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Adenophora 'Gaudi Violet'

Nata come selezione di Adenophora confusa, questa cultivar sorprende per le numerose qualità: dimensioni più contenute e portamento compatto, fioritura lunga e abbondante da inizio estate alla fine dell'autunno, resistenza alle malattie.

Si adatta ad ogni tipo di terreno, purchè sia ricco di sostanza organica e fresco. La posizione migliore è ad est o ad ovest, dove riceva sole nelle parti meno calde del giorno. Compagni ideali sono Campanula, Geranium, Lychnis, Epimedium, Polystichum e Dryopteris.

L'epiteto generico è formata dalle parole greche ἀδήν, -ένος (adén, adénos ghiandola) e φορέω (foréo portare) in riferimento al fiore che ha uno stilo ghiandoloso e uno stimma sporgente che caratterizzano il genere. La famiglia di appartenenza è quella delle Campanulaceae, ma ciò che differenzia le Adenophora dalle campanule è la presenza di un disco che sovrasta l'ovario e circonda la base dello stimma.

Clematis integrifolia 'Blue...

Bellissima Clematis erbacea dal portamento eretto e compatto rispetto alla specie (40/50cm). I fiori blu-viola si schiudono in gran quantità da Maggio alla fine di Luglio e sono seguiti da decorativi pappi piumosi. Si dissemina in condizioni ottimali e può essere coltivata sia in vaso che in piena terra, in terreno fertile, a mezz'ombra. Ogni inverno la vegetazione secca completamente per spuntare nuovamente in primavera.

L'epiteto generico deriva dal greco κλῆμα (clèma tralcio di vite), per la presenza in molte specie di questo genere di lunghi rami sarmentosi come quelli della vite.

L'epiteto specifico deriva dai termini latini integer (ìnteger,  intero) e folium (fòlium, foglia) in riferimento ai margini non seghettati, ma uniti delle foglie.

Epimedium x warleyense...

Ibrido tra Epimedium alpinum ed Epimedium pinnatum subsp. colchicum, identificato per la prima volta a Warley Place, il giardino di Ellen Willmott, appassionata di piante e membro influente della Royal Horticoltural Society che ricevette nel 1897 la Victoria Medal of Honour. Ha fiori di un arancio più intenso rispetto alla specie e fogliame che spunta rossastro, matura in verde e in autunno si tinge nuovamente di toni rossastri .  Semisempreverde, è perfetto in ambienti ombreggiati, sia in vaso che in piena terra. Preferisce terreni ricchi e ben drenati.

L'epiteto generico deriva dal termine greco ἐπιμήδιον (epimédion) che si trova per la prima volta nel De Materia Medica di Dioscoride (IV, 19), usato per identificare una pianta originaria della Media (più o meno l'attuale Iran/Azerbaigian/Armenia). Le maggior parte delle specie proviene da Cina, Giappone, Korea e Vietnam. Ma sono presenti specie in Italia, Balcani e Medio Oriente(la Media di Dioscoride). Si può supporre che, per la coincidenza tra fonti classiche e rinvenimenti botanici, Linneo decidesse quindi di utilizzare il nome Epimedium dei testi classici per battezzare tutti gli appartenenti a questo raggruppamento botanico che si estendeva dal Mediterraneo fino all'Oriente, considerando probabile che Dioscoride conoscesse gli Epimedium del Medio Oriente, ma non avesse avuto esperienza diretta delle specie di Cina e Giappone.

Nella cultura orientale diverse specie di Epimedium sono considerate un potente afrodisiaco e una cura per i problemi ossei, per le riconosciute proprietà antiossidanti, cardioprotettive e stimolanti del sistema circolatorio.

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