Perenni da sole

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Penstemon 'Regal Lilac'

Lunga fioritura, ottima dimensione dei fiori, resistenza al freddo, persistenza del fogliame in inverno e rapido sviluppo. 'Regal Lilac' ha fiori viola chiaro e vegetazione forte e vigorosa. Tutta la serie Regal ha portamento morbido, con lunghi rami che appoggiano a terra rendendo queste varietà adattte alla prima linea o a formare cuscini fioriti alla base di graminacee ornamentali(ad esempio con Miscanthus 'Verneigung' o Pennisetum 'Hameln'). La posizione ideale è in pieno sole, in terreno fertile, drenato. Per favorire l'accestimento e la rifiorenza si consiglia di tagliare/spuntare i rami più disordinati dalla primavera alla fine dell'estate e di tagliare drasticamente la pianta all'inizio della primavera, per evitare una eccessiva lignificazione e un conseguente invecchiamento della pianta. Fiorisce abbondantemente all'inizio dell'estate e se bagnato con regolarità rifiorisce fino all'autunno.

L'epiteto generico Penstemon deriva dal greco πέντε pénte cinque e da στήμων stémon stame: con fiori a cinque stami, di cui uno sterile e quattro fertili. 

Penstemon 'Regal Purple'

Bellissimo Penstemon a fiori viola scuro. ottenuto da seme dal nostro vivaio. Dai semi raccolti da questa prima cultivar che abbiamo coltivato abbiamo poi ottenuto e selezionato P. 'Regal Lilac' e P.'Regal Blue', tutte caratterizzate da lunga fioritura, ottima dimensione dei fiori, resistenza al freddo, persistenza del fogliame in inverno e rapido sviluppo. Tutta la serie Regal ha portamento morbido, con lunghi rami che appoggiano a terra rendendo queste varietà adattte alla prima linea o a formare cuscini fioriti alla base di graminacee ornamentali(ad esempio con Miscanthus 'Verneigung' o Pennisetum 'Hameln'). La posizione ideale è in pieno sole, in terreno fertile, drenato. Per favorire l'accestimento e la rifiorenza si consiglia di accorciare i rami più disordinati dalla primavera alla fine dell'estate e di tagliare drasticamente la pianta all'inizio della primavera, per evitare una eccessiva lignificazione e un conseguente invecchiamento della pianta.

L'epiteto generico Penstemon deriva dal greco πέντε pénte cinque e da στήμων stémon stame: con fiori a cinque stami, di cui uno sterile e quattro fertili. 

Penstemon 'Schoenholzeri'

Ibrido creato da Paul Schoenholzer nel 1939, incrociando P. ’Andenken an Friedrich Hahn’ e P. ‘Southgate Gem’.  La posizione ideale è in pieno sole, in terreno fertile, non povero e irrigato con regolarità per avere una fioritura pienamente soddisfacente. Per favorire l'accestimento e la rifiorenza si consiglia di tagliare spuntare i rami più disordinati dalla primavera alla fine dell'estate e di tagliare drasticamente la pianta all'inizio della primavera, per evitare una eccessiva lignificazione e un conseguente invecchiamento della pianta.

L'epiteto generico Penstemon deriva dal greco πέντε pénte cinque e da στήμων stémon stame: con fiori a cinque stami, di cui uno sterile e quattro fertili. 

Penstemon digitalis 'Husker...

Bellissima varietà per posizioni soleggiate e terreni drenati, ricchi, fertili, non aridi. La caratteristica che lo rende unico è il colore del fogliame, di un bel porpora che contrasta con i fiori bianchi, portati da steli scuri. I fiori hanno i calici porpora e l'effetto finale è un bianco soffuso di rosa.

L'epiteto generico Penstemon deriva dal greco πέντε pénte cinque e da στήμων stémon stame: con fiori a cinque stami, di cui uno sterile e quattro fertili.

L'epiteto specifico indica la somiglianza dei fiori di questo Penstemon con quelli di Digitalis. In Inglese è chiamato foxglove beard-tongue, appunto perché i fiori ricordano quelli di alcune digitalis.

Perovskia atriplicifolia...

Varietà compatta, adatta anche a giardini di piccole dimensioni e alla coltivazione in vaso.

L'epiteto generico ricorda il generale Vasily Alekseevich Perovski (1794-1857), diplomatico russo e finanziatore del Pavlovsk Imperial Garden, nei pressi di San Pietroburgo.

L'epiteto specifico è composto dalle parole atriplex latinizzazione del greco ατραφαξυς (atràfaxus formato dal prefisso privativo a- e da τρέφω trefo, nutrire: non nutriente) e folium foglia: con foglie non nutrienti.

Perovskia atriplicifolia...

Una varietà dal portamento compatto ed eretto con in più tutte le caratteristiche che hanno fatto apprezzare Perovskia atriplicifolia: fogliame argentato e aromatico, fioritura lunghissima e cerulea, resistenza e vigore. Coltivare in pieno sole, in terreno drenato. Anche se è a tutti gli effetti un piccolo arbusto preferiamo trattarla come un'erbacea. Si consiglia quindi di tagliare a circa 15 cm da terra ad ogni primavera per evitare che lignificando perda compattezza e si spogli alla base.

L'epiteto generico ricorda il generale Vasily Alekseevich Perovski (1794-1857), diplomatico russo e finanziatore del Pavlovsk Imperial Garden, nei pressi di San Pietroburgo.

L'epiteto specifico è composto dalle parole atriplex latinizzazione del greco ατραφαξυς (atràfaxus formato dal prefisso privativo a- e da τρέφω trefo, nutrire: non nutriente) e folium foglia: con foglie non nutrienti.

Persicaria amplexicaulis...

Varietà vigorosa ed esuberante, con alti steli che terminano con spighe magenta molto appariscenti. Fiorisce a lungo durante tutta l'estate, fino all'autunno e si allarga formando cespugli voluminosi e leggeri. Coltivare in terreno fertile, irrigato regolarmente, al sole o meglio a mezz'ombra, dove riceva mezza giornata di sole diretto.

L'epiteto generico deriva da 'malus persica' (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico è formato da amplector (cingere, abbracciare) e da caulis (gambo, fusto), per le foglie che abbracciano il fusto.

Persicaria amplexicaulis...

Varietà vigorosa ed esuberante, con alti steli che terminano con spighe rosse molto appariscenti. Fiorisce a lungo durante tutta l'estate, fino all'autunno e si allarga formando cespugli voluminosi e leggeri. Coltivare in terreno fertile, irrigato regolarmente, al sole o meglio a mezz'ombra, dove riceva mezza giornata di sole diretto.

L'epiteto generico deriva da 'malus persica' (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.

L'epiteto specifico è formato da amplector (cingere, abbracciare) e da caulis (gambo, fusto), per le foglie che abbracciano il fusto.

Persicaria amplexicaulis...

Spighe rosa prodotte senza sosta dall'estate alla fine dell'autunno. Varietà compatta, più piccola di Persicaria amplexicaulis 'Blackfield' e adatta quindi anche a giardini di dimensioni contenute e alla coltivazione in vaso, ha spighe leggere ed eleganti che terminano a punta. Coltivare al sole o mezzombra in terreno fertile, irrigato regolarmente. 

L'epiteto generico deriva da malus persica (pesco) per le foglie simili a quelle del pesco di molte specie in questo genere.
L'epiteto specifico è formato da amplector (cingere, abbracciare) e da caulis (gambo, fusto), per le foglie che abbracciano il fusto.

Phlomis russeliana

Affascinante in ogni momento della stagione! Bellissimo fogliame tomentoso, fiori giallo chiaro, infiorescenze secche molto decorative! Si coltiva in pieno sole, in terreno drenato. Una volta ambientata cresce rapidamente formando fitti cuscini di foglie semi-sempreverdi sormontati dagli steli sfioriti che persistono per tutto l'inverno. E' conosciuta con il nome comune Salvia turca.

L'epiteto generico deriva dal greco φλομίς (phlomís, il nome di Verbascum thapsus in Dioscoride, molto simile nella forma dell'infiorescenza)

L'epiteto specifico ricorda uno dei fratelli Russell (Alexander e Patrick, nati all'inizio del XVIII secolo), entrambi botanici e impegnati in campagne di raccolta di campioni in Siria.

Phlomoides tuberosa

Originaria di Europa centrale e Cina ha ampie foglie basali verdi e steli eretti che portano gruppi di fiori rosa. E' apprezzata per la bellezza della fioritura, ma anche per la persistenza delle infiorescenze secche. Si coltiva in pieno sole, in terreno drenato. Una volta ambientata tollera brevi periodi di siccità, a discapito del potenziale ornamentale se la mancanza di acqua avviene nel momento di sviluppo primaverile.

L'epiteto generico deriva dal greco φλομίς (phlomís, il nome di Verbascum thapsus in Dioscoride) e εἶδος (eídos aspetto), cioè simile a una Phlomis.

L'epiteto specifico deriva dal latino tuber (tubero, rizoma) per la forma delle radici.

Phlomoides tuberosa 'Bronze...

Originaria di Europa centrale e Cina ha ampie foglie basali verdi e steli eretti che portano gruppi di fiori rosa. E' apprezzata per la bellezza della fioritura, ma anche per la persistenza delle infiorescenze secche. Si coltiva in pieno sole, in terreno drenato. Una volta ambientata tollera brevi periodi di siccità, a discapito del potenziale ornamentale se la mancanza di acqua avviene nel momento di sviluppo primaverile.

L'epiteto generico deriva dal greco φλομίς (phlomís, il nome di Verbascum thapsus in Dioscoride) e εἶδος (eídos aspetto), cioè simile a una Phlomis.

L'epiteto specifico deriva dal latino tuber (tubero, rizoma) per la forma delle radici.

Phlox amplifolia 'David'

Fiori bianco puro! Alta e slanciata, forte e vigorosa, una delle Phlox bianco puro più affidabili. Spesso considerata erroneamente una Phlox paniculata ha la leggerezza e naturalezza tipica delle specie spontanee, pur essendo un ibrido storico con grandi fiori appariscenti. Le Phlox amplifolia sono originarie di Kentucky, Alabama e Tennessee, stati del Nord America con estati calde e umide. 

Coltivare in posizioni soleggiate (da 3 a 5 ore di sole), in terreno fertile, drenato, non arido. Le Phlox possono incorrere in malattie fogliari come l'oidio se soffrono la mancanza di acqua o crescono in terreni poveri o troppo pesanti che causano sofferenza radicale e indebolimento fogliare. Si consiglia di ripulire dai fiori secchi i panicoli sfioriti o cimare la parte terminale dei rami senza però tagliare eccessivamente, per non perdere l'altezza ottenuta dalla pianta.

L'epiteto generico deriva dal greco φλόξ, (flóx, fiamma).

L'epiteto specifico da amplus (ampio, grande) e da folium (foglia): per le foglie di grandi dimensioni.

Phlox amplifolia 'David's...

Una variazione spontanea della famosa (e bianca) Phlox amplifolia 'David', introdotta nel 2005 dall'olandese K.Litton. Ha fiori grandi color lavanda, più chiari al centro. Al mattino e alla sera i fiori assumono una interessante sfumatura più fredda, tendente all'azzurro. Le Phlox amplifolia sono originarie di Kentucky, Alabama e Tennessee, stati del Nord America con estati calde e umide. 

Coltivare in posizioni soleggiate (da 3 a 5 ore di sole), in terreno fertile, drenato, non arido. Le Phlox possono incorrere in malattie fogliari come l'oidio se soffrono la mancanza di acqua o crescono in terreni poveri o troppo pesanti che causano sofferenza radicale e indebolimento fogliare. Si consiglia di ripulire dai fiori secchi i panicoli sfioriti o cimare la parte terminale dei rami senza però tagliare eccessivamente, per non perdere l'altezza ottenuta dalla pianta.

L'epiteto generico deriva dal greco φλόξ, (flóx, fiamma).

L'epiteto specifico da amplus (ampio, grande) e da folium (foglia): per le foglie di grandi dimensioni.

Phlox amplifolia 'Goliath'

Sofisticata e luminosa, ha fiori color glicine con il centro bianco. Introdotta nel 2011 dal tedesco J.Verschoor. Le Phlox amplifolia sono originarie di Kentucky, Alabama e Tennessee, stati del Nord America con estati calde e umide. 

Coltivare in posizioni soleggiate (da 3 a 5 ore di sole), in terreno fertile, drenato, non arido. Le Phlox possono incorrere in malattie fogliari come l'oidio se soffrono la mancanza di acqua o crescono in terreni poveri o troppo pesanti che causano sofferenza radicale e indebolimento fogliare. Si consiglia di ripulire dai fiori secchi i panicoli sfioriti o cimare la parte terminale dei rami senza però tagliare eccessivamente, per non perdere l'altezza ottenuta dalla pianta.

L'epiteto generico deriva dal greco φλόξ, (flóx, fiamma).

L'epiteto specifico da amplus (ampio, grande) e da folium (foglia): per le foglie di grandi dimensioni.