Filtra per

Categorie

Categorie

Altezza

Altezza

Esposizione

Esposizione

Colore

Colore

Fogliame

Fogliame

Periodo di Fioritura

Periodo di Fioritura

Disponibilità

Disponibilità

Colore fogliame

Colore fogliame

Profumo

Profumo

Rusticità

Rusticità

Home

Home

Sottocategorie

Filtri attivi

  • Colore: Bianco

Luzula nivea

Originaria di Pirenei e Alpi è diffusa anche sull'arco appenninico fino al centro Italia, soprattutto al margine di boschi di latifoglie fino ai 1500 mt slm. Preferisce i terreni fertili e umiferi, non aridi (sopravvive con scarse irrigazioni,ma resta quasi dormiente/poco sviluppata). La condizione ideale è a mezz'ombra, in terreni arricchiti con terriccio, sostanza organica (hummus, compost) e drenaggio. 

L'epiteto generico deriva dal diminutivo di lux, lucis (luce), quindi piccola luce, lucciola, per la luminosità delle infiorescenze.

L'epiteto specifico da nix, nivis (neve), niveo, bianco come la neve, in riferimento al colore delle infiorescenze.

Lythrum salicaria 'Happy...

Una bellissima forma a fiore bianco selezionata da Jelitto negli ultimi anni! Erbacea perenne rizomatosa spontanea in tutta Italia, in luoghi umidi, sponde di laghi, fiumi e canali di irrigazione. Molto adatta alla coltivazione in giardino per la lunga e appariscente fioritura, si adatta bene in diverse condizioni, purchè abbia terreno fertile, non arido. Una volta ambientato sviluppa un apparato radicale particolarmente profondo che gli permette di sopportare abbastanza bene irrigazioni più diradate nel tempo. In acqua sviluppa bene, ma assume portamento lasso, mentre in piena terra resta ben eretto, a fiamma. Si consiglia di lasciare la vegetazione dopo la fioritura e di non tagliare i fusti che seccano: il tono scuro che assumono alla fine dell'estate è un valore aggiunto in giardino che vi invitiamo ad apprezzare!

I giovani germogli possono essere impiegati in insalata, le foglie essiccate come surrogato del tè, mentre in passato dalla macerazione delle foglie si distillava un'acquavite. La pianta è utilizzata in veterinaria e in passato ha trovato larga applicazione in medicina e ancora viene utilizzata come astringente, antibatterico, diuretico, antiemorragico.

L'epiteto generico deriva infatti dal greco λύθρον (liùthron, sangue rappreso) con riferimento all'utilizzo antiemorragico che ne veniva fatto fin dall'antichità (come si trova indicato nel De Materia Medica di Dioscoride). Improbabile l'interpretazione per cui il nome faccia riferimento al colore dei fiori.

L'epiteto specifico salicaria, col significato di 'simile al salice', fa riferimento alla somiglianza delle foglie o delle esigenze colturali delle due piante.

Lythrum virgatum 'White Swirl'

Stupenda selezione di Piet Oudolf: una nuvola di fiori rosa per tutta l'estate! La specie è originaria delle steppe umide eurasiatiche e si trova in natura in alcune regioni del nord Italia (segnalata in Lombardia e Toscana, estinta in Emilia Romagna). La cultivar 'White Swril' è apprezzata per la luminosità e per la leggerezza della fioritura. Mentre i Lythrum salicaria sviluppano a fiamma, verticali, i Lythrum virgatum hanno portamento più morbido e fiori sempre a stella, ma di dimensioni maggiori.

L'epiteto generico deriva dal greco λύθρον (liùthron, sangue rappreso) con riferimento all'utilizzo antiemorragico che ne veniva fatto fin dall'antichità (come si trova indicato nel De Materia Medica di Dioscoride). Improbabile l'interpretazione per cui il nome faccia riferimento al colore dei fiori.

L'epiteto specifico deriva da virga (verga, bacchetta), cioè a forma di bacchetta, con elementi eretti e sottili.

Miscanthus sinensis...

Il fogliame verde venato di bianco per tutta la lunghezza crea un effetto finale argentato che ha fatto guadagnare a questa varietà il nome 'Morning Light', luce del mattino. Le spighe sono prima porpora e poi via via che si aprono assumono toni argentati. Richiede posizioni in pieno sole per fiorire adeguatamente e svilupparsi al meglio. Si adatta a diversi tipi di terreno purchè fertile, non arido, drenato.

L'epiteto generico Miscanthus nasce dall'unione delle parole greche μίσχος (míschos stelo) e ἄνϑοϛ (ánthos fiore), cioè 'con fiori portati da peduncolo/steli'  . L'epiteto specifico sinensis invece deriva dal termine latino Sina, Cina, con riferimento alle zone di origine di questa graminacea.

Vedi le altre graminacee della nostra collezione

Miscanthus sinensis 'Purple...

Varietà compatta che si fa notare in autunno per i colori del fogliame, un mix di arancio, viola e rosso. Durante tutta la stagione le foglie hanno una venatura bianca. La fioritura, color crema, inizia alla fine dell'estate e le spighe persistono e decorano il giardino per gran parte dell'inverno.

Coltivare in pieno sole, per favorire la colorazione delle foglie, in terreno ricco, non arido.

L'epiteto generico Miscanthus nasce dall'unione delle parole greche μίσχος (míschos stelo) e ἄνϑοϛ (ánthos fiore), cioè 'con fiori portati da peduncolo/steli'  . L'epiteto specifico sinensis invece deriva dal termine latino Sina, Cina, con riferimento alle zone di origine di questa graminacea.

Vedi le altre graminacee della nostra collezione

Muhlenbergia capillaris...

Una varietà particolare e insolita, ancora poco diffusa in Italia. Ha spighe che iniziano ad aprirsi a fine Ottobre, piumose,  bianche, soffuse di verde, con un effetto molto luminoso. Bellissima sia per la bellezza delle spighe che per gli effetti delle gelate che decorano, rivestono, intarsiano ogni singolo piumino. Coltivare in pieno sole in terreno ben drenato e non troppo arido, per favorire una spigatura più appariscente.

L'epiteto generico rimanda al botanico americano G.H.E. Muhlenberg, mentre l'epiteto specifico viene dal latino capillus (capello) con riferimento agli elementi sottilissimi che compongono la spiga.

Vedi le altre graminacee della nostra collezione

Muhlenbergia lindheimeri

Graminacea originaria dell'America Centrale, ha lunghe foglie sottili glauche che persistono in caso di inverni non troppo rigidi. Rustica fino a -15°C (tollera temperature momentanee inferiori purchè abbia un drenaggio ottimo). Coltivare in pieno sole, in terreno ben drenato, non arido. Tollera brevi periodi di siccità, ma da' il meglio di sé con irrigazioni regolari.

E' l'ultima graminacea a produrre spighe, prima color crema, poi soffuse leggermente di rosa, persistenti per buona parte dell'inverno.

L'epiteto generico rimanda al botanico americano G.H.E. Muhlenberg, mentre l'epiteto specifico ricorda il botanico tedesco Jacob Ferdinand Lindheimer.

Vedi le altre graminacee della nostra collezione

Nierembergia repens

Perenne vigorosa tappezzante con fiori bianchi dall'inizio dell'estate all'autunno. Si può coltivare in terreno drenato in pieno sole o a mezzombra. Nel primo caso richiederà irrigazioni regolari e terreno da fresco a bagnato. Nel secondo caso avrà meno bisogno di acqua, ma produrrà una quantità minore di fiori.

Adatta alla coltivazione in vaso o in terra.

L'epiteto generico ricorda Giovanni Eusebio Nieremberg,(1590-1658) gesuita spagnolo autore di una Istoria della Natura.

L'epiteto specifico fa riferimento al comportamento strisciante(da rèpere, strisciare).

Paeonia 'White Innocence'

Un ibrido di Paeonia lactiflora x Paeonia emodi, registrato da Saunders nel 1947. Ha steli forti che portano più fiori e che raggiungono i 150 cm, altezza che la rende una delle Paeonia erbacee più alte in commercio. La particolarità dei fiori si può notare anche nel centro del fiore, per gli stami che sembrano dei pistilli e che maturano con sfumature rosate. Porta una grande quantità di fiori, come riporta la figlia dell'ibridatore nel 1960, annotando di averne contati sulla stessa pianta 219!

Coltivare in pieno sole o mezzombra, in terreno fertile, drenato. Sopporta anche i terreni argillosi, purchè drenati e irrigati con regolarità.

L'epiteto generico deriva dal nome greco παιωνία (paionía), assegnato da Teofrasto in onore di Peone (Παίων Pàion), medico degli dei greci che fu mutato in fiore da Plutone come ringraziamento per averlo curato da una ferita inflittagli da Ercole. Anche Plinio il Vecchio fornisce la stessa etimologia (XXV, 3). Inoltre è probabile che abbia preso il nome dalla regione omonima in cui cresce, a nord della Macedonia.

Parthenium integrifolium

Originario del Nord America ha interessanti infiorescenze bianche da Maggio ad Agosto. Si coltiva in pieno sole, in terreno drenato, anche povero e mediamente asciutto. 

L'epiteto generico deriva dal greco παρθένος (parthénos vergine, ragazza) in riferimento alla particolare forma della fruttificazione.

L'epiteto specifico dal latino integer (ìnteger, integro, intero) e da folium (fòlium, foglia) e solitamente fa riferimento a foglie con il margine privo di dentellatura. Resta un enigma il motivo per cui Linneo abbia scelto questo epiteto specifico per una pianta che ha foglie dai margini dentellati.

Penstemon digitalis 'Husker...

Bellissima varietà per posizioni soleggiate e terreni drenati, ricchi, fertili, non aridi. La caratteristica che lo rende unico è il colore del fogliame, di un bel porpora che contrasta con i fiori bianchi, portati da steli scuri. I fiori hanno i calici porpora e l'effetto finale è un bianco soffuso di rosa.

L'epiteto generico Penstemon deriva dal greco πέντε pénte cinque e da στήμων stémon stame: con fiori a cinque stami, di cui uno sterile e quattro fertili.

L'epiteto specifico indica la somiglianza dei fiori di questo Penstemon con quelli di Digitalis. In Inglese è chiamato foxglove beard-tongue, appunto perché i fiori ricordano quelli di alcune digitalis.

Persicaria amplexicaulis...

Bellissima ed elegante forma bianca di Persicaria con infiorescenze leggere e allungate. E' la compagna ideale per le Anemone, con cui condivide le stesse esigenze di coltivazione. Preferisce infatti un terreno fertile, irrigato regolarmente, al sole o meglio a mezz'ombra, dove riceva mezza giornata di sole diretto.

L'epiteto generico deriva da 'malus persica' (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico è formato da amplector (cingere, abbracciare) e da caulis (gambo, fusto), per le foglie che abbracciano il fusto.

Persicaria microcephala...

Bellissime foglie che nascono viola, venate di argento e maturano in verde con una marcata V color viola al centro. I fusti sono scuri e i fiori bianchi sono riuniti a mazzolini che si schiudono dall'estate al'autunno. Coltivare in ombra o mezzombra in terreno fertile, drenato. Molto resistente e vigorosa, si adatta a molte condizioni diverse garantendo ottimi risultati.

L'epiteto generico deriva da malus persica (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico è formato dalle parole greche μικρός (micrós piccolo) e κεφαλή (chefalé testa) con riferimento alla piccolezza dei capolini.

Phlox amplifolia 'David'

Fiori bianco puro! Alta e slanciata, forte e vigorosa, una delle Phlox bianco puro più affidabili. Spesso considerata erroneamente una Phlox paniculata ha la leggerezza e naturalezza tipica delle specie spontanee, pur essendo un ibrido storico con grandi fiori appariscenti. Le Phlox amplifolia sono originarie di Kentucky, Alabama e Tennessee, stati del Nord America con estati calde e umide. 

Coltivare in posizioni soleggiate (da 3 a 5 ore di sole), in terreno fertile, drenato, non arido. Le Phlox possono incorrere in malattie fogliari come l'oidio se soffrono la mancanza di acqua o crescono in terreni poveri o troppo pesanti che causano sofferenza radicale e indebolimento fogliare. Si consiglia di ripulire dai fiori secchi i panicoli sfioriti o cimare la parte terminale dei rami senza però tagliare eccessivamente, per non perdere l'altezza ottenuta dalla pianta.

L'epiteto generico deriva dal greco φλόξ, (flóx, fiamma).

L'epiteto specifico da amplus (ampio, grande) e da folium (foglia): per le foglie di grandi dimensioni.