura per le Hemerocallis.

I fiori sono commestibili, ottimi crudi, usati su insalate, gelati o per decorare i piatti.

L'epiteto generico è composto dalle parole greche ἠμέρα (eméra giorno) e κάλλος (cállos bellezza) 'bello di un giorno' in riferimento alla durata di ogni singolo fiore.

Hemerocallis 'Rosy Returns'

Hemerocallis a foglia decidua molto rifiorente. Ama terreni fertili e posizioni in pieno sole. Si consiglia di rimuovere gli steli sfioriti per facilitare ulteriori fioriture. Forma un cespuglio compatto e produce fiori profumati in gran quantità con petali rosa dai margini leggermente arricciati segnati al centro in rosa scuro prima della gola gialla. Una buona concimazione ad inizio stagione è alla base di un'abbondante fioritura per le Hemerocallis.

I fiori sono commestibili, ottimi crudi, usati su insalate, gelati o per decorare i piatti.

L'epiteto generico è composto dalle parole greche ἠμέρα (eméra giorno) e κάλλος (cállos bellezza) 'bello di un giorno' in riferimento alla durata di ogni singolo fiore.

Hosta 'Dream Weaver'

Varietà del 2000 di J. van den Top con foglie verde glauco e centro giallo. La variegatura centrale si riduce via via che la pianta matura durante la stagione. E' una variazione spontanea ottenuta da Hosta 'Great Expectation'. Fiorisce in bianco con steli corti per un'altezza massima di 50 cm. Coltivare in ombra luminosa o mezzombra in terreno fertile, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

Vedi le altre Hosta della nostra collezione

Hosta 'Orion's Belt'

Introdotta nel 2003 da Dick e Jane Ward come ibrido di H. 'Pin Stripe' x H. montana f. macrophylla. Ha un fogliame sorprendente, verde azzurro, bordato di bianco crema. Col progredire della stagione le foglie diventano più verdi e i margini più bianchi. I bordi delle foglie sono elegantemente ondulati e il portamento è tondeggiante e armonioso. Coltivare a mezzombra o ombra luminosa in terreno fertile, drenato. Come tutte le Hosta si adatta benissimo alla coltivazione in vaso.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

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Nepeta racemosa 'Superba'

Cultivar compatta, con foglie glauche e fiori azzurri che si schiudono da Maggio a Ottobre. Beneficia di tagli regolari per rimuovere gli steli sfioriti e favorire la produzione di nuovi fiori. Il taglio aiuta anche a mantenere la forma e contenere l'espansione.Un taglio più vigoroso in Luglio favorisce la fioritura autunnale. Adatta per posizioni in pieno sole in terreno drenato. Ha foglie aromatiche, canforate, considerate uno stimolate.

L'epiteto specifico deriva da racemus (racèmus, grappolo) e fa riferimento alla disposizione di fiori e frutti in racemi.

L'epiteto generico si trova già in Plinio e fa probabilmente riferimento a quello che l'autore ne considerava il luogo di origine, Nepi, in Etruria.

Nepeta x faassenii...

Affidabile, vigorosa e resistente, ha foglie argentate e fiori azzurro-lavanda che si schiudono per tutta l'estate. Beneficia di tagli regolari per rimuovere gli steli sfioriti e favorire la produzione di nuovi fiori. Il taglio aiuta anche a mantenere la forma e contenere l'espansione.Un taglio più vigoroso in Luglio favorisce la fioritura autunnale. Adatta per posizioni in pieno sole in terreno drenato. Ha foglie aromatiche, canforate, considerate uno stimolate. Il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort ne riporta la capacità di rendere intrepide le persone timide.

Ha origine come ibrido spontaneo tra Nepeta racemosa e Nepeta nepetella nella parte inferiore dei giardini di Fernhill, di proprietà della famiglia Walker. La scrittrice Patricia A. Taylor la vide e ne intuì il potenziale. Ne fece talee negli anni '70 e nel 1988 venne lanciata sul mercato grazie al vivaio Four Season Nursery. 

L'epiteto specifico 'faassenii' deriva dal nome del vivaista tedesco J.H. Faassen, che negli anni '30 lanciò sul mercato i primi ibridi di Nepeta racemosa x Nepeta nepetella.

L'epiteto generico si trova già in Plinio e fa probabilmente riferimento a quello che l'autore ne considerava il luogo di origine, Nepi, in Etruria.