Filtra per

Altezza

Altezza

Esposizione

Esposizione

Colore

Colore

Fogliame

Fogliame

Periodo di Fioritura

Periodo di Fioritura

Disponibilità

Disponibilità

Rusticità

Rusticità

Mellifere e nutrici

Mellifere e nutrici

Filtri attivi

  • Colore: Viola
  • Periodo di Fioritura: Maggio
  • Disponibilità: Disponibile

Salvia nemorosa 'Caradonna'

Una delle varietà più affidabili! Infiorescenze blu viola su steli scuri compaiono per la prima fioritura da Maggio a fine Luglio e in condizioni ottimali, specialmente se si ha l'accortezza di rimuovere le spighe sfiorite e di irrigare regolarmente, ricompaiono alla fine dell'estate. Coltivare in pieno sole, in terreno fertile. Una volta ben radicata sopporta periodi con irrigazioni ridotte, anche se per ottenere una buona rifiorenza l'acqua è fondamentale.

L'epiteto generico deriva dal latino e si trova già in Plinio, usato per la Salvia officinalis, dal verbo salvare (guarire).

L'epiteto specifico da nemus, nemoris (bosco), 'che cresce nei boschi'.

Thalictrum 'Black Stockings'

Thalictrum dalla bellissima fioritura primaverile con steli scuri, alti circa 120cm e carichi di piumini color glicine. La pianta rimane decorativa anche dopo la fioritura, con foglie simili a quelle dell' Aquilegia che formano un fitto cespuglio. Vigoroso e resistente, consigliato per la coltivazione sia in vaso che in terra. Coltivare in terreno fresco e drenato, non facendo mancare irrigazioni regolari durante il periodo della fioritura. Coltivare a mezzombra, raggiunto da almeno 4 o 5 ore di sole diretto per favorire la fioritura, il colore scuro dei fusti e l'irrobustimento della pianta. Posizioni troppo ombreggiate portano a uno sviluppo disordinato e all'assenza di toni scuri sui fusti.
L'epiteto generico deriva dal nome di questa pianta in greco, θάλικτρον (thálictron, pigamo), citato da Dioscoride nel De Materia Medica.

Verbena bonariensis 'Vanity'

Forma compatta della famosa Verbena bonariensis, in fiore anche lei da Maggio ad autunno inoltrato. La specie è originaria del Sud America, cresce facilmente in pieno sole e terreno ben drenato. Attira impollinatori e farfalle. Si consiglia di coltivare Verbena bonariensis lasciandole spazio e aria, perchè non ama essere soffocata in mezzo ad altre piante. Durante la stagione di fioritura può essere cimata, tagliando 1/3 dello sviluppo verticale, per permettere accestimento e fioritura più abbondante.

L'epiteto generico deriva da un' alterazione del suo nome in celtico, Ferfaen ( <Fer, trasportare e < faen, pietra). Tra i Celti veniva infatti considerata utile per far guarire dai calcoli renali. Anche i Romani la consideravano sacra, come testimonia Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia (XXV, 9).

L'epiteto specifico ricorda la provenienza della specie, dal latino moderno Bonaria (Buenos Aires: di Buenos Aires).