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Gaura lindheimeri 'Rosy Jane'

Varietà di recente introduzione, rustica, molto resistente, con fiori bianchi bordati di rosa in modo irregolare che si susseguono senza sosta dall'inizio della primavera all'autunno. Preferisce posizioni soleggiate e terreni fertili, ben drenati. 

L'epiteto generico deriva dal greco γαῦρος (gàuros altero, orgoglioso, maestoso).
Secondo la classificazione cladistica ( in base alla quale le piante si riuniscono in gruppi, o cladi, ciascun gruppo costituito da organismi aventi un antenato comune) nel 2007 il genere Gaura viene considerato un sottogruppo del genere Oenothera e quindi il nome corretto è da considerarsi Oenothera lindheimeri e Gaura lindheimeri un sinonimo. Data la diffusione del nome Gaura, noi de I Giardini dell'Indaco continuiamo ad utilizzarlo per identificare questo genere, ma ci teniamo a riportare la nomenclatura più recente e corretta.

 L'epiteto specifico ricorda il botanico tedesco Ferdinand Jacob Lindheimer (1801-1879), un esule politico tedesco che raccolse campioni botanici in America.

Gladiolus papilio

Un gladiolo di origine sudafricana adatto a terreni non aridi e drenati in pieno sole. I fiori si schiudono a fine estate e hanno una bellissima colorazione: il retro dei petali è color crema, sfumato di verde e viola. L'interno dei fiori è color crema, con antere blu e i petali inferiori sono marcati da una pennellata giallo-verde e sfumati di viola. I cormi non hanno grandi dimensioni, ma la pianta ne produce in abbondanza, specialmente se trova le condizioni ottimali per lo sviluppo, allargandosi attorno alla pianta madre con stoloni che producono nuovi bulbilli. Si adatta bene al nostro clima invernale e a temperature fino a - 12°C (e presumibilmente anche oltre), purchè il terreno abbia un buon drenaggio.

L'epiteto generico si trova già in Plinio per identificare il gladiolo. Deriva dal termine gladius (glàdius), una spada romana dalla lama corta, in riferimento alla forma delle foglie.

L'epiteto specifico da papilio (farfalla in latino) per la forma e la colorazione dei fiori, che ne ricordano le ali.

Phlox paniculata 'Bright Eyes'

Una varietà inglese del 1967 di B.H.B. Symons-Jeune dai fiori rosa chiaro con occhio fuchsia. Altezza media, portamento ordinato e panicoli abbastanza rotondi con fiori grandi.

I fiori di Phlox paniculata sono profumati e commestibili, ottimi su gelato, insalate, macedonie e torte. Ogni varietà ha fiori più o meno dolci, più o meno profumati, ciascuna con un sapore specifico.

Coltivare in posizioni soleggiate (da 3 a 5 ore di sole), in terreno fertile, drenato, non arido. Le Phlox possono incorrere in malattie fogliari come l'oidio se soffrono la mancanza di acqua o crescono in terreni poveri o troppo pesanti che causano sofferenza radicale e indebolimento fogliare. Si consiglia di ripulire dai fiori secchi i panicoli sfioriti o cimare la parte terminale dei rami senza però tagliare eccessivamente, per non perdere l'altezza ottenuta dalla pianta.

L'epiteto generico deriva dal greco φλόξ, (flóx, fiamma). L'epiteto specifico da panícula (pannocchia): con infiorescenze a pannocchia.