Piante perenni

Piante perenni

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  • Periodo di Fioritura: Agosto

Aster novi-belgii 'Rubino'

Una varietà selezionata nel 1986 da Pier Luigi Priola che colpisce per il colore carico dei fiori, doppi, di un intenso rosso lampone.
Preferisce posizioni soleggiate e, una volta ben radicata, non richiede particolari attenzioni, diventando pressochè autonoma. Si consiglia di cimare la pianta in modo deciso a fine Maggio per permettere l'accestimento e la produzione di un numero maggiore di fiori. Le piante di questa varietà, se non cimate, fioriscono già a fine estate.


L'epiteto generico  del nome scientifico aggiornato deriva dal greco σύμφῠσις (siùmfiusis, unione) e da ϑρίξ, τριχóϛ (thríx, trichόs capello, pelo), probabilmente riferito a una cultivar europea con peli uniti alla base, osservata da Christian Gottfried Daniel Nees von Esenbeck, botanico tedesco della prima metà dell' 800.
L'epiteto specifico è una latinizzazione di New Holland o Nuovo Belgio, regione storica degli Stati Uniti situata nei dintorni di New York tra la Virginia e il New England, insediamento di coloni olandesi, località in cui furono fatti i primi ritrovamenti della specie.

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Calamagrostis brachytricha

Graminacea di origine asiatica dalla forma compatta, cespugliosa, con spighe che spuntano rosate e maturano in bianco. Adatta a posizioni soleggiate, tollera anche qualche ora di sole in meno e preferisce terreni ricchi e ben drenati. La mancanza di acqua ne riduce le dimensioni e la spigatura. Diversamente da altre Calamagrostis (come C. acutiflora 'Karl Foerster') è una 'warm season grass', cioè una graminacea che fiorisce nella stagione calda. Infatti inizia alla fine dell'estate  a produrre spighe che persistono poi fino all'inverno.

L'epiteto generico deriva dall'unione dei termini calamus (càlamus canna, dal greco κάλαμος cálamos) e Agrostis (dal greco ἀγρός agrós campo e ὄστις ostis pronome relativo: quella dei campi) col significato di 'Agrostis con l'aspetto di una canna' per l'aspetto foglioso associato a steli alti che portano spighe piumose.

L'epiteto specifico è composto dalle parole greche βραχύς (brachiùs corto, breve) e θρίξ, τριχός (thrix, trichós pelo): con peli corti, in riferimento alla conformazione della spiga.

Vincitrice nel 2006 dell' Award of Garden Merit assegnato dalla Royal Horticoltural Society.

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Calamagrostis x acutiflora...

Graminacea dal portamento a colonna, composta e ordinata. Forma un cespuglio di foglie da cui spuntano alte spighe, portate da steli flessuosi. Adatta anche alla coltivazione in vaso, preferisce terreni mediamente ricchi e irrigati regolarmente. Si può coltivare in pieno sole o a mezzombra. Appartiene al gruppo delle 'cool season grasses', graminacee della stagione fresca, perché vegeta e fiorisce all'inizio della stagione, pur restando decorativa tutta l'estate e l'inverno perché le spighe persistono fino all'anno successivo!
Alcuni la definiscono 'perpetual motion grass', graminacea dal moto perpetuo, perché è decorativa per tutto l'anno: le spighe si aprono piumose, sfumate di porpora, maturano e si chiudono, compattandosi a forma di scovolino in color panna e persistono sulla pianta fino a tutto l'inverno. Una pianta quindi di interesse continuo!
Calamagrostis x acutiflora è il risultato dell'ibridazione spontanea tra Calamagrostis epigejos e Calamagrostis arundinacea scoperta da Karl Foerster (1874-1970)nel giardino botanico di Amburgo. Venne messa da lui in produzione e fece la sua prima comparsa nel catalogo del vivaio nel 1939.
Nel 1959 Foerster la citò nel libro 'The Use of Grasses and Ferns in the Garden' e dal 1964 venne importata in America. E' una delle graminacee più famose e più diffuse.
L'epiteto generico deriva dall'unione dei termini calamus (càlamus canna, dal greco κάλαμος cálamos) e Agrostis (dal greco ἀγρός agrós campo e ὄστις ostis pronome relativo: quella dei campi) col significato di 'Agrostis con l'aspetto di una canna' per l'aspetto foglioso associato a steli alti che portano spighe piumose.
L'epiteto specifico deriva è composto dalle parole latine acutus (acùtus acuto) e flos floris (flòs flòris, fiore) in riferimento alle parti componenti della spiga, lunghe e acuminate.
Perennial Plant of the Year nel 2001, premio assegnato dalla Perennial Plant Association.

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Calamagrostis x acutiflora...

Portamento ordinato e spighe piumose molto decorative che persistono per tutta la stagione, dalla fine della primavera all'autunno, trasformandosi(prima piumose, poi più asciutte, ma sempre particolarmente ornamentali). Adatta anche alla coltivazione in vaso, preferisce terreni mediamente ricchi e irrigati regolarmente.

Rispetto a 'Karl Foerster' è più bassa, ha portamento più compatto e non ha le sfumature rosate/porpora tipiche di Karl Foerster all'inizio della spigatura, ma una bellissima e luminosa sfumatura argentata.

Si può coltivare in pieno sole o a mezzombra. Appartiene al gruppo delle 'cool season grasses', graminacee della stagione fresca, perché vegeta e fiorisce all'inizio della stagione, pur restando decorativa tutta l'estate e l'inverno perché le spighe persistono fino all'anno successivo!
Alcuni la definiscono 'perpetual motion grass', graminacea dal moto perpetuo, perché è decorativa per tutto l'anno: le spighe si aprono piumose, sfumate di porpora, maturano e si chiudono, compattandosi a forma di scovolino in color panna e persistono sulla pianta fino a tutto l'inverno. Una pianta quindi di interesse continuo!
Calamagrostis x acutiflora è il risultato dell'ibridazione spontanea tra Calamagrostis epigejos e Calamagrostis arundinacea scoperta da Karl Foerster (1874-1970)nel giardino botanico di Amburgo. Venne messa da lui in produzione e fece la sua prima comparsa nel catalogo del vivaio nel 1939.
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L'epiteto generico deriva dall'unione dei termini calamus (càlamus canna, dal greco κάλαμος cálamos) e Agrostis (dal greco ἀγρός agrós campo e ὄστις ostis pronome relativo: quella dei campi) col significato di 'Agrostis con l'aspetto di una canna' per l'aspetto foglioso associato a steli alti che portano spighe piumose.
L'epiteto specifico deriva è composto dalle parole latine acutus (acùtus acuto) e flos floris (flòs flòris, fiore) in riferimento alle parti componenti della spiga, lunghe e acuminate.

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Eryngium pandanifolium...

Raro e praticamente sconosciuto in Italia! Un Eryngium sempreverde perfetto per creare punti focali o per dare struttura a bordi misti. Coltivato in pieno sole, in terreno di buon impasto, abbastanza drenato e irrigato normalmente sviluppa in altezza un bellissimo fogliame e si allarga rapidamente. In estate produce steli alti che portano infiorescenze con un tono insolito per gli Eryngium che vira al porpora.

L'epiteto generico deriva dal termine greco ηρύγγιον (erùnghion) il nome con cui viene chiamato il cardo nell' Historia Plantarum di Teofrasto. Dioscoride nel De Materia Medica(III, 21) dice che tra le proprietà dell'Eryngium vi è quella di far 'rendere tutte le ventosità' e attribuisce al nome di questa pianta il significato di 'pianta che fa ruttare' (da ἐρυγεῖν, eriughèin ruttare).

Gaillardia aristata...

Erbacea perenne originaria dell'America settentrionale. Forma morbidi cespugli carichi di fiori per tutta la stagione estiva, fino ad autunno inoltrato. La varietà 'Burgunder' ha fiori rosso scuro col centro giallo scuro. Cresce bene in pieno sole, in terreno drenato, fertile. Tollera la salsedine e il calore estivo e periodi di siccità.

Alcune tribù di Nativi nordamericani la utilizzano per curare le ferite e per abbassare la febbre.

L'epiteto generico fu dedicato dal botanico Auguste Denis Fougeroux de Bondaroy (1732-1789) ad Antoine René Gaillard de Charentonneau magistrato francese, naturalista e appassionato di botanica.

L'epiteto specifico deriva dal latino arista (arìsta, filamento e di conseguenza spiga per sineddoche) 'dotata di arìste' in riferimento ala presenza di organi appuntiti, sottili nella parte terminale, in riferimento forse alla forma delle foglie o a quella dei fiori del disco centrale.

Helenium 'Moerheim Beauty'

Perenne di facile coltivazione con una fioritura molto abbondante e vistosa dalla metà alla fine dell'estate. I fiori sono rossi, con sfumature più scure e un effetto d'insieme vellutato. Si consiglia di cimare la pianta ad inizio stagione per favorire l'accestimento e di piantare in terreno fertile, non arido. Molto rustica e scenografica.

L'epiteto generico deriva dal greco ἑλένιον (elénion Inula helenium, considerata un elisir di giovinezza capace di mantenere la bellezza. A sua volta prende il nome da Elena (in greco Ἑλένη). Il nome era riferito all' Inula, ma è stato poi assegnato anche all'Helenium autumnale, di origine nord americana, per la somiglianza tra le due piante. Plinio il Vecchio dice 'Helenium e lacrimis Helenae dicitur natum, et ideo in Helene insula laudatissimum' (Naturalis Historia, XXI, ) cioè: ' Si dice che l'Helenium sia nato dalle lacrime di Elena e che perciò sia rinomato quella che cresce sull'isola di Elena' (non chiaramente identificato a quale isola Plinio si riferisse). 

Hemerocallis 'Crimson Pirate'

Hemerocallis registrata nel 1951 da Hans E. Sass. Ha fiori rossi dalla gola gialla portati da steli alti flessuosi . Dà il meglio di sè in posizioni soleggiate, in terreno fertile. Una buona concimazione ad inizio stagione è alla base di un'abbondante fioritura per le Hemerocallis. Si consiglia di recidere i fusti sfioriti per stimolare la produzione di nuovi fiori.

I fiori sono commestibili, ottimi crudi, usati su insalate, gelati o per decorare i piatti.

L'epiteto generico è composto dalle parole greche ἠμέρα (eméra giorno) e κάλλος (cállos bellezza) 'bello di un giorno' in riferimento alla durata di ogni singolo fiore.

Kniphofia 'Redhot Popsicle'

Erbacea perenne originaria del Sudafrica, vigorosa e resistente (fino a -15°C ), con steli rigidi che portano vistose pannocchie rosse da Giugno a Novembre, più corte rispetto a quelle di altre varietà dello stesso gruppo. La serie Popsicle è stata sviluppata da Janet N. Egger per Terranova Nurseries in America: portamento compatto, fioritura lunghissima e vasta gamma di colori, nonchè una maggiore resistenza al freddo e a terreni argillosi. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato, fertile, non arido. Per quanto resistano alla mancanza di acqua per brevi periodi le Kniphofia si sviluppano al meglio e fioriscono abbondantemente se ricevono irrigazioni regolari.

L'epiteto generico ricorda il botanico tedesco Johann Hieronymus Kniphof (1704-1763), professore di medicina e autore di un libro di illustrazioni di piante. In precedenza le Kniphofia venivano chiamate Trìtoma, dal greco τρέις (tréis tre) e da τόμος (tómos fetta, ritaglio): divisa in tre parti.

Miscanthus sinensis 'Memory'

Imponente e piumoso, 'Memory' non può lasciare indifferenti! Le spighe sono argentate e riflettono la luce, il fogliame è verde, segnato al centro da una venatura chiara e vira al giallo/arancio in autunno prima di seccare. Coltivare in pieno sole, in terreno fertile, non arido.

'Memory' coltivato in Germania da Max Riedelsheimer, è stato presentato qualche anno fa alla fiera internazionale 'Green is Life' a Varsavia dal vivaio polacco Daglezja Artur Maj ed ha vinto il premio novità.

L'epiteto generico Miscanthus nasce dall'unione delle parole greche μίσχος (míschos stelo) e ἄνϑοϛ (ánthos fiore), cioè 'con fiori portati da peduncolo/steli' . L'epiteto specifico sinensis invece deriva dal termine latino Sina, Cina, con riferimento alle zone di origine di questa graminacea.

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Persicaria amplexicaulis...

Varietà vigorosa ed esuberante, con alti steli che terminano con spighe magenta molto appariscenti. Fiorisce a lungo durante tutta l'estate, fino all'autunno e si allarga formando cespugli voluminosi e leggeri. Coltivare in terreno fertile, irrigato regolarmente, al sole o meglio a mezz'ombra, dove riceva mezza giornata di sole diretto.

L'epiteto generico deriva da 'malus persica' (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico è formato da amplector (cingere, abbracciare) e da caulis (gambo, fusto), per le foglie che abbracciano il fusto.

Persicaria amplexicaulis...

Varietà vigorosa ed esuberante, con alti steli che terminano con spighe rosse molto appariscenti. Fiorisce a lungo durante tutta l'estate, fino all'autunno e si allarga formando cespugli voluminosi e leggeri. Coltivare in terreno fertile, irrigato regolarmente, al sole o meglio a mezz'ombra, dove riceva mezza giornata di sole diretto.

L'epiteto generico deriva da 'malus persica' (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico è formato da amplector (cingere, abbracciare) e da caulis (gambo, fusto), per le foglie che abbracciano il fusto.

Persicaria chinensis var....

Insolita, sorprendente, colorata, sono solo alcuni degli aggettivi che ci vengono in mente per questa bellissima Persicaria, scoperta in India non tanti anni fa dal collezionista Michael Wickenden(famoso per essere stato il proprietario di Cally Gardens in Scozia fino alla sua morte nel 2016 e per aver introdotto in Europa tantissime specie orientali identificate durante i suoi viaggi di ricerca). Ha infiorescenze composte da boccioli rossi che si schiudono in rosa e fogliame che con la luce del sole assume toni rossastri. In zone non troppo calde può essere coltivata in pieno sole, ma per la maggior parte di noi la posizione ideale è a mezz'ombra, raggiunta da 3/4 ore di sole massimo al giorno in terreno fertile, ricco di sostanza organica e mai arido. Irrigazioni regolari favoriscono un corretto sviluppo e si possono ottenere buoni risultati anche coltivandola in vaso. Durante l'estate si possono cimare i rami per favorire l'accestimento, interrompendo le cimature verso la fine di Giugno per favorire la fioritura di fine estate.

Nella nostra esperienza resiste fino a -8°C , siamo curiosi di testarla in inverni più freddi!

L'epiteto generico deriva da malus persica (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico fa riferimento ai luoghi di origine della specie.

L'attributo ovalifolia è stato assegnato per la forma del fogliame.

Persicaria filiformis

Foglie bicolore, verdi, macchiate di porpora. Perfetta per angoli ombrosi del giardino o del balcone, senza esigenze particolari e ridotta manutenzione. Si dissemina abbondantemente e a fine estate fiorisce con una gran quantità di piccoli fiori rossi portati da lunghi steli flessuosi molto decorativi.
Coltivare in ombra luminosa o mezzombra (al massimo sole del mattino presto).

L'epiteto generico deriva da malus persica (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico fa riferimento all'origine nord americana della specie.

Persicaria virginiana...

Una varietà di Persicaria con foglie bicolore, bianco crema e verde e fiori rossi. Perfetta per dare luce ad un punto ombroso del giardino o del balcone, senza esigenze particolari e ridotta manutenzione. Si dissemina meno di Persicaria virginiana filiformis e rispetto a quest'ultima è più alta e ha foglie più grandi.

Coltivare in ombra luminosa o mezzombra (al massimo sole del mattino presto).

L'epiteto generico deriva da malus persica (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico fa riferimento all'origine nord americana della specie.