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Con ridotta esigenza di acqua

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  • Periodo di Fioritura: Ottobre
  • Disponibilità: Non disponibile
  • Colore fogliame: Verde

Berkheya purpurea

Erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae originaria del Sud Africa, diffusa ad altitudini in cui sono frequenti le nevicate invernali e l'estate è mediamente piovosa. Ha foglie basali spinose, verdi sulla pagina superiore e argentate su quella inferiore e fiori simili a grandi margherite di un bellissimo viola pastello, con il disco centrale scuro. Da provare in abbinamento con graminacee come Stipa 'Ichu' o Andropogon scoparius 'Prairie Blues' e con fioriture giallo tenue, come Coreopsis verticillata 'Moonbeam'. Una volta ambientata si rivela molto resistente a periodi di siccità, ma per uno sviluppo ottimale è preferibile ricreare le condizioni in cui si trova in natura: il terreno deve essere ben drenato, ricco di sostanza organica, irrigato durante il periodo estivo. Una leggera acidità del terreno può migliorare la resa. 

L'epiteto generico è stato assegnato in onore del naturalista e pittore Jan le Francq van Berkhey (1729-1812), originario dei Paesi Bassi.

L'epiteto specifico deriva dal greco πορφύρεος (porfiùreos di colore rosso porpora) e fa riferimento al colore dei fiori violacei.

Gaura lindheimeri 'Snowstorm'

Varietà compatta con boccioli rosa che aprendosi rivelano fiori bianco puro che si susseguono senza sosta dall'inizio della primavera all'autunno. Preferisce posizioni soleggiate e terreni fertili, ben drenati.

Questa cultivar è frutto del lavoro di ibridazione di Neil  O. Anderson, docente e ricercatore dell'Università del Minnesota ed è stata sviluppata per resistere al meglio a inverni freddi ed estati molto calde.

L'epiteto generico deriva dal greco γαῦρος (gàuros altero, orgoglioso, maestoso).
Secondo la classificazione cladistica ( in base alla quale le piante si riuniscono in gruppi, o cladi, ciascun gruppo costituito da organismi aventi un antenato comune) nel 2007 il genere Gaura viene considerato un sottogruppo del genere Oenothera e quindi il nome corretto è da considerarsi Oenothera lindheimeri e Gaura lindheimeri un sinonimo. Data la diffusione del nome Gaura, noi de I Giardini dell'Indaco continuiamo ad utilizzarlo per identificare questo genere, ma ci teniamo a riportare la nomenclatura più recente e corretta.

L'epiteto specifico ricorda il botanico tedesco Ferdinand Jacob Lindheimer (1801-1879), un esule politico tedesco che raccolse campioni botanici in America.

Sesleria autumnalis

Una graminacea perfetta per creare matrici o per un interessante effetto prateria, in combinazione con fioriture che spuntino leggere in mezzo al suo fogliame verde chiaro. Diffusa in natura in Italia e in parte dei Balcani è molto resistente e affidabile. Si coltiva al sole o a mezz'ombra, in un buon terreno fertile, ma si adatta anche a terreni più poveri. In zone molto calde è preferibile coltivare Sesleria autumnalis a mezz'ombra, dove sia raggiunta da 4 o 5 ore di sole diretto. Una volta ambientata tollera irrigazioni sporadiche, anche se per un buon effetto ornamentale le irrigazioni possono fare la differenza.

Nel clima del nord Italia è semi-sempreverde e dopo l'inverno può essere utile tagliare la vegetazione per rinfrescare l'aspetto della pianta, ma anche lasciando la vegetazione dell'anno precedente l'effetto ornamentale è garantito, per la sovrapposizione del verde chiaro delle nuove foglie con il secco di quelle vecchie. In condizioni climatiche miti è invece sempreverde.

Le spighe maturano in piena estate e persistono sulla pianta anche durante l'inverno.

L'epiteto generico celebra il medico e botanico italiano Leonardo Sesler (1683-1785)

L'epiteto specifico deriva dal latino autumnus, in riferimento al periodo tardivo di fioritura.

x Amarine tubergenii...

Questa bulbosa è un ibrido intergenetico (come indica il x prima dell'epiteto generico) tra Amaryllis belladonna e Nerine bowdenii. Ha fiori che si schiudono in autunno, simili a quelli delle Nerine, ma sono più grandi e portati da steli più alti(circa 70cm). Resiste fino a -12°C e per risultati ottimali deve essere coltivata in pieno sole, in terreno drenato. 

L'epiteto generico nasce dall'unione dei due nomi Amaryllis  e Nerine ed è quello che Lewis Carrol (in 'Through the Looking-Glass, and What Alice Found There') definisce un portmanteau (por'mantò, dal francese 'valigia') o in italiano una parola macedonia o neologismo sincratico, cioè la parola che nasce dall'unione di due termini tra loro diversi.