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  • Periodo di Fioritura: Giugno
  • Colore fogliame: Verde
  • Rusticità: Fino a -15°C
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  • Rusticità: Oltre -20°C

Allium 'In Orbit'

Compatto, super fiorifero, affidabile e resistente: questo Allium rientra tra quelli a fioritura estiva ed ha portamento ordinato e compatto, ma sviluppo rapido e forte. La particolare morfologia che lo caratterizza (radici al posto del bulbo tipico di altri Allium) rende facile la coltivazione sia in terra che in vaso. Le infiorescenze sono globose e si schiudono da Giugno fino a Settembre, portate da steli dritti e ordinati. Si coltiva in pieno sole, in terreno normale, possibilmente drenato, ma si rivela forte e capace di sopportare diverse condizioni, tra cui anche terreni argillosi e non molto leggeri. Resiste a cervi, arvicole e lepri. Sopporta periodi di irrigazioni ridotte, ma, come per Allium tuberosum, anche per questa cultivar le irrigazioni regolari favoriscono una fioritura e uno sviluppo ideali.

L'epiteto generico corrisponde al nome latino usato per indicare una pianta appartenente a questo genere. Si trova in Orazio, Plinio e Plauto. L'etimologia è dubbia: Alexandre de Théis nel suo Glossario di Botanica la fa risalire al termine al termine celtico all, che significa caldo, acre, in riferimento al gusto dell'aglio. Il Dizionario Etimologio della lingua italiana del Pianigiani indica anche come possibile origine il termine greco ἄγλῑς (áglis capo d'aglio).

Foeniculum vulgare

Adatta al pieno sole, in terreno ben drenato, cresce molto in altezza, formando un cespuglio di foglie piumose che nascono color bronzo porpora e si schiariscono col passare del tempo. Decorativa dalla primavera all'inverno, attire le farfalle, in particolare Papilio Machaon, che depone sulle piante di Foeniculum le sue uova. I bruchi trovano in questa pianta un prezioso nutrimento per crescere e raggiungere lo stadio di crisalide. Le foglie fresche e i semi si utilizzano in cucina per il loro profumo di anice.

L'epiteto generico deriva dal nome latino del finocchio, come si trova in Plinio. Tale nome ha in sè la radice del termine foenum (fènum, fieno), probabilmente per le foglie sottili come quelle del fieno e per il loro aroma.

L'epiteto specifico vulgaris (vulgàris) in latino significa 'molto comune, diffuso', dal termine vulgus (vùlgus), volgo, plebe.

Gaura lindheimeri 'Snowstorm'

Varietà compatta con boccioli rosa che aprendosi rivelano fiori bianco puro che si susseguono senza sosta dall'inizio della primavera all'autunno. Preferisce posizioni soleggiate e terreni fertili, ben drenati.

Questa cultivar è frutto del lavoro di ibridazione di Neil  O. Anderson, docente e ricercatore dell'Università del Minnesota ed è stata sviluppata per resistere al meglio a inverni freddi ed estati molto calde.

L'epiteto generico deriva dal greco γαῦρος (gàuros altero, orgoglioso, maestoso).
Secondo la classificazione cladistica ( in base alla quale le piante si riuniscono in gruppi, o cladi, ciascun gruppo costituito da organismi aventi un antenato comune) nel 2007 il genere Gaura viene considerato un sottogruppo del genere Oenothera e quindi il nome corretto è da considerarsi Oenothera lindheimeri e Gaura lindheimeri un sinonimo. Data la diffusione del nome Gaura, noi de I Giardini dell'Indaco continuiamo ad utilizzarlo per identificare questo genere, ma ci teniamo a riportare la nomenclatura più recente e corretta.

L'epiteto specifico ricorda il botanico tedesco Ferdinand Jacob Lindheimer (1801-1879), un esule politico tedesco che raccolse campioni botanici in America.

Parthenium integrifolium

Originario del Nord America ha interessanti infiorescenze bianche da Maggio ad Agosto. Si coltiva in pieno sole, in terreno drenato, anche povero e mediamente asciutto. 

L'epiteto generico deriva dal greco παρθένος (parthénos vergine, ragazza) in riferimento alla particolare forma della fruttificazione.

L'epiteto specifico dal latino integer (ìnteger, integro, intero) e da folium (fòlium, foglia) e solitamente fa riferimento a foglie con il margine privo di dentellatura. Resta un enigma il motivo per cui Linneo abbia scelto questo epiteto specifico per una pianta che ha foglie dai margini dentellati.

Ruellia humilis

Chiamata col nome comune 'Wild petunia' è una spontanea nord americana con fiori viola chiaro. Diversamente da altre Ruellia resiste benissimo al freddo e si adatta a terreni di diverso impasto, da drenati a argillosi. Lo sviluppo migliore si ottiene in terreno fertile con irrigazioni normali. Coltivare in pieno sole, sia in vaso che in terra. Si dissemina molto facilmente.


L'epiteto generico è stato creato da Charles Plumier in onore del medico e botanico francese Jean Ruel (latinizzato in Jean Ruelle o Ioannes/Johannes Ruellius 1474-1537) che tradusse in latino il trattato di Dioscoride Pedacii Dioscoris.

L'epiteto specifico deriva dal termine latino 'humus' suolo, in riferimento al portamento strisciante di questa specie.

Salvia 'Saxdorf'

La prima di una serie di ibridi di Salvia nutans, una novità assoluta! Ibrido nato dall'incrocio di Salvia nutans e Salvia nemorosa, scoperto in Germania a Saxdorf dal giardiniere Peter Bethke e ancora poco(pochissimo!)diffusa sul mercato. Ha steli alti che portano fiori penduli blu-viola. Rispetto a Salvia nutans ha fioritura più lunga e un maggior numero di steli. Coltivare in pieno sole, in terreno mediamente drenato, fertile, irrigato regolarmente per supportare la fioritura prolungata.
L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

Salvia x jamensis 'La Siesta'

Fiori rosa carico da Maggio e Novembre. Coltivare in pieno sole e terreno ben drenato. Anche se le Salvia tollerano brevi periodi di siccità si consiglia di irrigare regolarmente specialmente in estate per garantire una fioritura soddisfacente.

Come per tutte le Salvia si raccomanda di potare con decisione in Primavera per evitare che la pianta lignifichi. La potatura stimolerà la produzione di nuovi germogli alla base della pianta e sui fusti dell'anno precedente, evitanto che negli anni il cespuglio si spogli alla base e che sia meno resistente al freddo. Nonostante le Salvia semi-arbustive vengano date per rustiche fino a -10°C abbiamo testato la loro rusticità a temperature inferiori. La condizione fondamentale per una buona riuscita e per garantire il superamento di inverni rigidi è il drenaggio, da ottenere con una base di ghiaia nella buca al momento dell'impianto.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico raggruppa gli ibridi interspecifici identificati per la prima volta all'inizio degli anni '90 nei pressi del villaggio di Jame nello stato di Coahuila de Zaragoza (Messico) dal botanico e ricercatore James Compton.

Verbena canadensis...

Glandularia canadensis è un'erbacea perenne originaria del Nord America, vigorosa e dal rapido sviluppo. La cultivar 'Homestead Purple' è stata battezzata dall' Università dell' Arkansas, che, insieme alle aziende vivaistiche della zona, ha costituito la Arkansas Green Industries Association e propone sul mercato piante con specifiche caratteristiche di resistenza, vigore, bellezza col nome di Arkansas Select Plants. 'Homestead Purple' è stata scoperta da due docenti della Georgia University all'inizio degli anni '90, Alan Armitage and Mike Dirr. Raccontano che, di ritorno verso Athens (sede dell'Università della Georgia) vennero attratti da una massa di fiori viola davanti ad una casa. La proprietaria coltivava questa pianta da anni davanti alla sua fattoria, senza conoscerne l'origine. Vennero prese delle talee, la pianta venne testata e in seguito introdotta sul mercato col nome di 'Homestead Purple', cioè 'viola della fattoria'.

Perfetta per posizioni in pieno sole, in vaso o in terra, in terreno drenato, si sviluppa velocemente come coprisuolo(più di 1mq) o ricadente, con fiori dalla primavera fino all'autunno. Per favorire la rifiorenza si consiglia di recidere le cime sfiorite e di cimare regolarmente la pianta per ottenere nuovi getti e nuovi fiori.

L'epiteto generico deriva dal latino glandula (tonsilla, ghiandola) per la forma delle capsule dei semi.

L'epiteto specifico fa riferimento alle zone di origine della specie.

Il sinonimo Verbena canadensis è tutt'ora diffuso, ma nel testo 'Flora of Missouri' del 1999( revisione aggiornata dello stesso testo del 1963) Julian Alfred Steyemark conclude che il genere Glandularia debba essere considerato separato dal genere Verbena. A sostegno di questa tesi si trova riscontro nello studio di Umber 'The Genus Glandularia in North America' del 1979, basato sull'analisi di diversi fattori, tra cui morfologia, numero di cromosomi, modalità di riproduzione delle piante.