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Erbacee perenni da ombra

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  • Altezza: Fino a 50 Cm
  • Periodo di Fioritura: Ottobre

Beesia calthifolia

Erbacea perenne poco diffusa, una rarità in Italia, appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae, originaria della Cina, introdotta in Occidente da Dan Hinkley, famoso 'cacciatore di piante'. A lui va infatti il merito per averla identificata nel 1996 sull' altopiano di Zhongdian, nella provincia dello Yunnan. Sempreverde, ha foglie a cuore, lucide, molto decorative, portate da steli sottili ed eleganti, ma ben strutturati. Il fogliame nasce bronzato in primavera, matura in verde e in inverno il fogliame tende ad assumere sfumature scure. Rustica ben oltre i -20°C è la scelta ideale per tappezzare zone del giardino ombrose e con terreno ricco, fertile, mai arido, ma tollera anche alcune ore di sole. Gli steli floreali spuntano durante la primavera, raggiungono i 45 cm e portano per tutta la stagione piccoli fiori bianchi, con un effetto simile alle infiorescenze di Heucherella e Tiarella.

In Cina sono conosciute fin dall'antichità le sue proprietà curative per dolori reumatici e influenza.

L'epiteto generico ricorda l'azienda inglese Bees of Chester, che finanziò diverse spedizioni di ricerca botanica in Cina guidate da George Forrest e Frank Kingdon-Ward, due tra i più famosi 'plant hunters' del XX secolo. Il merito per l'introduzione in occidente di questa pianta va comunque a Dan Hinkley.

L'epiteto specifico significa 'con foglie simili a quelle di Caltha' (C. palustris, altra appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae).

Begonia grandis subsp....

Begonia rustica, vigorosa e resistente con fiori bianchi, meno diffusa rispetto alla specie con fiori rosa, rispetto a cui ha anche dimensioni più contenute. Preferisce terreni freschi, fertili e ben drenati, in ombra luminosa. E' una delle Begonia rustiche più apprezzate per la bellezza delle foglie, verdi, carnose, con la pagina inferiore rossa e per l'abbondante fioritura, con una gran quantità di fiori bianchi portati da rami penduli soffusi di rosa. Dopo la fioritura si formano bulbilli nelle ascelle fogliari e la pianta si 'dissemina' abbondantemente. Perfetta sia in vaso che in terra e abbastanza resistente a periodi di siccità. Si consiglia di cimare le piante all'inizio della stagione per favorire l'accestimento e una fioritura più ricca. Rustica fino a -15°C se piantata in terreno drenato.

L'epiteto generico è stato assegnato in onore del governatore delle Antille e grande collezionista di piante Michel Bégon (1638-1710).

L'epiteto specifico in latino significa grande, alto, ma anche considerevole, straordinario. Può fare riferimento quindi sia al portamento di questa specie, con alti fusti verticali e ben strutturati, ma anche alla sua bellezza e allo stupore che suscita alla vista.

L'epiteto sinensis significa 'cinese' da Sina, sinae (sìna, sìne), il termine latino con cui veniva chiamata la Cina.

Geranium 'Rozanne'

Una delle perenni più famose per la sua resistenza e per la durata della sua fioritura. Forma dei cespugli morbidi di foglie verde chiaro carichi di fiori blu malva con il centro bianco, luminoso, dalla primavera fino all'autunno inoltrato, per 6 mesi! Spogliante, vegeta nuovamente ogni primavera, raggiungendo in poco tempo le dimensioni finali. Preferisce terreni ben drenati e posizioni a mezzombra,dove può ricevere alcune ore di sole diretto. Può essere utilizzato nelle bordure o in vaso,anche come ricadente.

I fiori sono commestibili e possono essere usati a crudo su insalate, dolci, macedonie.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

Reineckea carnea

Unica appartenente al genere Reineckea, originaria di Cina e Giappone. Perfetta come coprisuolo, si allarga con rizomi e forma macchie verdi di foglie nastriformi alla cui base spuntano tra la fine dell'estate e l'autunno steli floreali abbastanza corti (più bassi del fogliame), rossastri, che portano fiori rosa. Si coltiva in terreno drenato, fertile, ma una volta ambientata sopporta bene il secco e si diffonde velocemente.

L'epiteto generico è stato assegnato in onore del botanico tedesco Heinrich Julius Reinecke (1799-1871).

L'epiteto specifico deriva dal latino carneus (càrneus, di carne e quindi simile alla carne) in riferimento al colore dei fiori.