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  • Periodo di Fioritura: Luglio

Achillea filipendulina...

Erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae con grandi corimbi di fiori giallo carico tipica di luoghi molto soleggiati e asciutti. Rustica e molto robusta, di facile coltivazione e molto decorativa, raggiunge dimensioni maggiori rispetto ad Achillea millefolium e fiorisce molto a lungo con alti steli rigidi. Per ottenere ottimi risultati si coltiva in terreno ben drenato e si irriga con parsimonia.

L'epiteto generico ha origine dal nome dell'eroe greco Ἀχιλλεύς (Achilleùs Achille). Plinio (XXV, 5) riferisce che fu così denominata in quanto Achille, discepolo di Chirone, se ne servì per primo per curare alcuni compagni durante l'assedio di Troia, per le proprietà cicatrizzanti di questa pianta.

L'epiteto specifico si riferisce invece alla somiglianza della pianta con Filipendula vulgaris. perenne con foglie pennate simili a quelle di alcune felci e molto simili a quelle di questa Achillea.

In cucina le foglie di Achillea filipendulina vengono utilizzate per frittate e ripieni, conferendo un gusto simile a quello di Tanacetum parthenium e di Tanacetum balsamita.

Achillea millefolium...

Erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae con corimbi di piccoli fiori giallo pastello, adatta a posizioni soleggiate. Rustica e molto robusta, di facile coltivazione e molto decorativa, fiorisce molto a lungo formando fitti cuscini di foglie aromatiche sormontati da steli rigidi carichi di fiori. Per ottenere ottimi risultati si coltiva in terreno ben drenato. Un taglio regolare degli steli sfioriti favorisce la rifiorenza. Un terreno eccessivamente ricco o troppo irrigato può far perdere compattezza alla pianta.

L'epiteto generico ha origine dal nome dell'eroe greco Ἀχιλλεύς (Achilleùs Achille). Plinio (XXV, 5) riferisce che fu così denominata in quanto Achille, discepolo di Chirone, se ne servì per primo per curare alcuni compagni durante l'assedio di Troia, per le proprietà cicatrizzanti di questa pianta.

L'epiteto specifico deriva dal latino mille e da folium (fòlium foglia) in riferimento alle foglie finemente divise.

Achillea millefolium...

Erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae con corimbi di piccoli fiori rosa chiaro, adatta a posizioni soleggiate. Rustica e molto robusta, di facile coltivazione e molto decorativa, fiorisce molto a lungo formando fitti cuscini di foglie aromatiche sormontati da steli rigidi carichi di fiori. Per ottenere ottimi risultati si coltiva in terreno ben drenato. Un taglio regolare degli steli sfioriti favorisce la rifiorenza. Un terreno eccessivamente ricco o troppo irrigato può far perdere compattezza alla pianta.

L'epiteto generico ha origine dal nome dell'eroe greco Ἀχιλλεύς (Achilleùs Achille). Plinio (XXV, 5) riferisce che fu così denominata in quanto Achille, discepolo di Chirone, se ne servì per primo per curare alcuni compagni durante l'assedio di Troia, per le proprietà cicatrizzanti di questa pianta.

L'epiteto specifico deriva dal latino mille e da folium (fòlium foglia) in riferimento alle foglie finemente divise.

Agapanthus 'Navy Blue'

Varietà compatta, rustica e resistente dal portamento ordinato. Produce una gran quantità di fiori blu, riuniti in infiorescenze portate da steli rigidi. Si adatta molto bene alla coltivazione in vaso e richiede terreni drenati, ma non aridi e posizioni soleggiate. Fiorisce abbondantemente a partire dalla fine di Giugno fino a tutto Luglio.

La coltivazione in un vaso di dimensioni contenute favorisce una fioritura abbondante degli Agapanthus. Si consiglia una concimazione regolare dal momento della ripresa vegetativa in primavera. Se coltivati in piena terra necessitano di alcuni anni per raggiungere le dimensioni finali e il massimo potenziale di fioritura. Le varietà selezionate dal nostro vivaio sono tra le più rustiche e superano tranquillamente i nostri inverni purchè si fornisca all'impianto un drenaggio adeguato e una buona pacciamatura in autunno.

L'epiteto generico è formato dalle parole greche ἀγάπη (agàpe amore) e ἄνϑοϛ (ánthos fiore), letteralmente 'fiore dell'amore'. Introdotto nel '600 dal Sudafrica divenne di moda a partire dal 1800 e si diffuse abbondantemente nei giardini europei.

Nelle zone di cui è originario ne vengono utilizzati fiori e radici a scopi curativi e si crede che possa favorire la fertilità e la salute dei bambini appena nati.

Agapanthus 'Windsor Grey'

Una gran quantità di fiori grigio azzurri portati da alti steli resistenti. Rustico e molto vigoroso fiorisce da Luglio a Settembre. Preferisce terreni ben drenati e posizioni soleggiate.

La coltivazione in un vaso di dimensioni contenute favorisce una fioritura abbondante degli Agapanthus. Si consiglia una concimazione regolare dal momento della ripresa vegetativa in primavera. Se coltivati in piena terra necessitano di alcuni anni per raggiungere le dimensioni finali e il massimo potenziale di fioritura. Le varietà selezionate dal nostro vivaio sono tra le più rustiche e superano tranquillamente i nostri inverni purchè si fornisca all'impianto un drenaggio adeguato e una buona pacciamatura in autunno.

L'epiteto generico è formato dalle parole greche ἀγάπη (agàpe amore) e ἄνϑοϛ (ánthos fiore), letteralmente 'fiore dell'amore'. Introdotto nel '600 dal Sudafrica divenne di moda a partire dal 1800 e si diffuse abbondantemente nei giardini europei.

Nelle zone di cui è originario ne vengono utilizzati fiori e radici a scopi curativi e si crede che possa favorire la fertilità e la salute dei bambini appena nati.

Allium tuberosum

Erbacea perenne della famiglia delle Amaryllidaceae di facile coltivazione, adatta anche per la naturalizzazione. Forma cespugli di foglie fini e aromatiche con una gran quantità di fiori bianchi dalla forma a stella riuniti in corimbi su steli alti. Preferisce posizioni in pieno sole e si adatta a diverse tipologie di terreno, purchè drenato. Irrigazioni regolari favoriscono uno sviluppo ottimale e prolungano la durata della fioritura. In terreno arido sopravvive, ma limita la fioritura all'inizio dell'estate.

Di origine cinese, è comunemente utilizzato in cucina. Si può trovare ormai spontaneo anche in diverse zone d'Italia, specialmente al centro-nord. Amata dagli impollinatori, ha foglie e fiori commestibili e può essere utilizzata nelle composizioni secche se raccolta dopo la fioritura, quando le capsule con i semi sono ormai mature.

L'epiteto generico corrisponde al nome latino usato per indicare una pianta appartenente a questo genere. Si trova in Orazio, Plinio e Plauto. L'etimologia è dubbia: Alexandre de Théis nel suo Glossario di Botanica la fa risalire al termine al termine celtico all, che significa caldo, acre, in riferimento al gusto dell'aglio. Il Dizionario Etimologio della lingua italiana del Pianigiani indica anche come possibile origine il termine greco ἄγλῑς (áglis capo d'aglio).

L'epiteto specifico deriva dal latino tuber (tùber, tubero) in riferimento alle radici tuberose.

Alstroemeria 'Freedom'

Varietà rustica di Alstroemeria a stelo alto con fiori rosa carico screziati di bianco. Le Alstroemeria preferiscono posizioni a mezzombra, purchè ricevano almeno 3 o 4 ore di sole diretto al giorno in terreno ricco di sostanza organica, ben drenato. Le irrigazioni devono essere regolari, perchè le radici tuberose delle Alstroemeria sono abbastanza superficiali e periodi prolungati di siccità compromettono la fioritura.

Il nome venne assegnato da Linneo in onore del botanico svedese Claes Alströmer, che, durante un viaggio in Sudamerica, raccolse dei rizomi per riportarli in Europa.

Le varietà selezionate dal nostro vivaio sono ibridi con una maggiore resistenza al freddo e quindi adatte alla coltivazione in piena terra, dove si espandono velocemente, formando grandi macchie fiorite per tutta l'estate. Diversamente dalla maggior parte delle Alstroemeria che si trovano sul mercato abbiamo selezionato varietà a stelo alto; le varietà a stelo corto sono infatti il risultato di ibridazioni volte a creare piante adatte alla grande distribuzione e trattate come annuali, senza appunto una specifica attenzione a creare varietà resistenti al gelo.

Alstroemeria 'Sweet Laura'

Varietà rustica di Alstroemeria a stelo alto con fiori gialli macchiati di rosso cupo, ruggine. Le Alstroemeria preferiscono posizioni a mezzombra, purchè ricevano almeno 3 o 4 ore di sole diretto al giorno in terreno ricco di sostanza organica, ben drenato. Le irrigazioni devono essere regolari, perchè le radici tuberose delle Alstroemeria sono abbastanza superficiali e periodi prolungati di siccità compromettono la fioritura.

L'epiteto generico venne assegnato da Linneo in onore del botanico svedese Claes Alströmer, che, durante un viaggio in Sudamerica, raccolse dei rizomi per riportarli in Europa.

Le varietà selezionate dal nostro vivaio sono ibridi con una maggiore resistenza al freddo e quindi adatte alla coltivazione in piena terra, dove si espandono velocemente, formando grandi macchie fiorite per tutta l'estate. Diversamente dalla maggior parte delle Alstroemeria che si trovano sul mercato abbiamo selezionato varietà a stelo alto; le varietà a stelo corto sono infatti il risultato di ibridazioni volte a creare piante adatte alla grande distribuzione e trattate come annuali, senza appunto una specifica attenzione a creare varietà resistenti al gelo.

Alstroemeria 'Tall Pink'

Varietà rustica di Alstroemeria a stelo alto con bellissimi fiori rosa tenue. Le Alstroemeria preferiscono posizioni a mezzombra, purchè ricevano almeno 3 o 4 ore di sole diretto al giorno in terreno ricco di sostanza organica, ben drenato. Le irrigazioni devono essere regolari, perchè le radici tuberose delle Alstroemeria sono abbastanza superficiali e periodi prolungati di siccità compromettono la fioritura.

Il nome venne assegnato da Linneo in onore del botanico svedese Claes Alströmer, che, durante un viaggio in Sudamerica, raccolse dei rizomi per riportarli in Europa.

Le varietà selezionate dal nostro vivaio sono ibridi con una maggiore resistenza al freddo e quindi adatte alla coltivazione in piena terra, dove si espandono velocemente, formando grandi macchie fiorite per tutta l'estate. Diversamente dalla maggior parte delle Alstroemeria che si trovano sul mercato abbiamo selezionato varietà a stelo alto; le varietà a stelo corto sono infatti il risultato di ibridazioni volte a creare piante adatte alla grande distribuzione e trattate come annuali, senza appunto una specifica attenzione a creare varietà resistenti al gelo.

Anemone 'Dreaming Swan'

Una delle Anemone della serie Swan, selezionata da ibridazioni spontanee tra A.hupehensis e A.rupicola da Eizabeth MacGregor nel suo vivaio in Scozia e lanciata dal vivaio Hardy's Cottage Garden Plants nel 2001 al Chelsea Flower Show. 'Dreaming Swan' ha fiori semi doppi formati da sepali bianchi con la pagina inferiore sfumata di blu/viola e come tutte le altre cultivar di questa serie ha portamento compatto e non si allarga tramite rizomi. La posizione ideale è a mezzombra, dove la pianta possa essere raggiunta da 3 o 4 ore di sole, meglio se al mattino. Rispetto ad Anemone x hybrida (le classiche e più diffuse, conosciute come Anemone giapponese o autunnale) fiorisce più abbondantemente, iniziando già in Giugno. Si raccomanda di irrigare dal basso, senza bagnare fiori e foglie per evitare malattie fungine.

L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra.

'' ...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

Vedi le altre Anemone della nostra collezione

Anthericum ramosum

Erbacea perenne diffusa in natura in gran parte delle regioni Italiane (in tutto il centro e il nord ad eccezione della Valle d'Aosta e in Campania), tipica di prati asciutti e zone ai margini dei boschi. La fioritura assomiglia a quella dell'Asfodelo, ma agli appassionati di erbacee perenni ricorderà una Gaura, per la leggerezza dei fiori bianchi, a stella, portati da alti steli. In giardino la posizione ideale è in pieno sole, in terreno ben drenato. Tollera bene periodi di siccità e si rivela molto resistente, rustica fino a -15°. Si dissemina facilmente se trova le condizioni ideali di drenaggio. La fioritura è abbondante in estate e con buone condizioni di coltivazione spesso si ripete in autunno.

L' epiteto generico deriva dal greco ἀνθέριξ (anthérix spiga, fuscello, stelo). Il termine ἀνθέρῐκος (anthéricos) era il nome greco dell'asfodelo.

L'epiteto specifico deriva dal termine latino ramus (ramo) in riferimento alle numerose ramificazioni che partono dallo stelo principale.

Aster pinnatifidus 'Hortensis'

Asteracea originaria di Giappone e Corea, preferisce terreni non aridi e posizione a mezz'ombra, raggiunta da 5/6 ore di sole diretto, specialmente in luoghi con estati molto calde. E' conosciuta con i nomi comuni di Aster giapponese o falsa Boltonia. Fiorisce ininterrottamente da Giugno fino all'autunno. La cultivar 'Hortensis' ha fiori doppi, bianco puro.

L'epiteto generico del nome scientifico aggiornato deriva dall'unione dei termini καλός(kalòs, bello) e ἡμέρα (emèra, giorno), attinti al greco antico col significato letterale di 'bella di giorno'.
L'epiteto specifico da pinna (penna) e da findere (fendere, tagliare), cioè con foglie divise come una penna.

Vedi gli altri Aster della nostra collezione

Aster x herveyi 'Twilight'...

Bellissima fioritura e fogliame molto decorativo. 'Twilight' è un incrocio spontaneo tra Aster spectabilis e Aster macrophyllus e si fa notare già in primavera per il bel fogliame, grande e dalla forma a cuore. Per tutta la primavera e parte dell'estate la pianta si mantiene bassa, quasi un coprisuolo. dalla metà dell'estate gli steli floreali, spesso colorati da una interessante sfumatura rossastra, si alzano e portano fiori viola che maturando schiariscono, formando una nuvola color glicine che persiste fino all'autunno. La posizione ideale è al sole o a mezz'ombra, in terreno fertile, mediamente drenato. Posizioni troppo ombreggiate non favoriscono una abbondante fioritura, ma possono essere utili se si vuole sfruttare l'aspetto decorativo del fogliame.

Si trova comunemente in commercio come Aster macrophyllus 'Twilight', ma L. J. Uttal nel 1962 definì l'origine di questo ibrido, nato dall'incrocio spontaneo tra Aster macrophyllus e Aster spectabilis e riuscì a replicarlo dimostrando la correttezza della sua tesi. Il nuovo ibrido venne battezzato Aster x herveyi (sinonimo di Eurybia x herveyi, nome botanico aggiornato e da preferire). Indicare questo Aster come una cultivar di A. macrophyllus appare quindi come una errata interpretazione che ignora la presenza di Aster spectabilis nel suo corredo genetico. Aster macrophyllus 'Twilight' rimane comunque come sinonimo ad uso commerciale.

L'epiteto generico Eurybia deriva da εὐρυβίας (eurybías da εὐρύς euriùs ampio, vasto, diffuso)in riferimento alla disposizione dei petali(propriamente ligule) distanziati tra di loro attorno al disco centrale.

L'epiteto specifico celebra una persona di rilievo con cognome Hervey, ma non si trovano riferimenti più precisi. Potrebbe essere il fisico inglese James Hervey  (1751 – 1824), pioniere della vaccinazione contro il vaiolo.

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Astilbe 'Prof. van der Wielen'

Bellissimo ibrido di Astilbe thunbergii, con steli slanciati rossastri carichi di infiorescenze leggere, piumose, bianche. Le Astilbe che proponiamo sono adatte a posizioni soleggiate e si abbinano perfettamente a Persicaria amplexicaulis, Panicum virgatum, Phlox paniculata e amplifolia, Monarda didyma.

Coltivare in terreno fertile, irrigato regolarmente, in pieno sole o mezz'ombra.

L'epiteto generico è composto dal prefisso privativo greco α- (alfa, col significato di 'senza') e da στίλβη (stilbe lucentezza), probabilmente in riferimento alle dimensioni dei fiori, molto piccoli.

Astilbe chinensis...

Alta ed elegante, con vistose infiorescenze allungate (appunto a lancia, come dice il nome Purpurlanze), profumate, color ciclamino, piumose, portate da alti steli rossastri. La posizione migliore è a mezzombra, raggiunta da almeno 4 ore di sole diretto al giorno, in terreno fertile, fresco, irrigato regolarmente. Si può coltivare anche in posizioni molto soleggiate, purchè il terreno non sia mai arido.

L'epiteto generico è composto dal prefisso privativo greco α- (alfa, col significato di 'senza') e da στίλβη (stilbe lucentezza), probabilmente in riferimento alle dimensioni dei fiori, molto piccoli.

L'epiteto specifico in latino significa 'della Cina' ad indicare la provenienza dai paesi asiatici.

L'epiteto varietale ricorda il missionario francese Émile Joseph Taquet (1873-1952), che raccolse molte piante in Corea e Cina.