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Rusticità

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Piante autodisseminanti

Erbacee perenni che se lasciate indisturbate tendono a disseminarsi autonomamente nel terreno circostante, talvolta anche distanze considerevoli dalla pianta madre. Il processo di auto-disseminazione si verifica quando i semi trovano le condizioni ideali, specifiche di ogni pianta, per germogliare: alcune richiedono terreni molto drenati, ghiaiosi o sabbiosi (ad esempio Erigeron karvisnkianus, Verbena bonariensis, Verbascum nigrum, Hieracium), altre terreni ricchi e ben drenati ( Carex, Cirsium, Heuchera).

Piante autodisseminanti

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Aster ageratoides 'Eleven...

Fiori grandi con lunghi petali (o meglio ligule) di un bel viola chiaro, steli forti e portamento compatto(circa 50 cm in fioritura) sono le caratteristiche principali di questo aster ageratoides, in fiore dalla fine dell'estate fino ad autunno inoltrato. Si coltiva in pieno sole o mezz'ombra, in terreno fertile, mediamente drenato. Una volta ambientato sopporta periodi di siccità, anche se per una fioritura ottimale le irrigazioni regolari sono un ottimo aiuto. La specie (più alta e con fiori più chiari) è originaria dell'Asia ed è segnalata in natura in Toscana come alloctona naturalizzata.

L'epiteto generico in latino significa 'astro, stella' (dal greco ἀστήρ, -έροϛ astér, -éros stella) in riferimento alla conformazione dei fiori e all'effetto di insieme della pianta in fioritura che ha fatto guadagnare agli Aster il nome comune di 'cielo stellato'. Aster ageratoides è uno dei pochi ad aver mantenuto il vecchio epiteto di genere e a non essere stato battezzato con un nuovo nome (come anche Aster amellus, Aster tataricus...)

L'epiteto specifico  significa 'simile ad un Agerato', da Ageratum e dal greco εἶδος (eídos aspetto).

Vedi gli altri Aster della nostra collezione

Campanula poscharskyana

Perenne rizomatosa sempreverde dal portamento ricadente o strisciante per posizioni a mezzombra in vaso o in terra. Forma densi cuscini carichi di fiori a stella blu lavanda che si schiudono da fine Aprile a Luglio, specialmente se la pianta viene cimata dopo la prima fioritura. Si adatta facilmente ad ogni tipo di terreno e quando si dissemina nasce anche tra le pietre dei selciati, nei muretti e si rivela molto resistente anche a brevi periodi di siccità. 

L'epiteto generico è il diminutivo del termine latino campana( campàna, campanella), in riferimento alla forma dei fiori.

L'epiteto specifico è dedicato al botanico tedesco Gustav Adolf Poscharsky (1832-1915).

Iris graminea

Iris spontanea in gran parte del centro e nord Italia, come alloctona naturalizzata. Ha foglie sottili, a nastro, simili a quelle delle graminacee, lunghe fino a 70 cm e fiori viola portati da steli più bassi, intorno ai 40 cm. In natura si incontra al margine dei boschi di latifoglie decidue, in terreni fertili, non aridi. Si espande con stoloni formando fitte colonie.

L'epiteto generico è composto dal prefisso greco χᾰμαι- (chamai- a terra) e dal nome della dea greca Iris (Ἶρις Iris), messaggera degli dei, il cui nome deriva da quello dell’arcobaleno (ἶρις, iris), col significato di 'piccola iris'.

L'epiteto specifico deriva da gramen (erba in latino) per la somiglianza delle foglie con quelle delle graminacee.

Strobilanthes atropurpurea

Specie originaria delle zone centrali dell'Asia, molto apprezzata per la fioritura prolungata che si protrae fino all'autunno. Coltivare a mezz'ombra o ombra luminosa, in terreno fertile. Si può cimare in primavera per favorire l'accestimento e stimolare la produzione di un maggior numero di steli floreali.

L'epiteto generico deriva dalle parole greche στρόβιλος(stròbilos, cono) e ἄνθος(ànthos, fiore), in riferimento al particolare modo in cui le foglie e le brattee avvolgono i fiori.

L'epiteto specifico deriva invece dai termini latini ater (scuro) e purpureus (purpureo), cioè color porpora, per il colore scuro dei fiori.

Strobilanthes rankanensis

La più bella nel suo genere! Molti sono i pregi: resistenza, vigore, fioritura tardiva, quantità impressionante di fiori e infine il colore dei fiori.

Coltivare a mezz'ombra, in terreno fertile, irrigato regolarmente. Si consiglia di cimare con decisione in primavera (e se necessario anche in seguito fino all'inizio di Luglio)per favorire l'accestimento e un portamento più compatto. La fioritura è molto tardiva e inizia dalla metà di Ottobre, regalando un guizzo di colore al giardino autunnale. Facilissima da coltivare, dà grandi soddisfazioni e si è rivelata molto più rustica di quanto riportato dalla letteratura botanica.

L'epiteto generico deriva dalle parole greche στρόβιλος(stròbilos, cono) e ἄνθος(ànthos, fiore), in riferimento al particolare modo in cui le foglie e le brattee avvolgono i fiori.

L'epiteto specifico deriva invece dai termini latini ater (scuro) e purpureus (purpureo), cioè color porpora, per il colore scuro dei fiori.

Succisa pratensis

Una nuvola di capolini rotondi color glicine per posizioni soleggiate e terreni fertili, drenati. Spontanea in gran parte d'Italia è una pianta molto interessante anche per uso ornamentale: alta e leggera, fiorisce da Giugno a Settembre e attira gli impollinatori.

L'epiteto generico deriva dai termini sub (sotto) e da caedo (cèdo, tagliare), 'tagliata sotto': il nome deriva dall'aspetto del rizoma che sembra reciso.

L'epiteto specifico indica l'habitat tipico in cui si può incontrare in natura.