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Perenni da sole

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Astilbe 'Prof. van der Wielen'

Bellissimo ibrido di Astilbe thunbergii, con steli slanciati rossastri carichi di infiorescenze leggere, piumose, bianche. Le Astilbe che proponiamo sono adatte a posizioni soleggiate e si abbinano perfettamente a Persicaria amplexicaulis, Panicum virgatum, Phlox paniculata e amplifolia, Monarda didyma.

Coltivare in terreno fertile, irrigato regolarmente, in pieno sole o mezz'ombra.

L'epiteto generico è composto dal prefisso privativo greco α- (alfa, col significato di 'senza') e da στίλβη (stilbe lucentezza), probabilmente in riferimento alle dimensioni dei fiori, molto piccoli.

Helenium 'Moerheim Beauty'

Perenne di facile coltivazione con una fioritura molto abbondante e vistosa dalla metà alla fine dell'estate. I fiori sono rossi, con sfumature più scure e un effetto d'insieme vellutato. Si consiglia di cimare la pianta ad inizio stagione per favorire l'accestimento e di piantare in terreno fertile, non arido. Molto rustica e scenografica.

L'epiteto generico deriva dal greco ἑλένιον (elénion Inula helenium, considerata un elisir di giovinezza capace di mantenere la bellezza. A sua volta prende il nome da Elena (in greco Ἑλένη). Il nome era riferito all' Inula, ma è stato poi assegnato anche all'Helenium autumnale, di origine nord americana, per la somiglianza tra le due piante. Plinio il Vecchio dice 'Helenium e lacrimis Helenae dicitur natum, et ideo in Helene insula laudatissimum' (Naturalis Historia, XXI, ) cioè: ' Si dice che l'Helenium sia nato dalle lacrime di Elena e che perciò sia rinomato quella che cresce sull'isola di Elena' (non chiaramente identificato a quale isola Plinio si riferisse). 

Monarda 'Scorpion'

Bellissima selezione che fa parte della serie Zodiac di Piet Oudolf. Ha fiori grandi, color ciclamino, e foglie intensamente profumate. I fiori sono commestibili e sono interessanti per decorare torte e gelati. Si coltiva in pieno sole e apprezza le irrigazioni regolari e i terreni ricchi e fertili. Per evitare l'insorgenza di oidio si consiglia di mantenere il terreno fresco durante il periodo estivo.

Come molte altre Monarda anche 'Scorpion' è particolarmente interessante per la conformazione delle infiorescenze da secche, un valore aggiunto al giardino in autunno e inverno.

L'epiteto generico fu assegnato da Linneo in onore del botanico spagnolo Nicolas Bautista Monardes.

Eupatorium 'Phantom'

Una cultivar di Eupatorium maculatum compatta che raggiunge l'altezza massima di 100 cm. La fioritura è piumosa e di un bellissimo tono di rosa e per portamento, altezza e colore è la compagnia ideale per molte altre erbacee perenni. La posizione ideale in giardino è al sole, in terreno fertile, mai arido. E' stato registrato nel 2006 da Future Plants come ibrido tra cultivar non specificate di Eupatorium maculatum x Eupatorium rugosum ( qui il link di riferimento).

L'epiteto generico del nome botanica aggiornato (Eutrochium) deriva dai termini greci εὖ (èu, qui nel senso di 'molto') e τροχός (trokhòs ruota, spirale) 'simile a una ruota' in riferimento alle foglie verticillate, attaccate cioè attorno al fusto sullo stesso asse (in pratica in cerchio attorno al fusto).

Le piante appartenenti al genere Eupatorium sono state riassegnate negli ultimi anni e battezzate con specifici epiteti generici (Eutrochium, Conoclinium, Ageratina...) in relazione alla loro morfologia. Questa suddivisione in nuovi generi aiuta a riconoscere già dal nome la tipologia di pianta, la provenienza geografica e le sue caratteristiche.

Rudbeckia grandiflora...

'Sundance' è una varietà selezionata dal produttore di semi Jelitto, apprezzata per l'altezza e la dimensione dei fiori. I petali gialli sono disposti attorno a un disco centrale bruno che assume, con la maturazione del fiore, una forma conica. Fiorisce a partire dalla seconda metà dell'estate fino all'autunno e resta decorativa durante l'inverno per le infiorescenze secche che attirano la piccola fauna. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile e drenato, non secco.

L'epiteto generico fu dedicato da Linneo ai botanici svedesi Olaus (Olof, Olaf) Johannis Rudbeck sr. (1630-1702) e il figlio Olaus (Olof, Olaf) Olai Rudbeck jr. (1660-1740) che fu professore di botanica a Uppsala e maestro di Linneo.

L'epiteto specifico fa riferimento alla grande dimensione dei fiori.

Monarda 'Elsie's Lavender'

Un ibrido di Monarda fistulosa con bellissimi fiori di un interessante tono freddo lilla/rosa. Ha fusti quadrangolari e foglie aromatiche, dal profumo interessante. I fiori sono commestibili e sono interessanti per decorare torte e gelati. Si coltiva in pieno sole e apprezza le irrigazioni regolari e i terreni ricchi e fertili, ma in quanto ibrido di Monarda fistulosa ha una buona resistenza a periodi più asciutti. Per evitare l'insorgenza di oidio è meglio comunque mantenere il terreno fresco durante il periodo estivo.

'Elsie's Lavender' è particolarmente interessante per la conformazione delle infiorescenze da secche: steli rigidi che portano pon-pom scuri, particolarmente decorativi nel giardino autunnale e invernale.

L'epiteto generico fu assegnato da Linneo in onore del botanico spagnolo Nicolas Bautista Monardes.

Echinacea 'Pretty Parasols'

Una sorprendente selezione di Jan Spruyt, scoperta in un campo di coltivazione a Buggenhout, in Belgio. nel 2013. Registrata col nome 'JS Engeltje', è stata introdotta sul mercato nel 2020 col nome 'Pretty Parasols'. Fiorisce senza sosta da Giugno a Novembre!

Tante le sue qualità: bellissimo colore, interessante forma dei fiori, portamento forte e affidabile. 

Anche se non ci sono informazioni sui 'genitori' da cui ha avuto origine è facile pensare che in 'Pretty Parasols' siano presenti caratteristiche di Echinacea purpurea (per la durata della fioritura e per la dimensione dei fiori) e di Echinacea pallida (per la conformazione delle infiorescenze). Quello che ha reso questa Echinacea unica e molto apprezzata è soprattutto il portamento: steli forti, che resistono al vento e alla pioggia, mantenendo il portamento verticale, sia in vaso che in piena terra.

L'epiteto generico assegnato da Linneo era Rudbeckia in omaggio a Olaus Rudbeck, botanico svedese del XVII sec. Il genere fu poi battezzato da Conrad Moench, nel 1794, con il nome Echinacea, che deriva probabilmente dal greco ἐχῖνος (echînos riccio, porcospino) in riferimento al disco centrale, formato da fiori fertili appuntiti, pungenti.

Astilbe chinensis...

Alta ed elegante, con vistose infiorescenze rosa profumate, piumose, portate da alti steli eretti. Si differenzia da 'Purpurlanze' per il colore meno intenso, più pastello, e per la forma delle infiorescenze, più paffute. La posizione migliore è a mezzombra, raggiunta da almeno 4 ore di sole diretto al giorno, in terreno fertile, fresco, irrigato regolarmente. Si può coltivare anche in posizioni molto soleggiate, purchè il terreno non sia mai secco.

L'epiteto generico è composto dal prefisso privativo greco α- (alfa, col significato di 'senza') e da στίλβη (stilbe lucentezza), probabilmente in riferimento alle dimensioni dei fiori, molto piccoli.

L'epiteto specifico in latino significa 'della Cina' ad indicare la provenienza dai paesi asiatici.

L'epiteto varietale ricorda il missionario francese Émile Joseph Taquet (1873-1952), che raccolse molte piante in Corea e Cina.

Anemone x hybrida 'Königin...

Bellissima e romantica varietà con fiori semidoppi rosa chiaro e portamento eretto. Coltivare a mezzombra in terreno drenato, fertile, irrigato regolarmente. La condizione ideale di coltivazione è con un'esposizione di almeno 3 o 4 ore di sole al giorno perché in posizioni troppo ombreggiate le Anemone tendono a perdere struttura, a piegarsi e a fiorire meno. 

L'epiteto generico deriva dal greco ἄνεμος (ànemos, vento) da cui il termine greco ἀνεμώνη (accentato anemòne, diversamente dall'accentazione latina anemone). I testi riportano diverse ipotesi per l'origine del nome. Viene battezzato Anemone da Teofrasto, filosofo e botanico greco, in riferimento alle fragili corolle, che si rompono nel vento. Ovidio nelle Metamorfosi (X, vv.734-739) ricorda l'origine legata al mito: Adone, abile cacciatore, viene ferito da un cinghiale durante una battuta di caccia. Venere, che ne era innamorata, lo vede morente e decide di rendere eterno il suo ricordo, trasformando in fiori il sangue dell'amato che cade a terra.

''...Nemmeno un'ora era passata: dal sangue spuntò un fiore del suo stesso colore;

un fiore, come quello del melograno, i cui frutti celano

sotto la buccia sottile i suoi semi. Ma è fiore di vita breve:

fissato male al suolo e fragile per troppa leggerezza,

deve il suo nome al vento, e proprio il vento ne disperde i petali.''

Le Anemone vennero introdotte dall' Oriente in Europa dal botanico Robert Fortune nel 1844. Le Anemone x hybrida, chiamate comunemente Anemone giapponesi sono tutte il risultato di ibridazione tra A. japonica e A. vitifolium.

Vedi le altre Anemone della nostra collezione

Iris sibirica 'Rita Gris'

Una nostra selezione da una semina del 2019: abbiamo selezionato la varietà con steli più alti, slanciata e con fiori esili e allungati, preferendo la leggerezza all'appariscenza! I fiori sono bianchi con venature viola e gola sfumata di arancio. Dopo la fioritura porta bellissime capsule scure che persistono sulla pianta per tutta la stagione. Coltivare in pieno sole o al massimo mezzombra (non meno di 4 o 5 ore di sole al giorno) in terreno fertile, drenato, irrigato regolarmente prima e durante la fioritura. Dopo la fioritura si possono ridurre le irrigazioni.

L'epiteto generico deriva dal nome della dea Iris (Iride, nella mitologia greca Ἶρις Iris), messaggera degli dei il cui nome deriva da quello dell’arcobaleno (ἶρις, iris).

L'epiteto specifico sibirica( dal latino sibiricus, della Siberia) fa riferimento all'origine geografica di questa specie.

Vedi le altre Iris della nostra collezione

Veronicastrum virginicum...

Una selezione di Piet Oudolf, con lunghe infiorescenze composte da fiori lilla. I Veronicastrum sono perenni bellissime, forti, di facile coltivazione. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile, non arido.

L'epiteto generico deriva dal nome del genere Veronica, con l'aggiunta del suffisso -astrum, per indicarne la somiglianza. Le differenze tra i due generi sono evidenti nella dimensione delle piante, le foglie verticillate e i fiori, con il tubo della corolla più lungo dei lobi.

L'epiteto specifico riconduce all'origine geografica di queste piante, spontanee in Nordamerica e identificate per la prima volta in Virginia.

Veronicastrum virginicum...

I Veronicastrum sono perenni bellissime, forti, di facile coltivazione. Questa cultivar ha fiori candidi, riuniti in infiorescenze molto allungate e leggere. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile, non arido.

L'epiteto generico deriva dal nome del genere Veronica, con l'aggiunta del suffisso -astrum, per indicarne la somiglianza. Le differenze tra i due generi sono evidenti nella dimensione delle piante, le foglie verticillate e i fiori, con il tubo della corolla più lungo dei lobi.

L'epiteto specifico riconduce all'origine geografica di queste piante, spontanee in Nordamerica e identificate per la prima volta in Virginia.

Veronicastrum virginicum...

Una selezione di Piet Oudolf, con infiorescenze composte da fiori rosa chiaro che hanno lunghi stami bianchi e antere rosate. L'effetto finale sono racemi carichi di fiori, leggeri e piumosi. I Veronicastrum sono perenni bellissime, forti, di facile coltivazione. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile, non arido.

L'epiteto generico deriva dal nome del genere Veronica, con l'aggiunta del suffisso -astrum, per indicarne la somiglianza. Le differenze tra i due generi sono evidenti nella dimensione delle piante, le foglie verticillate e i fiori, con il tubo della corolla più lungo dei lobi.

L'epiteto specifico riconduce all'origine geografica di queste piante, spontanee in Nordamerica e identificate per la prima volta in Virginia.

Verbena officinalis var....

Una varietà spontanea di Verbena officinalis scoperta in un parco pubblico di Bampton, nella contea del Devon. Il portamento è lo stesso della specie, ma i sottili steli e le foglie sono sfumate di viola. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato, anche mediamente povero. Perfetta in aiuole miste per dare leggerezza o in vaso in abbinamento a graminacee ornamentali come Pennisetum e Stipa. La rosetta di foglie basali è verde e persiste anche in inverno. Si consiglia di recidere i vecchi steli solo in primavera, perché in caso di inverni rigidi le piante tagliate e prive della protezione della vecchia vegetazione sono maggiormente esposte alle intemperie.

L'epiteto generico deriva da un' alterazione del suo nome in celtico, Ferfaen ( <Fer, trasportare e < faen, pietra). Tra i Celti veniva infatti considerata utile per far guarire dai calcoli renali. Anche i Romani la consideravano sacra, come testimonia Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia (XXV, 9).

L'epiteto specifico deriva dal termine offícina (laboratorio, nella tradizione medioevale) in quanto utilizzabile in farmaceutica, erboristeria, liquoristica, profumeria.

Thalictrum uchiyamae

Una specie rara di Thalictrum, nostra esclusiva in Italia, originaria della Corea del Sud e coltivata da seme dal nostro vivaio. I fiori sono bianchi e hanno lunghi stami bianchi che portano alla sommità antere gialle molto evidenti. L'effetto cromatico finale è un giallo chiarissimo, quasi un verde acido, che forma una nuvola leggera. Rispetto alle cultivar, create per avere una fioritura più appariscente e duratura, questa specie fiorisce per un periodo più breve, un mese abbondante, ma vale la pena coltivarla per la bellezza della pianta fiorita nel suo insieme. Coltivare a mezz'ombra in terreno fertile, non arido, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di questa pianta in greco, θάλικτρον (thálictron, pigamo), citato da Dioscoride nel De Materia Medica.
L'epiteto specifico fa riferimento al cognome giapponese Uchiyama e alla persona a cui è stato dedicato, ma non abbiamo trovato informazioni ulteriori.

Vedi gli altri Thalictrum della nostra collezione