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  • Altezza: Fino a 130 cm
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Iris sibirica 'Light of Heart'

Varietà con fiori nei toni del viola con la gola soffusa di giallo con venature viola scuro, frutto del lavoro dell'ibridatore Robert Hollingworth, registrata nel 2007. Coltivare in pieno sole o al massimo mezzombra(non meno di 4 o 5 ore di sole al giorno) in terreno fertile, drenato, irrigato regolarmente prima e durante la fioritura. Dopo la fioritura si possono ridurre le irrigazioni.

L'epiteto generico deriva dal nome della dea Iris (Iride, nella mitologia greca Ἶρις Iris), messaggera degli dei il cui nome deriva da quello dell’arcobaleno (ἶρις, iris).

L'epiteto specifico sibirica (dal latino sibiricus, della Siberia) fa riferimento all'origine geografica di questa specie.

Vedi le altre Iris della nostra collezione

Phlox amplifolia 'Great...

Bellissima cultivar introdotta nel 1995 dal tedesco H.Fuchs. Grandi infiorescenze color lilla durante il giorno, tendenti all'azzurro al mattino e sera quando la luce è meno intensa.

Le Phlox amplifolia sono originarie di Kentucky, Alabama e Tennessee, stati del Nord America con estati calde e umide. 

Coltivare in posizioni soleggiate (da 3 a 5 ore di sole), in terreno fertile, drenato, non arido. Le Phlox possono incorrere in malattie fogliari come l'oidio se soffrono la mancanza di acqua o crescono in terreni poveri o troppo pesanti che causano sofferenza radicale e indebolimento fogliare. Si consiglia di ripulire dai fiori secchi i panicoli sfioriti o cimare la parte terminale dei rami senza però tagliare eccessivamente, per non perdere l'altezza ottenuta dalla pianta.

L'epiteto generico deriva dal greco φλόξ, (flóx, fiamma).

L'epiteto specifico da amplus (ampio, grande) e da folium (foglia): per le foglie di grandi dimensioni.

Verbena officinalis var....

Una varietà spontanea di Verbena officinalis scoperta in un parco pubblico di Bampton, nella contea del Devon. Il portamento è lo stesso della specie, ma i sottili steli e le foglie sono sfumate di viola. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato, anche mediamente povero. Perfetta in aiuole miste per dare leggerezza o in vaso in abbinamento a graminacee ornamentali come Pennisetum e Stipa. La rosetta di foglie basali è verde e persiste anche in inverno. Si consiglia di recidere i vecchi steli solo in primavera, perché in caso di inverni rigidi le piante tagliate e prive della protezione della vecchia vegetazione sono maggiormente esposte alle intemperie.

L'epiteto generico deriva da un' alterazione del suo nome in celtico, Ferfaen ( <Fer, trasportare e < faen, pietra). Tra i Celti veniva infatti considerata utile per far guarire dai calcoli renali. Anche i Romani la consideravano sacra, come testimonia Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia (XXV, 9).

L'epiteto specifico deriva dal termine offícina (laboratorio, nella tradizione medioevale) in quanto utilizzabile in farmaceutica, erboristeria, liquoristica, profumeria.

Veronicastrum virginicum...

Una selezione di Piet Oudolf, con lunghe infiorescenze composte da fiori lilla. I Veronicastrum sono perenni bellissime, forti, di facile coltivazione. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile, non arido.

L'epiteto generico deriva dal nome del genere Veronica, con l'aggiunta del suffisso -astrum, per indicarne la somiglianza. Le differenze tra i due generi sono evidenti nella dimensione delle piante, le foglie verticillate e i fiori, con il tubo della corolla più lungo dei lobi.

L'epiteto specifico riconduce all'origine geografica di queste piante, spontanee in Nordamerica e identificate per la prima volta in Virginia.