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Agastache 'Black Adder'

'Giant Hyssop', il nome comune di questa pianta diffuso in America e Inghilterra, fa subito capire cosa possiamo aspettarci in quanto a fioritura e profumo. Steli alti fino a 150 cm portano alla sommità lunghe spighe, cariche di boccioli scuri che si schiudono in fiori viola chiaro. I due toni, da lontano, danno l'effetto di una fioritura blu-viola. 'Black Adder' è un ibrido orticolo nato dall'incrocio di Agastache foeniculum e Agastache rugosum ed è apprezzata per l'altezza, la durata e il colore della fioritura e per il profumo del fogliame, un misto tra anice e liquerizia. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato, bagnato normalmente per un'ottima resa. 

L'epiteto generico è composto dai termini greci ἄγᾰν (ágan molto) e στάχυϛ (stáchius spiga), per le numerose infiorescenze a spiga.

Il nome della cultivar significa 'Vipera nera' in inglese.

Allium 'Medusa's Hair'

Gli Allium estivi sono sorprendenti per fioritura e resistenza! Diversamente dai più diffusi Allium primaverili non hanno un bulbo, ma radici e fioriscono fino all'autunno; entrambe queste caratteristiche permettono alla pianta di prosperare durante tutta la stagione, senza incorrere in marciumi. Vista la capacità di sopportare benissimo le irrigazione estive sono compagni perfetti per le altre perenni e colorano balconi e aiuole per mesi.

'Medusa's Hair' è una cultivar più tardiva rispetto a Millenium e Serendipity e porta infiorescenze leggermente più piccole di diametro, ma in numero maggiore. Si coltiva in pieno sole, in terreno fertile, ma tollera terreni di diverse tipologie, anche argillosi e posizioni a mezz'ombra, dato che con circa 4 ore di sole riesce tranquillamente a fiorire!

Resiste a cervi, arvicole e lepri, ma attira gli impollinatori con le sue infiorescenze a globo che si schiudono da Giugno all'autunno.

L'epiteto generico corrisponde al nome latino usato per indicare una pianta appartenente a questo genere. Si trova in Orazio, Plinio e Plauto. L'etimologia è dubbia: Alexandre de Théis nel suo Glossario di Botanica la fa risalire al termine al termine celtico all, che significa caldo, acre, in riferimento al gusto dell'aglio. Il Dizionario Etimologio della lingua italiana del Pianigiani indica anche come possibile origine il termine greco ἄγλῑς (áglis capo d'aglio).

Aster ageratoides 'Eleven...

Fiori grandi con lunghi petali (o meglio ligule) di un bel viola chiaro, steli forti e portamento compatto(circa 50 cm in fioritura) sono le caratteristiche principali di questo aster ageratoides, in fiore dalla fine dell'estate fino ad autunno inoltrato. Si coltiva in pieno sole o mezz'ombra, in terreno fertile, mediamente drenato. Una volta ambientato sopporta periodi di siccità, anche se per una fioritura ottimale le irrigazioni regolari sono un ottimo aiuto. La specie (più alta e con fiori più chiari) è originaria dell'Asia ed è segnalata in natura in Toscana come alloctona naturalizzata.

L'epiteto generico in latino significa 'astro, stella' (dal greco ἀστήρ, -έροϛ astér, -éros stella) in riferimento alla conformazione dei fiori e all'effetto di insieme della pianta in fioritura che ha fatto guadagnare agli Aster il nome comune di 'cielo stellato'. Aster ageratoides è uno dei pochi ad aver mantenuto il vecchio epiteto di genere e a non essere stato battezzato con un nuovo nome (come anche Aster amellus, Aster tataricus...)

L'epiteto specifico  significa 'simile ad un Agerato', da Ageratum e dal greco εἶδος (eídos aspetto).

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Aster ageratoides 'Harry...

Aster di altezza contenuta e con sviluppo rapido, raggiunge i 60 cm in piena fioritura. Bel fogliame, ha fusti scuri e fiori lilla che si schiudono da Agosto a Ottobre. Coltivare in pieno sole o mezz'ombra, in terreno fertile, irrigato normalmente. Una volta ambientato tollera periodi con irrigazioni ridotte e si allarga rapidamente con stoloni. In autunno il fogliame si tinge di sfumature rosse, creando un bellissimo contrasto con i toni della fioritura. Non necessità del cosidetto Chelsea chop, perchè resta compatto anche senza un taglio nel mese di Maggio/Giugno.

L'epiteto generico in latino significa 'astro, stella' (dal greco ἀστήρ, -έροϛ astér, -éros stella) in riferimento alla conformazione dei fiori e all'effetto di insieme della pianta in fioritura che ha fatto guadagnare agli Aster il nome comune di 'cielo stellato'. Aster ageratoides è uno dei pochi ad aver mantenuto il vecchio epiteto di genere e a non essere stato battezzato con un nuovo nome (come anche Aster amellus, Aster tataricus...)

L'epiteto specifico  significa 'simile ad un Agerato', da Ageratum e dal greco εἶδος (eídos aspetto).

Il nome della cultivar viene talvolta trascritto come 'Harry Schmidt', probabilmente per un errore di trascrizione dei vivai tedeschi.

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Aster sedifolius 'Nanus'

Aster dal portamento compatto, in fiore alla fine dell'estate. Forma un cuscino tondo e compatto carico di fiori. Una volta ambientato sopporta benissimo irrigazioni meno regolari. Compagno ideale di Allium 'In Orbit' e Allium 'Serendipity'! Diversamente da altri Aster non sviluppa rapidamente in larghezza e questo lo rende adatto anche a giardini rocciosi e piccole bordure.

Non necessita del cosidetto Chelsea chop, perchè resta compatto anche senza un taglio nel mese di Maggio/Giugno.

L'epiteto generico in latino significa 'astro, stella' (dal greco ἀστήρ, -έροϛ astér, -éros stella) in riferimento alla conformazione dei fiori e all'effetto di insieme della pianta in fioritura che ha fatto guadagnare agli Aster il nome comune di 'cielo stellato'. Aster ageratoides è uno dei pochi ad aver mantenuto il vecchio epiteto di genere e a non essere stato battezzato con un nuovo nome (come anche Aster amellus, Aster tataricus...)

La cultivar 'Nanus' è chiaramente più bassa delle specie, raggiungendo al massimo i 25/30cm di altezza.

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Aster x herveyi 'Twilight'...

Bellissima fioritura e fogliame molto decorativo. 'Twilight' è un incrocio spontaneo tra Aster spectabilis e Aster macrophyllus e si fa notare già in primavera per il bel fogliame, grande e dalla forma a cuore. Per tutta la primavera e parte dell'estate la pianta si mantiene bassa, quasi un coprisuolo. dalla metà dell'estate gli steli floreali, spesso colorati da una interessante sfumatura rossastra, si alzano e portano fiori viola che maturando schiariscono, formando una nuvola color glicine che persiste fino all'autunno. La posizione ideale è al sole o a mezz'ombra, in terreno fertile, mediamente drenato. Posizioni troppo ombreggiate non favoriscono una abbondante fioritura, ma possono essere utili se si vuole sfruttare l'aspetto decorativo del fogliame.

Si trova comunemente in commercio come Aster macrophyllus 'Twilight', ma L. J. Uttal nel 1962 definì l'origine di questo ibrido, nato dall'incrocio spontaneo tra Aster macrophyllus e Aster spectabilis e riuscì a replicarlo dimostrando la correttezza della sua tesi. Il nuovo ibrido venne battezzato Aster x herveyi (sinonimo di Eurybia x herveyi, nome botanico aggiornato e da preferire). Indicare questo Aster come una cultivar di A. macrophyllus appare quindi come una errata interpretazione che ignora la presenza di Aster spectabilis nel suo corredo genetico. Aster macrophyllus 'Twilight' rimane comunque come sinonimo ad uso commerciale.

L'epiteto generico Eurybia deriva da εὐρυβίας (eurybías da εὐρύς euriùs ampio, vasto, diffuso)in riferimento alla disposizione dei petali(propriamente ligule) distanziati tra di loro attorno al disco centrale.

L'epiteto specifico celebra una persona di rilievo con cognome Hervey, ma non si trovano riferimenti più precisi. Potrebbe essere il fisico inglese James Hervey  (1751 – 1824), pioniere della vaccinazione contro il vaiolo.

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Campanula poscharskyana

Perenne rizomatosa sempreverde dal portamento ricadente o strisciante per posizioni a mezzombra in vaso o in terra. Forma densi cuscini carichi di fiori a stella blu lavanda che si schiudono da fine Aprile a Luglio, specialmente se la pianta viene cimata dopo la prima fioritura. Si adatta facilmente ad ogni tipo di terreno e quando si dissemina nasce anche tra le pietre dei selciati, nei muretti e si rivela molto resistente anche a brevi periodi di siccità. 

L'epiteto generico è il diminutivo del termine latino campana( campàna, campanella), in riferimento alla forma dei fiori.

L'epiteto specifico è dedicato al botanico tedesco Gustav Adolf Poscharsky (1832-1915).

Geranium 'Rozanne'

Una delle perenni più famose per la sua resistenza e per la durata della sua fioritura. Forma dei cespugli morbidi di foglie verde chiaro carichi di fiori blu malva con il centro bianco, luminoso, dalla primavera fino all'autunno inoltrato, per 6 mesi! Spogliante, vegeta nuovamente ogni primavera, raggiungendo in poco tempo le dimensioni finali. Preferisce terreni ben drenati e posizioni a mezzombra,dove può ricevere alcune ore di sole diretto. Può essere utilizzato nelle bordure o in vaso,anche come ricadente.

I fiori sono commestibili e possono essere usati a crudo su insalate, dolci, macedonie.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

Geranium x magnificum...

Ibrido intergenetico (identificato dal simbolo 'per' dopo il nome del genere) ottenuto dall'incrocio tra Geranium ibericum e Geranium platypetalum. La cultivar 'Anemoniflorum' è  ancora più appariscente e fiorifera della specie. I fiori sono grandi, blu-viola, con venature scure, il fogliame è tomentoso e in autunno si tinge di toni rossastri. Questa cultivar è sterile e non si dissemina, caratteristica che in alcuni casi è da considerarsi un pregio, perchè l'assenza di semi favorisce solitamente una più abbondante fioritura (come ad esempio per Geranium 'Rozanne'). Preferisce posizioni a mezz'ombra e terreno fertile, non arido. 

Dopo la prima fioritura, da Maggio alla fine di Luglio, tende spesso a rifiorire fino all'autunno in condizioni ottimali di coltivazione.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

L'epiteto specifico in latino significa grande, glorioso, notevole.

Geranium x magnificum...

Ibrido intergenetico (identificato dal simbolo 'per' dopo il nome del genere) ottenuto dall'incrocio tra Geranium ibericum e Geranium platypetalum. 'Rosemoor' ha fiori grandi, blu-viola, con venature scure, il fogliame è tomentoso e in autunno si tinge di toni rossastri. Questa cultivar è sterile e non si dissemina, caratteristica che in alcuni casi è da considerarsi un pregio, perchè l'assenza di semi favorisce solitamente una più abbondante fioritura (come ad esempio per Geranium 'Rozanne'). Preferisce posizioni a mezz'ombra e terreno fertile, non arido. Dopo la prima fioritura, da Maggio alla fine di Luglio, tende spesso a rifiorire fino all'autunno in condizioni ottimali di coltivazione.

L'epiteto generico ha origine dal greco γεράνιον (gherànion geranio) come si trova scritto nel 'De Materia Medica' di Dioscoride. Il nome deriva da γέρανος (ghéranos gru): per i frutti simili al becco delle gru.

L'epiteto specifico in latino significa grande, glorioso, notevole.

Hosta 'Patriot'

Varietà del 1990 di J. Machen con foglie dalla forma a cuore con il centro verde e i bordi fortemente segnati di bianco in modo irregolare. Coltivare a mezzombra o ombra luminosa in terreno fertile, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

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Hosta 'Regal Splendor'

Una varietà registrata nel 1990 da Walter Gardens con foglie glauche con bordo prima bianco crema, poi bianco, leggermente increspato. Forma un cespuglio con forma a imbuto. Tollera alcune ore di sole al mattino. Fioritura color lavanda portata da steli slanciati ed eleganti, alti fino a 120 cm. Coltivare in terreno fertile, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

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Hosta 'Sum and Substance'

Una delle cultivars più grandi di Hosta! Raggiunge gli 80 cm di altezza (90cm in fioritura) e i 100/120 cm di larghezza. Le foglie possono variare di colore a seconda dell'esposizione: verde chiaro in ombra luminosa, chartreuse(verde/giallo) in mezz'ombra(1 o 2 ore di sole diretto nelle ore meno calde), giallo oro in mezz'ombra (3 o 4 ore di sole diretto nelle ore meno calde). La posizione migliore secondo noi è a est, raggiunta da alcune ore di sole al mattino, in terreno fertile, drenato.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

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Hosta ventricosa

Hosta originaria della Cina con foglie verdi e fiori viola. Si adatta bene a posizioni a mezz'ombra, per favorire la fioritura, in terreno drenato, fertile, non arido. E' stata la prima Hosta ad essere coltivata in Europa, introdotta da George Hibbert nel 1790.

L'epiteto generico deriva dal nome di Nicolaus Thomas Host (1761-1834), medico dell'imperatore d'Austria, studioso di graminacee e autore di una Flora dell'Impero Austro-Ungarico.

L'epiteto specifico ha origine dalla parola latina vénter, véntris (ventre): rigonfio in qualche parte come una vescica, con riferimento alla forma del perianzio(l'insieme di calice e corolla).

La storia del nome di questa pianta è stata abbastanza particolare e frutto di errori di identificazione: H.C.Andrews la battezzò Hemerocallis caerulea ( comunemente Hemerocallide del Giappone) nel 1805, il botanico austriaco Leopold Trattinnick invece la chiamò Hosta caerulea nel 1812. Solo nel 1931 W. Stearn applicò l'epiteto ventricosa (dal basionimo Bryocles ventricosa) a questa pianta, battezzandola Hosta ventricosa. Questo nome venne poi accettato e utilizzato da F. Maekawa (1937, 1940, 1969), M. G. Chung (1990) e W.G. Schmid (1991) ed è diventato di uso comune.

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Iris dichotoma

Iris dichotoma è originaria di Siberia, Cina e Mongolia ed è uno dei genitori di xPardancanda norrisii( insieme a Belamcanda chinensis). Considerata talvolta una biennale in realtà in giardino si è rivelata ben più longeva e ha comunque disseminato abbondantemente. Inizia a schiudere i fiori, viola chiaro con bellissime maculature, ogni giorno nel pomeriggio e per questo all'estero come Vesper Iris, cioè Iris della sera. Resistente e affidabile, si coltiva in pieno sole in terreno normale, migliorato con del drenaggio e sostanza organica(compost, humus) e fiorisce tutta l'estate se ha irrigazioni normali(sopravvive con poca acqua, ma non rende al massimo delle potenzialità). E' la compagna ideale di Stipa ichu, Deschampsia cespitosa 'Gold Tau', Scabiosa columbaria, Allium 'Serendipity'.

L'epiteto generico deriva dal nome della dea Iris (Iride, nella mitologia greca Ἶρις Iris), messaggera degli dei il cui nome deriva da quello dell’arcobaleno (ἶρις, iris).

L'epiteto specifico deriva dal greco διχότομος (dichótomos tagliato o diviso in due), cioè ripetutamente forcato/diviso

Introdotta nel 1773 come Iris dichotoma è stata separata poi nel 1972 in un genere a sè, come Pardanthopsis dichotoma e recentemente è stata accettata nuovamente come una Iris. I due nomi sono comunque sinonimi.